Con il fiatone e privo di forze, giungo finalmente a casa, sforzando la serratura con le chiavi apro frettolosamente la porta, "cosa diamine ho fatto per meritarmi tutto questo?!" La prima cosa che faccio è andare in bagno e osservarmi allo specchio, ho la pelle bianchissima, forse a causa di tutto il sangue che ho perso, ma con mio grande sollievo mi accorgo che il colore dei miei occhi è tornato quello di sempre, improvvisamente il mio riflesso allo specchio si distorce, dal riflesso della mia bocca ansimante si nota l'accentuarsi dei canini, mentre quello dei miei occhi azzurri si sfuma in un rosso acceso.
《Hai paura?》mi chiede con un tono arrogante e soddisfatto il mio riflesso allo specchio, "certa gente parla col muro, io con lo specchio, bene, si va di male in peggio"
《Dovrei averne?》rispondo cercando di nascondere il terrore che provo,
《A giudicare dal tuo livello di sudorazione direi ne hai molta》si vanta con un ghigno sulle labbra ignorando la mia risposta,
《Chi sei? O meglio cosa sei?》sbotto spaventato e incuriosito,
《Sono te》risponde sghignazzando in modo cupo, mi lascia senza parole, "cos'è questo? Un dialogo o un monologo? Sto diventando pazzo"
《Mettiamola così, il tuo nome completo è Nathan Arthur Blaze, tuttavia odi il tuo secondo nome, Arthur, vorrà dire che potrai chiamarmi così d'ora in poi》esclama di fronte al mio silenzio,
《Oh cazzo, ma come fai a sapere...》d'un tratto mi interrompe,
《Io so tutto di te, io sono te》a quelle parole accompagnate dall'ennesimo ghigno, un brivido mi percuote,
《Vattene via!》urlo lanciando il cellulare sullo specchio che si frantuma, corro via dal bagno ma mentre scatto le mie gambe crollano all'improvviso, non riesco più a muovermi, un fortissimo mal di testa mi tormenta, sento il cervello esplodere, è lui, mi sta parlando, ride di me, "posso prendere il controllo in qualsiasi momento" parla nella mia testa, per poi abbandonare improvvisamente i miei pensieri.Sento il cellulare squillare a terra nel bagno, al che accorro subito a rispondere ancora scosso dall'esperienza,
《Pronto...chi parla?》cerco di parlare con calma,
《Nathan, sono io Alyssa, volevo dirti che Clarence mi ha inviato il tuo numero per messaggio, tutto qui, so che non è rilevante ma mi è sembrato giusto dirtelo》ammette con un certo imbarazzo, tuttavia il solo sentire la sua dolce voce mi rassicura strappandomi un sorriso,
《Tranquilla, può solo rallegrarmi》sussurro, "hey hey, sto perdendo il controllo" nelfrattempo mi volto spensierato verso ciò che resta dello specchio, e alla vista dei miei occhi, uno rosso e uno azzurro in quei frammenti di vetro i miei iridi si restringono come a simboleggiare il mio terrore, rimango impietrito al punto che il cellulare mi cade dalle mani ruzzolando per le piastrelle del bagno,
《Nathan, pronto ci sei? Che è successo?》esclama preoccupata, raccolgo il cellulare dopo pochi secondi,
《N-nulla sta tranquilla, ci sentiamo, ti chiamo io》chiudo la chiamata, mi butto intimorito tra le calde lenzuola del mio letto in camera mia, dopo qualche minuto finalmente mi addormento.Sono le 9:20, mi sono appena svegliato e la prima cosa che faccio è controllare i miei occhi allo specchio, "Grazie al cielo è tutto normale" avrei preferito che fosse stato tutto un sogno, ma il vetro in frantumi e i segni sul mio collo affermano il contrario, mi affretto a prendere il cellulare e chiamare qualcuno che sappia sistemare quel vetro, per fortuna i miei genitori lavorano in Canada e quindi vivo da solo, mio padre lavora come disegnatore in un'azienda che produce manga e fumetti di ogni genere, "se gli raccontassi quello che mi è successo ieri frutterebbe un bel pò di soldi facendoci un fumetto" mia madre invece si occupa delle riprese dei paesaggi mozzafiato, riprese che verranno poi utilizzate in vari film.
