Capitolo 10

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Michele camminò verso la spiaggia a passo svelto. Era notte fonda, la luna crescente, come la prima notte passata insieme su quella spiaggia.

Il ragazzo respirò l'aria di mare, nervoso.

Di solito andavano lì insieme, quella in fondo era diventata la loro spiaggia, ma quella volta il compagno gli aveva chiesto di raggiungerlo senza avergli detto nulla prima.

Era mezzanotte quando arrivò e notò subito il suo ragazzo che lo aspettava.

Riccardo gli andò incontro sorridendo.

-Ben arrivato.- gli disse con gli occhi che gli brillavano.

Il moro sospirò, nervoso e curioso allo stesso tempo di cosa avesse escogitato quella volta.

-Perchè mi hai fatto venire qui così all'improvviso?

Lui senza dire niente gli prese la mano e tolti dei fogli dalla tasca glieli appoggiò sopra.

-Buon compleanno.- sussurrò.

Michele era sorpreso. Anche l'anno prima gli aveva fatto gli auguri esattamente a mezzanotte, ma perchè...

Guardò i fogli che gli aveva dato.
In uno c'erano delle immagini di un appartamento. In un altro i vari costi e in uno c'era una ricevuta. Trattenne il fiato.

-È spazioso ed è abbastanza vicino alla tua universitá.- iniziò a spiegare il biondo-C'è una camera in più per gli ospiti e il bagno ha la vasca come piace a te... è vicino alla stazione dei pullman, quindi è molto facile muoversi dove si vuole, e...

-Tu... hai comprato... un appartamento... per me?- chiese Michele sconvolto.

Riccardo sorrise e gli prese le mani.

-Per me l'unica cosa importante è vederti felice... tu volevi tanto venire a vivere qui e così... mi sono dato da fare e ho guadagnato abbastanza per potermelo permettere.

Sorrise.

-L'ho preso grande abbastanza per due o tre persone (una delle due camere è matrimoniale), perchè mi sarebbe piaciuto vivere con te, ma se non vuoi io comunque l'ho intestato a te, quindi...

-Rick...

Il moro cercò di parlare nonostante il nodo alla gola.
Deglutì senza più riuscire a fermare le lacrime.

-Tu... sei la persona più importante della mia vita, come puoi pensare che non voglia vivere con te, razza di idiota?!? Io voglio vivere tutta la mia vita con te al mio fianco, io... io ti amo... ti amo Rick, ti amo...

Fu scosso dai singhiozzi e non riuscì più a parlare.

Il biondo gli diede un tenero bacio, spazzando via le lacrime con la mano e lo strinse forte a sè.

-Anch'io ti amo... ti amo da morire e non vedo l'ora di svegliarmi ogni mattina accanto a te, vederti sorridere e...

Una lacrima gli solcò il viso e Riccardo strinse forte il ragazzo tra le sue braccia, che non smetteva di piangere.

Rimasero lì non so quanto tempo abbracciati sotto la luna che si rispecchiava sul mare calmo.

Presto sarebbe iniziata una nuova fase della loro vita, che avrebbere percorso insieme, senza mai dimenticarsi l'obbligo che aveva iniziato ogni cosa e la grande veritá, l'amore, che li avrebbe uniti per sempre.



Eeeeeee siamo arrivati alla fine, spero che vi sia piaciuta la storia di Mick (il teneroso uke) e Rick (il carismatico seme) (mi andava di definirli così xD) e ci si vede alla prossima!! (≧▽≦)

Sayōnara (*˘︶˘*).。.:*♡

Obbligo o veritá?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora