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C'è un punto nella tua vita in cui realizzi di volere qualcosa davvero tanto, ma che non vuoi fare perchè sei spaventato da quello che la gente potrebbe pensare. Sei spaventato dal fatto che, le persone a cui tieni di più, potrebbero non sostenere la tua decisione, e sei spaventato che la tua relazione con queste ultime potrebbe cambiare, proprio per il fatto che non supporterebbero una cosa così semplice come un tuo desiderio.

Harry era a quel punto.

Un paio di giorni prima qualcuno gli chiese quali fossero i suoi sogni, e lui semplicemente non seppe cosa rispondere.
Da quel momento non fece che pensare a quella domanda.

Lui cosa sognava?

Sicuramente Harry avrebbe voluto rimanere in salute,avere la sua famiglia al suo fianco e i suoi amici a guardargli le spalle.
Voleva incontrare l'amore della sua vita, un'amorevole moglie o un fantastico marito.
In un futuro avrebbe voluto una famiglia tutta sua e un buon lavoro per regalare ai suoi amati tutto ció che avrebbero desiderato...
Ma questi sono sogni? Queste non sono semplicemente le cose che tutti vogliono? La salute, un buon lavoro e una sistemazione?

Così penso ulteriormente: Cosa avrebbe voluto veramente fare?
Qualcosa che desiderava davvero e che avrebbe potuto far diventare realtá.

Harry avrebbe compiuto 24 anni entro due settimane, e la sua vita da quando era bambino fu sempre normale. Tutto come era stato pianificato. Harry ebbe un'infanzia felice e un'adolescenza come tutte le altre, fece cose folli, scoprì il suo talento e capì cosa gli piaceva.

Intorno ai 16 anni Harry cominció ad uscire con le ragazze, e a 18 anni scoprì che gli piacevano anche i ragazzi.
Non trovó nulla di male nel fatto che gli piacessero entrambi i sessi, quindi per lui non fu un problema mostrarsi per ció che era realmente.
La sua famiglia lo accettó e Harry non potè esser più felice per ció. A scuola, stranamente, ebbe sempre molte A e si diplomó senza problemi.

Tutto fu così normale, tutto così perfetto, o quasi.
Harry voleva qualcosa di nuovo, qualcosa che non era mai stato pianificato.
Qualcosa per cui avrebbe lavorato, e qualcosa per cui non avrebbe saputo cosa sarebbe successo il giorno seguente.
Avrebbe voluto una sorta di avventura.

E questo fu quando Harry capì.
Non c'era nessun posto per un avventura nel suo quartiere, e forse neanche nell'intero Regno Unito.

Harry voleva andare via.
Non sapeva dove gli sarebbe piaciuto andare, e non sapeva quando andare, il suo desiderio era solamente andarsene.
Un nuovo posto ogni giorno.

Il suono dei passi di qualcuno sveglió Harry dai suoi pensieri, e guardó in su per vedere Louis.

Non c'erano dubbi che fra di loro ci fossero dei sentimenti, ma tutti e due erano d'accordo sul rimanere amici.

"A cosa stai pensando?" Louis sorrise al più giovane.

"Niente di chè" Harry rispose semplicemente, poichè non se la sentiva di dirgli tutto e non poteva prevedere come sarebbe stata la sua reazione.
Per il momento scacció quei pensieri via.

"Che stai facendo qui? Non che non sia felice di vederti, ma.."si interruppe.

"Ho pensato di venire. Non ti ho visto nella tua cucina stamattina, così ho pensato che fosse successo qualcosa e mi sono spaventato, ma sono felice di vedere che sei solamente in uno stato un pó sognante" Louis sorrise e si sedette accanto ad Harry sul divano.

"Questo suona davvero dolce" Harry disse dopo qualche momento di riflessione, e guardó il ventiseienne con un gran sorriso.

I due ragazzi si conoscevano da quando erano giovani e andavano nella stessa scuola, ma non si dissero mai più di un "Ciao , come stai?" finchè non divennero vicini.

Louis viveva lì da 5 anni, mentre Harry solamente 3, ma appena si trasferì, divennero subito buoni amici.
Non ci volle molto prima che entrambi si scambiassero le chiavi delle loro rispettive case ,in caso fosse successo qualcosa.

"In realtà, lo è" Louis rispose giocosamente.

"E ora tu lo hai rovinato" borbottó roteando gli occhi mentre stendendosi sul divano poggió la testa sul grembo di Louis "Mi sono svegliato alle 2, e non sono mai andato in cucina per mangiare...mi sono solo seduto sul divano, pensando a delle cose"

"Dio, sei sveglio da tre ore e non hai ancora fatto colazione? Non voglio farti da babysitter, Harry, ma poichè conosco tua madre e lei conosce me, e sa che siamo buoni amici, mi ucciderebbe se sapesse che ti ho lasciato qui a morire di fame" Louis tolse la testa di Harry dal suo grembo e si alzó. Senza dire una parola ad Harry andó in cucina, Harry sapeva che Louis non era arrabbiato. Sapeva che Louis era andato a preparargli i cereali, è questo ció che accade in quelle situazioni, no?

"Louis.." Harry piagnucoló vedendo Louis tornare con una banana e una ciotola di fragole.

"Che c'è?" chiese innocentemente Louis dando la ciotola e la banana ad Harry.

"Tu sei solo uno stupido coglione che non sta ottenendo nulla con le sue azioni. Smettila di darmi banane" Harry gemette ma cominció ugualmente a mangiare, dopotutto quella era la sua colazione, e segretamente aveva apprezzato stuzzicare Louis riguardo la sua vita sessuale.

"Soffocati con queste dannate cose, moccioso"

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È la mia prima traduzione quindi siate buone, ho passato più di due ore a tradurre questo capitolo, non è semplice come sembra, non bisogna tradurre parola per parola, è davvero difficile.

Ad ogni modo spero che continuiate a seguire la storia.

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