Mentre sono assorto nei miei pensieri sento suonare alla porta, apro, è arrivato l'addetto alle riparazioni dei vetri, "menomale che i soldi me li manda mio padre" prendo un cerotto dalla cassetta medica e lo metto nel collo, "almeno così posso nascondere quel dannato morso" subito ripenso a stanotte, alla chiamata di Alyssa, decido quindi di farmi sentire,
《Pronto Alyssa, sono Nathan》
《Buongiorno!》mi saluta allegramente,
《Ieri sera sono stato un pò.. brusco, volevo scusarmi》
《Figurati, non è successo nulla》
È davvero gentile, devo farmi perdonare,
《Senti, ti andrebbe di fare un giro al centro commerciale stasera?》
《Accetto》risponde allegra,
《Perfetto, stasera alle 20:30 davanti al centro commerciale, al ritorno posso accompagnarti io》
《Va bene, grazie ancora e a stasera》
È andato tutto per il meglio,
《Signor Blaze ho completato il lavoro》mi informa il tecnico,
《Si, tenga il suo denaro, e grazie a lei》
Lo accompagno alla porta e mi avvio verso la cucina, <toc toc> apro la porta,
《Mi scusi ho scordato gli attrezzi in bagno》
Prende gli attrezzi e se ne va, mi avvio nuovamente verso la cucina, <toc toc> apro la porta seccato,
《Stavolta si è scordato il cervello o cosa!? Dovrei fare colazione!》"Figura di merda"
《Ciao Clar...》chino il capo con estremo imbarazzo,
《È permesso?》mi chiede,
《No! Devo ancora fare colazione e farmi una doccia!》ho i nervi tesi,
《Di un pò è questo il modo di trattare gli amici?》sbotta Zack seduto sul divano davanti alla TV,
《E tu da dove cazzo sei entrato?!》
《Ovviamente dalla finestra》risponde tranquillo,
《Hey Nathan, hai messo il pane nel frigo..sai che non è una cosa normale vero?》mi informa Clarence rovistando nel mio frigorifero, perdo la pazienza,
《Se rovisti ancora nel mio frigo la prossima volta te lo metto a te in culo, sono cazzi miei dove metto il pane!》
《E tu Zack, smettila di cercare il mio attrezzo per gli addominali, non saprai mai dov'è!》sono al limite della sopportazione,
《Ma guarda un pò, si sveglia e non sistema il letto》sbotta Clarence,
《Fuori di quiiiiiii!!!》urlo sbattendoli entrambi fuori a calci in culo,
《Ok ci sentiamo!》"come cazzo fanno a stare sempre così tranquilli?" Butto un sospiro di liberazione, mi dirigo verso la doccia, mi spoglio, noto con fierezza che il mio allenamento da i suoi frutti sul mio fisico.L'acqua è calda, la mia preferita, quel vapore e quel calore mi rilassano molto, "non vedo l'ora che sia stasera" ho sete da stamattina, finita la doccia passo davanti allo specchio per dirigermi in cucina a bere, e noto che la mia pelle si è impallidita maggiormente rispetto a stamattina, bevo tre bicchieri d'acqua, ma con mia grande sorpresa la mia sete non si é placata per nulla, "che mi succede?" Sono le 12:15 non ho ancora fatto colazione ma non ho il minimo appetito, solo sete, aspetto un'ora sul divano davanti alla TV sperando in qualche cambiamento ma nulla, cucino e mi siedo a tavola per pranzare, mangio pochissimo...nessun'appetito, mentre invece la mia gola è secca, prosciugata, mi accascio a terra in preda allo stesso mal di testa della notte prima, il dolore cresce "sono al limite!" Di colpo, un senso di vuoto e di relax, riesco a vedere ma non a muovere il mio corpo,
《Ti avevo detto che posso prendere il controllo del tuo corpo a mio piacimento》le parole escono sole dalla mia bocca, è Arthur.《Cazzo che sete》esclama,
《Avevi intenzione di ucciderci o cosa?》anche se mi parla non posso rispondere,
《Tranquillo i nostri pensieri sono condivisi, io sento i tuoi e tu i miei》
"Si? E allora senti questa, va a farti fottere" sbotto nei miei pensieri,
《Ahaha, preferisco dissetarmi》esce appena fuori di casa,
《Sei un vampiro ormai, se stai a contatto con la luce del sole non solo la tua sete si amplificherà e ti sentirai debole, ma il colore dei tuoi occhi cambierà istantaneamente, diverranno gialli se ti sarai dissetato da poco e rossi quando avrai sete》Fa cenno di avvicinarsi alla figlia della mia vicina, la fissa dritta negli occhi con il suo sguardo profondo e gli iridi rossi, lo sguardo di Anne si apre, quasi come fosse incantata, il suo corpo esile è immobile, le sue labbra socchiuse, Arthur le passa il pollice in orizzontale fra le labbra allontanando il labbro inferiore da quello superiore, mi ero appena fatto la doccia, quindi Arthur si ritrova in mutande e pantaloncini, "che imbarazzo" d'un tratto le si avvicina all'orecchio sussurrandole,
《Faresti qualsiasi cosa per me...?》
《Si...》Anne risponde ammaliata,
《Proprio tutto..?》ribatte lui sussurando,
《Tutto quello che vuoi...》Anne chiude gli occhi e si abbandona a lui,
Arthur muove delicatamente le labbra sul suo collo, per poi morderla, un morso lento e delicato, "questi sono gli unici morsi che non trasmettono la malattia" mi informa nei miei pensieri, una volta sazio le chiede dolcemente di tornare a casa e cercare una scusa per i segni sul collo e lei obbedisce,
《Questo é il vantaggio di essere un Vampiro, hai il controllo su tutti coloro che non lo sono, sei un manipolatore quindi dovresti esserne felice》mi informa divertito, "voglio essere me stesso" ribatto,
《È per questo che sono nato, io sono la parte da vampiro che non accetterai mai》sbotta sghignazzando, ha una capacità seduttiva incredibile, sento che i miei sensi ritornano, posso ricontrollare il mio corpo, mi ha lasciato il controllo, "Se può controllarmi quando vuole e io no, lui è più forte di me" mi accorgo di essermi dissetato, quindi dovrò cedere il controllo a lui in ogni caso se non voglio morire di fame, o forse dovrei dire di sete, vado a giocare un pò con l'xbox, il tempo mi scorre veloce fino alle 19:30, mi preparo, alle 20:30 ho l'appuntamento con Alyssa.---------------------------------------------------------
Salve lettori! Qui ho deciso di mettere in primo piano lo scontro di personalità del protagonista, spero non vi dispiaccia.
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Occhi rossi, sguardo di ghiaccio
VampireGenere: Vampiri, romantico, azione, fantasy Nathan Arthur Blaze, 17 anni, una notte di pioggia tornando a casa da un'appuntamento resta vittima di uno spiacevole incontro con un vampiro, la creatura mordendolo lo infetta, dando origine in lui ad uno...