Prologo

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"Hey Anne" salutò allegra Madison.
"Hai visto?! Oggi sono venuta io da te.
Non so perché, non è mai successo prima. Ma sai, oggi mi sento diversa.
Un po' più leggera. Non so perché, è strano."
Raccontò alla sua amica, la quale continuava a mettere i suoi vestiti in un gran borsone, come se lei non avesse mai parlato. Cercò di guadare meglio il suo volto, per farle notare la sua presenza. Stava piangendo, ma nonostante le lacrime che le cadevano dalle guance, continuava meccanicamente a riporre gli abiti nel borsone. Gli abiti di Madison.
"Anne, che stai facendo?" Domandò accigliata la rossa, senza ricevere nessuna risposta dall'amica. Ogn'una di quelle magliette rappresentava un regalo di Madison per la ragazza. Erano solite preparsi a casa della rossa per andare alle feste, aiutando Anne anche a mettersi qualcosa di decente, che puntualmente riuscivano a trovare solo nell'armadio di Madison. Ogni look dell'amica rappresentava lo scempio agli occhi della moda. Diciamo che le tute non sono adattissime in casi simili. Così, finiva sempre con il regalargli ciò che le faceva indossare, per aiutarla anche sotto questo aspetto. Fu triste vedere quella scena, per Madison, e anche alquanto confusionario.
"Anne perché ti parlo e non mi rispondi?"
Riprovò lei, ottenendo sempre lo stesso risultato.
"Anne, ti sto parlando! Voltati!" Sbraitò all'improvisso.
L'amica continuava a lavorare per conto suo, facendo agitare Mad. Era così infuriata che voleva tanto lanciare qualcosa al muro per richiamare l'attenzione di Anne. E, senza pensarci troppo, si guardò intorno. La lampada avrebbe dovuto svegliarla dal letargo in cui si trovava in quel momento. Si diresse verso l'oggetto, con lo sguardo infuriato. Voleva scaraventarlo con più forza possibile contro il muro, l'amica avrebbe dovuto per forza prestarle ascolto. Non ci riuscì. Non sentì nessun contatto con la lampada, né quest'ultima si mosse di un millimetro. Le sue mani le passarono attraverso, facendo sbarrare gli occhi alla ragazza.
"Anne..."
Si voltò a guardarla con le lacrime agli occhi.
"Anne, cosa mi è successo?"

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#SPAZIOAUTRICE
Salve gente,
Eccomi con questa nuova cosa.
Vi giuro che questa volta continuo, promesso.
Ne sono sicura perché ho già scritto tutto quindi devo solo pubblicare un po' alla volta.
Questo spazio autrice è nato solo perché in molte storie hanno messo un' avvertenza, quindi lo metto anche io, giusto per essere sicura di quello che faccio.
Quindi

ATTENZIONE: LA SCRITTRICE NON CONDIVIDE LE SCELTE E I COMPORTAMENTI DEI PERSONAGGI DI CUI SCRIVE. SE SEI SENSIBILE A CERTI ARGOMENTI COME AUTOLESIONISMO O COSE SIMILI, TI VIENE CONSIGLIATO DI NON LEGGERE.
CIAO.

-Aline

Hey, AnneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora