Prologo.

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È cominciato tutto tre anni fa, ero esattamente dove sono ora solo che stavo correndo o meglio scappando...
Il mio cuore batteva a mille, era la prima volta in tutta la mia vita che scappavo dalla mia famiglia o meglio dall'unica persona che mi rimaneva, mia sorella Drusilla. Lei non era proprio mia sorella, era la mia sorellastra, noi vivevamo nella Terra di Fuoco, dove vivevano tutti gli stregoni divisi in contee, io nella contea del Sole. Ora stavo correndo verso il confine, avevo attraversato tutta la contea dell' Acqua e stavo seguendo il fiume che portava verso la Terra dei Draghi. Correvo come non avevo mai fatto prima, il fiato era corto e sentivo una continua scarica di adrenalina salire e scendere dai muscoli del mio corpo. Sentivo voci in lontananza che mi urlavano di fermarmi e di non continuare a correre, non le ascoltavo e continuavo, correvo, correvo, non volevo piu vivere con il peso di mia sorella che continuava a ripetermi le stesse cose -Tu sei diversa, tu sei speciale, ma devi controllare i tuoi poteri- io non volevo esserlo, volevo essere normale, una strega normale come tutti gli altri ma ogni volta che glielo ripetevo lei mi rispondeva -Gli Stormcrow non sono normali, sono speciali e che tu lo voglia o no sei una di loro, una di noi- si, mi mancavano i miei genitori. Mia madre non l'ho mai conosciuta, si chiamava Jennifer Livinsbrook, non so a che contea appartenesse prima di trasferirsi qui con mio padre, Christopher Stormcrow, rappresentante principale della contea del Sole non che piu forte cavaliere dei draghi mai esistito e bla bla bla, se essere il piu forte significa morire quando tua figlia minore ha solo otto anni e lasciarla con la sua sorellastra di solo due anni piu grande significa essere 'il piu forte' allora rinuncio. Il suono di un corno echeggiò nell'aria e catturò la mia attenzione distraendomi dal correre e puff, le bollicine d'acqua inondarono il mio campo visivo mentre la corrente del fiume mi trasportava verso le Grandi Cascate, le voci ovattate urlavano qualcosa mentre scendevo sempre di piu verso il nero degli abissi fino a quando il vuoto, nero completo risuonava solo la voce della mia mente, dove sono? Sono morta? Sono all'inferno? Chiusi gli occhi e mi abbandonai mentre l'ultimo respiro usciva dai miei polmoni.
-Nate veloce, aiutami- le palpebre erano pesanti e sentivo i miei lunghi capelli neri incollati alla pelle, un brivido di freddo mi percorse tutto il corpo mentre sentivo l'energia di quella figura china su di me entrarmi per le ossa ed i muscoli, un altro tipo di energia inondo il mio corpo e le figure nere e sfocate che vedevo a malapena divennero due e di scatto i miei occhi si spalancarono, i miei polmoni espellero tutta l'acqua che avevano al loro interno, per poco non rischiai di bagnare i due ragazzi che si trovavano di fronte a me. -Ben tornata- disse sarcastico uno dei due e mi porse la mano -sono Nate- aveva una voce soave, i capelli neri gli incorniciavano il volto e gli occhi marroni accompagnavano la carnagione scura della sua pelle, -Elisabeth, Ella- l'altro ragazzo aveva i capelli biondi e il viso spigoloso, la carnagione chiara e gli occhi azzurri, quegli occhi erano del colore del mare e del cielo allo stesso tempo, l'azzurro e il blu si incontravano in una danza di sfumature e contrasti, si passò una mano tra i capelli e poi me la porse -io sono Jason- sorrise e io la strinsi -Ella- ero incantata dai suoi occhi, non riuscivo a smettere di fisarli, lui se ne accorse e i suoi zigomi si macchiarono di una scia rosea, in quell'istante arrossii involontariamente. -Abbiamo due timidoni qui- la risata di Nate ruppe il silenzio creatosi in quell'istante e subito Jason lo spinse arrossendo di piu -Smettila Nate- mi guardai le mani e il corpo totalmente fradicio, chiusi gli occhi concentrandomi e dalle mie dita uscirono scintille oro che mi ricoprirono tutta, in quell'istante aprii gli occhi mostrando il cambiamento, il normale verde intenso si era tramutato in un rosso fuoco e le facce dei due stregoni erano sbiancate, la luce dorata finì e io mi ritrovai completamente asciutta mentre le punte dei miei capelli neri si arricciavano e i miei occhi lentamente tornavano al colore naturale -Che c'è?- loro rimasero immobili a fissarmi -Ho la pelle verde? Le squame? I denti da vampiro? Le ali da drago?- scossero la testa. -E allora che ho?- Jason deglutì e sussurrò -I tuoi occhi..- lo interruppi ridendo -Era solo quello? Sono della contea del Sole, mio padre era Christopher Stormcrow e mia madre Jennifer Livinsbrook, sono nata cosi non so niente di piu- questa voltra Nate mi interruppe -Hai detto Christopher Stormcrow? Intendi quel Christopher Stormcrow? Il piu grande cavaliere di draghi mai esistito nella Terra di Fuoco? Quello che ha esiliato i cacciatori uccidendo il loro capo? Quel Christopher Stormcrow?- sembrava esaltato, io invece ero annoiata -si, quello- lui mi venne vicino e mi disse -Senti Ella, Jason voleva mandarti via perche vedi anche noi siamo scappati, ma io l'ho convinto a farti restare quindi vuoi rimanere qui con noi?- guardai Jason, lui aveva una faccia sconvolta -Non è affatto vero, io ti avevo detto di farla restare!- Nate lo fulminò con lo sguardo -Sono solo dettagli- interruppi subito la loro lite -Va bene, a patto che non mi riportiate da mia sorella- loro si scambiarono uno sguardo e annuirono -Va bene, io sono della contea della Terra e Jason della contea dell'Acqua- guardai Jason e lui mi sorrise, ricambiai -Mi piacciono i tuoi occhi- disse lui stando appoggiato con la schiena al muro, io arrossii -G-grazie, anche i tuoi sono bellissimi-
