Chapter Two

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Alzo lo sguardo impaurito e lo sposto a destra e a sinistra per trovare il mio amico.
Davanti a me c'è Luke che essendo più alto mi guarda dall'alto con un'aria superiore.
Calum non c'è, l'avevo sicuramente perso quando avevo la testa tra le nuvole.
"Chi si rivede amico"Scandisce bene le parole il biondo mentre tira con I denti l'anellino di metallo al labbro.
"Uh! Il cespuglio si è ingrandito"mette una mano tra I miei capelli, spettinandoli.
Odio quando fa così, ma non ho le palle per dirglielo.
È solo, non in gruppo, ma questo non lo rende indifeso.
I corridoi sono vuoti, probabilmente gli alunni saranno già nelle proprie classi, come I miei due migliori amici.
Luke è abituato a starsene tra I corridoi e saltare lezioni, io no.
Rimango in silenzio deglutendo rumorosamente.
"Allora? Non parli?"alza la voce e non posso fare altro che tapparmi le orecchie.
Di solito sfoga la sua rabbia su di me, so che la sua vita non va bene, quindi so anche che tra poco mi arriverà un ceffone.
Un giorno mi sarei ribellato a tutto.
"Ti odio"sussurro e mi meraviglio delle mie stesse parole.
Spalanco gli occhi quando già vedo la sua mano alzarsi pronta a colpirmi.

EGLE POV'S

La devo smettere di pensare a quello sfigato.
Eppure il suo bellissimo sorriso mi perseguita.
Oddio...Ho detto bellissimo?
Sbuffo sonoramente mentre schiaccio con le vans il terreno.
A quest'ora ho un compito in classe, ma non mi interessa.
Stressata dalla situazione prendo una sigaretta dallo zaino e la porto sulle labbra.
Con uno slancio mi siedo sul muretto e la accendo.
Non ci posso credere che dopo tutti questi anni io sia qui a pensare a quel ragazzo.

CANDYES POV'S

Mi lavo velocemente la faccia singhiozzando.Non c'è nessuno in bagno per fortuna.
Ho tutta la maglia fradicia e bagnandola non faccio altro che peggiorare la situazione.
Scivolo per terra dando le spalle al muro e stringo le ginocchia al petto.
Mi fa sentire così piccola, indifesa, non sono mai riuscita a ragionare, a formare un dialogo che la facesse impaurire, proprio perchè non faccio paura neanche a una mosca.
Mi asciugo le lacrime guardando l'orario sul Telefono.
Ora dovrei essere in classe, ma è già tardi e sono stanca, sto male, non ho voglia di farmi vedere in queste condizioni e subire altre risate e prese in giro.
Sbuffando mi alzo e raccolgo il mio zaino buttato in un angolo impreciso di queste quattro mura, che ogni anno mi salvano da questa scuola.
Sono davvero arrabbiata con tutti,non ce la faccio piu, non posso continuare così.
Esco dal bagno e sbatto la porta alle mie spalle sentendo quasi il fumo uscire dalle orecchie.
Il corridoio come sempre è vuoto,mi pento anche di aver perso la lezione,sono l'unica a non essere in classe.
Mancano ancora 40 minuti alla fine della prima ora.
Apro l'armadietto e ci infilo la testa dentro frugandoci per trovare il mio diario.
Mi giro sentendo dei passi ma non ci faccio caso, sarà il bidello.
Sto per chiudere l'anta, ma un'altra persona mi precede sbattendola fortemente.
Mi tappo le orecchie per il forte rumore.
Alzo lo sguardo verso l'alto incontrando due iridi chiare, chiare quanto due cristalli.
"Clifford"dico a denti stretti, quasi sussurrando il suo nome.
"Che ci fa la piccola Candyes tra I corridoi?"ride di gusto.
"Lasciami in pace, non è il momento"Giro le spalle.
Con una mano mi da una spallata facendomi scontrare con gli armadietti.
La schiena mi brucia per il forte contatto che ho avuto,non si fermerà qui con le mani.
Chiudo gli occhi impaurita.
"Stronza non mi rispondere"ghigna avvicinandosi al mio viso.
Mi prende I due polsi e li stringe avvicinandoli ai lati del mio viso incastrandomi alla parete.
Mi incanto guardando I suoi occhi, la sua pelle così chiara che va a contrasto con le labbra rosso sangue.
Michael è davvero un bel ragazzo,se non fosse così stronzo sarebbe perfetto.
Non dovrei provare compassione per lui, non dopo quello che mi ha fatto.
Cerco di dimenarmi dalla sua presa che piano piano stringe ancora di più I miei poveri polsi.
Sento il suo fiato caldo sul mio collo,così seducente.
Una lacrima riga sulla mia guancia per il dolore, sicuramente rimarranno due grandi segni violacei.
Le sue labbra sono così vicine alle mie,che quasi mi illudo in un bacio.
Comincia a lasciare baci sul mio collo scendendo verso le scapole.
"Piccola candyes dovresti stare un pò ferma"respira.
Mordicchia la pelle lasciando baci qua e là.Mi mordo il labbro per contere I gemiti, Michael Clifford è la mia rovina.
Ridacchia sul mio collo vedendomi in difficoltà e con un gesto poco gentile lascia I polsi facendomi cadere di sedere per terra.
"Illusa" ride girando I tacchi e camminando lontano da me.
Le lacrime continuano a scendere,bagnandomi la maglietta e scivolando poi sul pavimento.
L'ho detto, Michael Clifford è la mia rovina.

