CAPITOLO 1_ L'INIZIO DI TUTTO

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POV'S DIANA
Cominciamo con il fatto che quel giorno non era uno dei migliori. Sebbene fossimo quasi a metà settembre faceva freddo, il vento tirava e il cielo minacciava di piovere.
<<MA SI PUÒ SAPERE CHE AVETE ULTIMAMENTE?!SONO STANCA DELLE VOSTRE INUTILI LITI!>>Urlai io. I miei genitori si zittirono,"finalmente"pensai. Corsi all'entrata di casa,presi le chiavi, aprii la porta e la sbattei talmente forte che pensai di averla rotta, mi girai per guardare. Per fortuna era ancora intatta. Mi misi a correre verso il parco,mentre correvo pensavo ai miei genitori.
"Ma che gli passano in testa a quei vecchi?"
"Maledizione.sempre a litigare per le solite cazzate."
l'aria fredda mi raggelò le ossa e solo in quel momento mi accorsi di come ero vestita. Pantaloncini corti e maglia smanicata e scarpe da corsa.Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, sicuramente per il modo in cui mi ero vestita con quel freddo assurdo. Se non fossi stata nervosa non avrei mai detto quello che stavo per dire,almeno, non é da me.
<<Che avete da guardare? Non sono mica Megan Fox o una strana forma di vita scesa sulla terra eh!>>sbottai io.
Tutti si girarono subito.tsk.Diamine mi mandano in bestia le persone così.mi misi a correre. Mi stavo finalmente rilassando quando ad un certo punto mi vibrò il telefono.Era un messaggio di mia madre.
*ove 6i scapAya signiorina?! Torna a cfaa subitroo!*
Ma come cavolo ha scritto?
*da quello che hai "scritto" suppongo che mi hai chiesto di tornare a casa.ma,mi dispiace, ora proprio non posso. Tornerò a casa non appena si saranno calmate le acque. Ciao ma*
Mentre rimettevo il telefono in tasca mi scontrai su qualcosa..o qualcuno..mi accorsi solo ora che pioveva.e molto anche.
Non è che mi scontrai..ci andai proprio addosso.
<<Oh mio dio, scusa io non volevo..lascia che ti aiu->>
Il ragazzo si tolse il cappuccio e alzò la testa verso di me. Basta. li successe la fine del mondo.i miei occhi grigiastri verdastri erano incatenati ai suoi occhi verdi. Ma non un verde normale,un verde di quelli intensi...smeraldi, quelli che ti fanno sentire il cuore battere all'impazzata.i suoi occhi mi avevano in qualche modo rapita.
<<Oh, tranquilla, dato che sei una dea della bellezza..lascio perdere ahah, ehm, comunque io sono Collins.Louise Collins.>>
<<Piacere m-m-mio Lo-Louise Collins. Io sono Diana Gomez;hai un nome bellissimo>>
<<Oh,per non parlare del tuo! Mi ricorda il nome di una principessa!>>
Gli squillò il telefono. Pensai che fosse stato davvero carino ad avermi fatto un complimento del genere. In teoria mi sarei aspettato tipo "minchia quanto sei figa!" Oppure "sei uno spettacolo cazz ti scoperei qua sul posto se potessi " d'antronde i complimenti che i ragazzi facevano ora erano tipo questi qua. Notai che era parecchio agitato.
<<Scusa Diana, Devo proprio scappare,è stato un piacere conoscerti>>
<<Lo stesso vale per me>>
<<Ci si vede in giro!>>
Ci salutammo con un cenno della mano e mi incamminai verso casa,non dando molta importanza alla pioggia.Appena a casa mi diressi in bagno a farmi un bel bagno caldo. Dopodiché mi misi il pigiamino e chiamai la mia super migliore amica Carla.
Le raccontai tutto quello che mi era accaduto: tra cui i litigi dei miei,la nuova scuola, i troppi debiti..
Non so il motivo ma non dissi nulla di Louise Collins a Carla.
Dopo la telefonata mi misi sotto le coperte e in men che non si dica mi addormentai. Ok. No sarebbe bello. Ma purtroppo non è così, i miei litigavano ancora perciò mi sono messa i tappi nelle orecchie. Penserete che ora potrò dormire in santa pace ma...no. La faccia e i momenti al parco con quel LOUISE mi perseguitavano. Non riesco a chiudere occhio.Vedo la luce accendersi e mia mamma venire verso di me. Tolgo i tappi in fretta e furia per ascoltarla.