Nate passò il resto della giornata a farmi domande su mio padre e mia madre, non sapevo che rispondergli ma lui si ostinava ripeteva sempre la stessa frase "da grande diventerò come tuo padre e bla bla bla", l' ultima cosa che volevo era capitare nel suo fan club imprigionata con il suo fan numero 1 quando invece Jason era piu distaccato, piu chiuso, era da scoprire. Dopo la milionesima domanda di Nate decisi di chiudere la storia li -Ascolta Nate io non so piu di quello che sai tu su mio padre e tantomeno voglio saperne di piu, se star qui significa subire le tue continue domande sono piu che felice di andarmene- mi alzai e mi diressi verso la porta, non avrei sopportato ancora una domanda da parte sua, ma in quel momento sentii una forte presa sul polso, non feci neanche in tempo a girarmi che mi ritrovai chiusa nel bungalow sotterraneo esterno alla casa, spalancai le labbra per emettere un urlo ma la mano di Jason si premette contro la mia bocca e, si lo ammetto, ero davvero tentata di morderla. -Se ti lascio la mano non urlerai?- l'espressione sul mio volto era negazione pura e Jason non fece neanche in tempo ad inarcare il sopracciglio che una scossa di terremoto fece tremare gli scaffali facendo cadere le scorte di cibo che si erano procurati. Approfittai di quel momento per scappare dalle braccia forti di Jason correndo verso la porta ma altre due braccia mi bloccarono, mi dimenai mentre i miei occhi tornarono completamente rossi e grazie a tutta l'energia che avevo in corpo per allontanare da me Jason e Nate. Spalancai la porta e lo scenario che mi trovai davanti fu qualcosa di orribile: enormi draghi ricoperti di armature di acciaio e armi, sulle loro selle uomini ricoperti di pellicce di drago che si allungavano tra le ali dei loro adepti, gli artigli dei draghi si insinuavano nel terreno frantumando l' erba sottostante e bruciando tutto ciò che trovavano davanti a loro. -I cacciatori..- la mia voce uscì come un sussurro mentre i draghi non badavano a me. Nel frattempo Jason e Nate mi avevano seguito ed erano arrivati dietro di me con la bocca spalancata in speranza che succedesse qualcosa, noi eravamo sul confine della Terra di Fuoco, erano arrivati dal mare, l'esilio era finito e loro erano tornati per distruggere la nostra terra e Nate non sarebbe rimasto a guardare. Rimasi senza parole, lo spettacolo che vidi fu estremamente magnifico, Jason stava correndo verso la casa con le mani inondate da del fuoco verde che bruciava e si scagliava contro i cacciatori colpendoli dritti nei punti mortali, subito dopo intravidi la sagoma di Nate che lo seguiva pure lui con la stessa forza del primo. Si muovevano in contemporanea mentre il paesaggio si diffondeva di luce verde-azzurra, ero ancora incantata dalla luce che si univa che non mi accorsi dell'imponente sagoma che si avvicinava a me -Strega- mi urlò con una voce roca e profonda che attirò l'attenzione dei miei occhi ancora leggermente rossi, quando spostai lo sguardo su di lui lo vidi sussultare quasi impercettibilmente mentre allungava la mano verso l'imponente ascia che era legata alla sua cintura mentre sentivo le dita prudere e la magia scorreva dentro di me senza il mio controllo verso le mani e spingeva per essere buttata fuori, l'adrenalina stava salendo e il cacciatore iniziò a correre verso di me con l'ascia alzata in direzione della mia gola, feci un balzo all' ultimo secondo cercando di ricordare le lezioni di Drusilla su come combattere e tentando di metterle in pratica. Ilo cacciatore di fronte a me fece dei movimenti troppo veloci per essere stati compiuti da un umano e si parò dietro di me bloccandomi e con l'ascia appoggiata sulla mia gola. -Non pensavo che gli Stormcrow fossero ancora vivi..- premette leggermente l'ascia mentre un rivolo di sangue mi scese per il collo andando a sporcare la mia t-shirt e riuscii solo a sussurrare -Non ce ne sono piu, oltre a me- lui rise di gusto e si avvicinò al mio orecchio, sentivo il suo alito gelido sulla pelle e tra i capelli -Ne sono certo, cosa dirà il mio padrone quando gli porterò le teste delle sorelle Stormcrow.. come si chiamava? Drulla, Drucilla, Drusilla o qualcosa del genere- Drusilla, nel sentire il suo nome pronunciato da quel mostro i miei occhi iniziarono a bruciare e le lacrime minacciarono di uscire per non fermarsi piu fino a quando lo sentii sussultare e qualcosa di appuntito graffiare la mia schiena, l'ascia si stacco di scatto dal mio collo e non feci in tempo a voltarmi che una scarica di energia colpì il cacciatore facendomi staccare da terra e atterrare contro un albero sbattendo la testa, quando aprii gli occhi vidi 7 Jason che si muovevano velocemente e poi li richiusi sprofondando nel sonno.

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