MICHAEL POV'S

Mi allontano da Candyes e decido di andare un pò in classe ad infastidire qualche altra persona.
Candyes è proprio un illusa di prima categoria, avrebbe dovuto capire che con me non avrebbe mai avuto una possibilità perchè non esco con persone sfigate e secchione come lei. Vado in classe e come al solito ricevo una sgridata dal professore, ma non lo ascolto e mi vado a sedere al mio posto annoiato.
Noto che calum hood, l'amichetto di candyes non era in classe eppure l'ho visto entrare a scuola. Perplesso mi guardo in torno,Calum che salta la lezione,è impossibile sarà successo qualcosa ... ma da quando io mi interesso di quel tipo?

CALUM POV'S

Non ho trovato candyes e Ashton non è stato per niente d'aiuto,non sapeva neanche dove stava andando.
Frugo nello zaino e cerco il telefono per guardare l'orario:8:30.
Fantastico! Niente lezione!
Do un pugno al primo armadietto che mi capita accanto sbuffando.
Meglio andare in cortile, qui dentro non si respira.
Cammino velocemente raggiugendo l'ingresso e prendo un grosso respiro.
Il vento mi scompiglia I capelli, fra poco comincia l'estate ma ho sempre preferito l'aria fresca e la pioggia.
Raggiungo il muretto, ma quando mi accorgo di una figura abbastanza conosciuta, sussulto e svolto a destra.
"Aspetta"riconosco la voce di Egle che in questo momento è un pò, forse troppo, dolce.
Continuo a camminare e faccio finta di niente aumentando il passo.
Una mano esile circonda il mio polso obbligandomi a fermarmi.
"Dimmi"mi giro con un tono freddo.
"Perchè te ne sei andato?"
È così strana la sua voce, così flebile a differenza delle altre volte.
Mi fermo a guardarla in viso,gli occhi così neutri e le labbra leggermente socchiuse.
Ma devo mettere da parte la dolcezza e uscire il coraggio, dopo tutto quello che ha fatto.
"Ma che problemi hai Egle?"alzo la voce gesticolando.
L'ho zittita,qui non ci sono I suoi amici a difenderla, è sola, a differenza di Michael e Luke è sempre stata indifesa sola.
"Dopo che mi tratti di merda mi vieni anche a chiedere perchè non resto con te"continuo quasi urlando istericamente.
Sistema meglio la cartella su una spalla e abbassa lo sguardo sulle sue scarpe mordendo il labbro.
"Dio che stupida che sono, non dovevo neanche venire a parlarti"sussurra e con un gesto poco gentile mi da una spallata e continua il suo tragitto verso l'entrata della scuola.

MICHAEL POV'S
La lezione sembra quasi non passare più ... mi annoio, così mi alzo dal banco e come al solito vado in bagno senza chiedere il permesso.
So perfettamente che egle ha saltato la verifica di filosofia e so dove trovarla.
Mi dirigo verso il cortile ed eccola lì, scorgo in lontananza la sua esile figura ma accanto a lei,o meglio, avanti a lei vedo un altra sagoma familiare.
Mi avvicino di più e vedo che quella sagoma in realtà è calum...cosa mi naconde egle? Qualunque cosa sia li dovrei intorrompere o egle si rovinerebbe la reputazione se la trovassero a parlare con Calum.
Mentre cerco di avvicinarmi a loro vedo che egle da una spallata a Calum prima che io riuscissi ad interromperli e se ne va.
Dopo due minuti calum è ancora lì a fissare il vuoto,così mi avvicino a lui.
"Ohoh ehi cinese cos' è successo ? Che ti ha fatto egle? " rido sonoramente.
Vedo Calum guardarmi impaurito così gli afferro il polso strattonandolo.
"Allora Hood cos'è successo tra di voi?
Parla ora o vedrai le mie mani spiaccicate sul tuo viso " dico arrabbiato.
Calum mi guarda e poi balbettando dice
"n...nulla "
Ma non gli credo così ribatto " non ci credo " dico quasi urlando quando ad un tratto ricevo una risposta quasi inaspettata.
**spazio autrici **
Salve questo è il nostro nuovo capitolo spero vi piaccia ,scusateci per la lunga attesa ma non abbiamo potuto aggiornare prima
Buona lettura

by @alive2001 & @noemiinteresse

Losers And Leaders || C.H. M.C. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora