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La solita scuola, le solite persone, i soliti alberi, le solite professoresse, i soliti sassi. Sempre le stesse cose dal lunedi al venerdì per Talìa come, ovviamente, per tutti gli altri

Appena arrivata, Talìa, aveva già visto il solito gruppo nel solito muretto. La tentazione di andare da loro era tanta ma il ricordo di 'OcchiAzzurri' fece scendere la tentazione.

Cercando di non essere vista si diresse velocemente dietro la scuola ma ovviamente una professoressa - e poi perché era fuori? - la fermó.

"Signorina Talìa lei ha perso un mio compito, oggi puó farlo?" chiese gentilmente la professoressa di Latino. Era la più gentile, il che equivaleva alla fortuna perché lei non voleva farlo per niente oggi.

"Scusi, prof ma oggi non ci riesco. Domani, va bene?" la professoressa annuisce e se ne va. Ecco, ovviamente ha attirato tutta l'attenzione su di lei.
Compresa quella del solito gruppo. C'era chi le stava sorridendo e le andava incontro e chi, come Niall, la guardava tristemente.

"Tal, da quanto tempo!" Zayn la abbraccio e Talìa sorrise sentendo la sua voce. Lo strinse a se affondando la testa nell'incavo del suo collo.

"Oh, già. Stavo male." un sorriso tirato le incornició il volto. Una Roxanne, felice, le saltó addosso.

"Amica mia!!" urló lei troppo eccitata dal fatto che Talìa era li.

"Rox!" esclamó stringendo anche lei a sé. Le era mancata tanto, anzi tantissimo. Poi, guardó dietro di lei. Liam, Louis, Niall e Harry erano a qualche metro da loro mentre li guardavano. Provó una sensazione allo stomaco quando posó lo sguardo su Niall. Aveva i capelli un po scompigliati, delle piccole occhiaie apparivano sotto agli occhi e le labbra un po screpolate. Sembrava uno zombie. Ma non lo era.

"Come stai?" chiese Zayn intenerito dalla scena delle due ragazze.

"Bene, credo. Ancora un po di tosse." fece spallucce torturandosi le mani.
Non voleva far sapere al ragazzo di quello che avevano fatto gli altri.

"Ciao..." una voce piccola sussurró dietro di lei e un brivido le passó sulla schiena. Sapeva chi era, ovvio. E non c'era solo lui.

"Ehi, piccola." deglutì Louis avvicinandosi a Rox. Dopo un piccolo bacio, lei gli diede uno scapellotto. Tal trattenne la risata mentre Louis la guardava confuso.

"Amore, io e te dobbiamo parlare." sorrise Rox e Louis, dal canto suo, pensava fossero le fatidiche parole prima del 'Ti lascio'. Si, perché quando una donna dice 'dobbiamo parlare' é sempre qualcosa di spiacevole.

"Rox, andiamo in classe, ti prego." la supplicó Tal. "Puoi ucciderlo dopo." sorrise cordialmente Rox e annuii per poi prendere il polso della sua migliore amica ed entrare a scuola.

-

La mensa, il posto più bello. Un posto rumoroso ma dove puoi stare solo senza che qualcuno che ti risvegli dai tuoi pensieri. Puoi pensare a quello che vuoi.

Talìa era nel solito tavolo della mensa per sua sfortuna. C'erano anche Liam, Harry, Louis, Niall, Zayn e Rox.

Niall continuava a guardarla cercando di non farsi scoprire ma pultroppo lo aveva visto che continuava a fissarla.

"Occhi Azzurri..." sussurró all'improvviso Talìa. Le mancava OcchiAzzurri, le mancava eccome.

"Cosa?" chiese Niall avendo sentito le parole della ragazza. Talìa si morse il labbro guardando il suo cibo.

"Ho detto 'Occhi Azzurri'." disse alzando di più la voce cosi che sentissero tutti quelli del tavolo.

"Non sto capendo nulla, sapete?" disse ad un tratto Zayn mentre Niall fissava Talìa e bhe, lei fissava il suo cibo.