Mamma<< senti tesoro, volevo dirti che domani pomeriggio mi trasferisco a New York,volevo sapere se volevi venire con me op->>
Io<<VENGO.VENGO ASSOLUTAMENTE.>>
mamma<< oh piccola mia. Va bene, domani le valige eh! Prima delle 13!che poi partiamo alle 14. Buonanotte amore mio.>>
Dopodiché si diresse verso la porta e la chiuse delicatamente.
Era tanto che non sentivo mamma darmi la buonanotte e soprattutto pronunciare quelle parole "amore mio" e poi se non sbaglio ha detto "mi trasferisco" e papà?decisi di non pensarci e dormire. Non stavo più nella pelle per l'indomani! Non riuscivo a prendere sonno dall'eccitazione. Poi però finalmente arrivò Morfeo e mi cullò tra le sue braccia.
**************************
POV'S LOUISE
<<Bro, io esco!>>
<<Non puoi ha detto Pà>>
<<FOTTE SEGA>> detto questo uscii dal appartamento di mio fratello, Jack, il quale mi aveva ospitato per qualche giorno a casa sua, e mi diressi verso a un parco li vicino.quando ad un certo punto lo vidi dietro di me che mi perseguitava. Essendomi scocciato mi misi a correre il più veloce possibile fino a quando una ragazza mi cadde letteralmente addosso. Ma quando dico 'letteralmente addosso' non esagero. Cademmo a terra, fortunatamente la ragazza era leggera, e quindi non mi feci nulla. Si spostò immediatamente chiedomi scusa. Mi stavo innervosendo e come se non bastasse la pioggia si fece man mano più violenta. Ero talmente nervoso che avevo paura di non trattenermi e di urlare contro una donna. Poi però quando alzai il viso verso di lei le parole mi morirono in gola. Non avevo mai visto una ragazza talmente bella in tutta la mia vita oltre a Cecilie(sesily) la ragazza che ci provava e che prova tuttora continuamente con tutti i tipi, ma la ragazza che avevo di fronte la superava di gran lunga cazzo!
I capelli oramai bagnati le ricadevano sul viso e lei inutilmente li spostava dietro all'orecchio. Dopodiché abbassai lo sguardo incontrando i suoi. Erano un misto tra il verde e il grigio. Dio. Era una gnocca. La rabbia e l'irritazione svanirono immediatamente.
<<Oh dato che sei bellissima lascio perdere. Piacere comunque..Collins, Luise Collins>>
"Ma che cazzo ho detto??? E da quando dico il mio nome ad una sconosciuta come se niente fosse? Mi sono forse rincoglionito?"
La ragazza parlò di nuovo presentandosi anch'essa. Volevo parlare di più con lei, mi intrigava.. ma proprio quando stavo per chiederle il numero, mi squillò il telefono.
"Ma che cazzo proprio ora devono rompermi? Giuro che se é quel vecchio bastardo lo uccido."
~conversazione telefonica~
****: MA SI PUÒ SAPERE PERCHÉ SEI SCAPPATO VIA DA ME?! ASINO BABBUINO!(arrabbiato e imbronciato)
Louise: Jack sta zitto e non urlare!
Jack: Ok, ma diamine volevo solo avvisarti che mamma e papà verranno a momenti e se ti trovano fuori casa, non so cosa accadrebbe..
Louise: oh shit. Arrivo!!
~fine conversazione telefonica~
Ero agitatissimo. Salutai di fretta la ragazza e corsi via il più veloce possibile per arrivare a casa in tempo. Fortunatamente arrivai prima così mi precipitai in bagno a farmi una doccia rilassante. Sentii il campanello suonare. Mi vestii velocemente e scesi le scale, i miei genitori fecero ingresso, abbracciarono Jack come se da un momento all'altro sarebbero potuti morire. Poi arrivò il mio turno. Invece di un caloroso abbraccio mi mandarono uno sguardo suicida. Feci finta di niente e mi sedetti di fianco al mio bro.
Padre<<Jack, figliolo, hai fatto uscire quello lì?>>

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