tutti contro ma io con te e tu con me

centosessanta giorni prima

Ed eccomi lì, seduta al mio banco, in seconda fila, in una noiosa mattina di metá novembre.
Le regole di fisica attraversavano la mia mente, entravano ed uscivano, non riuscivo a concentrarmi. Il mio sguardo era fisso, guardavo fuori dalla finestra, la mia mano appoggiata alla guancia per sostenerla, non stavo ascoltando niente.
" Signorina Miller, vuole un cornetto? " chiese il prof guardandomi.
Non risposi. Mi limitati a guardarmi le mani mantenendo la testa bassa.
Poco dopo mi addormentati a causa del mal di testa.
Il suono della campanella mi svegliò.
Ero ancora mezza addormentata quando stavo facendo lo zaino e il prof si avvicinò al mio banco, la classe era vuota.
"Signorina Miller, deve fare più attenzione se vuole riuscire nel test di Lunedì. "
"Si, mi scusi, starò più attenta.. "
Il prof mi guardò e mi fece un sorrisetto.
Fuori scuola le mie amiche sparlavano di tutti, le solite pettegole.
"Hei"
"Ciao Samantha, vieni a studiare con noi oggi? "
Studiare con loro voleva dire 'andiamo a guardare quali ragazzi sono fighi' e quindi 'non si studia'.
"Emh non posso oggi.. "
"Non puoi oggi, non puoi domani... cazzo devi fare di così importante?"
"Sono fatti miei"
"Fa come vuoi Miller, rimani single"
Le guardai imbarazzata e poi mi girai, ero decisa a tornare a casa e mettermi a studiare.
10 minuti dopo eccomi ad aprire la porta di casa.
Mia madre mi aspettava in cucina come sempre.
" Sammy! "
" Hei ma' "
Salgo le scale ed entro nella stanza.
"Emily? Che ci fai nella mia stanza? "
"Che bell'accoglienza per una che non vedi da 3 mesi sorellina... "
Rise
"Oddio! Emilyyy "
Ero senza parole, ero felicissima.
Dopo 3 mesi, finalmente Emily era a casa.
Lei mi difende, è una specie di mio Angelo custode, si prende sempre la colpa al posto mio e mi aiuta, in tutto.
A cena Emily ci parlò delle sue avventure e delle figure di merda in America, era troppo divertente! La cosa brutta è che tra 2 giorni sarebbe ripartita, non è giusto.