"Mettiti comodo, caro nostro Zayn che questa é una storia molto lunga." sorrise Talìa e inizió a raccontare. "Diciamo un mese e mezzo fa mi arrivó un messaggio da un tizio misterioso, un po come te Zay. Non sapevo chi fosse, poteva essere un sessantenne arrapato o un serial killer. E glielo dissi. Era un ragazzo strano, sapeva molte cose di me. E io avevo il presentimento che fosse uno scherzo idiota dei miei amici. Si, perché loro sono stupidi. Il giorno dopo glielo chiesi e quando videro il numero diventarono strani e non capivo perché. Bhe, tornando al tizio sconosciuto. Il secondo giorno iniziammo un gioco stupido. Il gioco delle venti domande. Mai l'avessi fatto. Il primo giorno dall'inizio del gioco già litigammo. Lui mi disse che aveva gli occhi azzurri e i capelli castani lisci. E pensai subito a Louis. Lo incolpaii perché pensavo fosse lui. Dopo un po, il tizio, mi disse che aveva mentito sui capelli. E abbiamo litigato. Il giorno dopo rubai delle cartelle dalla segreteria che ho ancora adesso. Erano tutti quelli con gli occhi azzurri, ovviamente escludendo Louis. Andai da tutti e lasciai per ultimo Niall. Non volevo parlargli, lo odiavo. Ma andai da lui lo stesso. Gli chiesi il telefono ma lui lo 'aveva lasciato a casa' -fece le virgolette con le mani-. Dal giorno dopo iniziai a chiamarlo 'OcchiAzzurri'. E poi é finito tutto una settimana fa." sorrise guardandolo e poi tornó al suo cibo.

"E tu provavi qualcosa per questo?" chiese Zayn e tutti fissarono Talìa in attesa della sua risposta. Lei deglutì e si morse il labbro inferiore.

"Provavo qualcosa? Adoravo quando mi scriveva, aveva quel non so che di speciale. Mi faceva stare bene. Mi faceva sorridere come nessun'altro. Non mi é mai piaciuto nessuno. É stata la mia prima cotta. Lui riusciva a farmi sentire amata. Mi rendeva felice. Quindi si, provavo qualcosa. Mi piaceva." mormoró non guardando negli occhi nessuno. Si alzó e prendendo il suo zaino uscii dalla mensa.

-

10 sigarette. Due ore.

Era sola, si annoiava.

Aveva saltato l'ora di latino e un'ora di ginnastica. Tra poco sarebbe suonata la terza. E sarebbe finito questo maledetto giorno di scuola.

Uno scricchiolio attiró l'attenzione di Tal che fumava la sua undicesima sigaretta.

Si giró un po per notare Niall guardarla.

'Perché continua a guardarmi?' pensó mentalmente buttando l'undicesima sigaretta finita a terra prendendone poi un'altra.

"Ne hai fumate tante. Non é meglio smetterla, Talìa?" chiese Niall avvicinandosi alla ragazza.

"Fatti gli affari tuoi." sputó acidamente la ragazza buttando l'ennesima sigaretta finita. Ne prese un'altra ma Niall gliela fregó dalle mani.

"Smettila di fare... questo." sospiró Niall indicandola. Tal, confusa, alzó un sopracciglio.

"Di fare cosa, scusa?" chiese mentre rimetteva al suo posto le Camel, il pacco delle sigarette.

"Di fare la stronza." mormoró il ragazzo guardando le sigarette a terra. Ne erano molte, troppe.

Tal non ribatté. Stette zitta e lo guardó negli occhi.

"Ricominciamo, Talìa?" sussurró Niall ad un passo da lei.

"Ricominciamo." sorrise a malapena Tal guardando la ghiaia sotto i suoi piedi.

"Piacere, io sono Niall James Horan." gli porse la mano sorridendo e Talìa ricambió il sorriso. "E mi piaci, Tal."

"Io sono Talìa Klaìre, il piacere é tutto mio." strinse la sua mano eliminando il contatto poco dopo. "Mi piaci anche tu, Niall."

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