L'inizio di un'altro insignificante lunedì. Mi alzo dal letto ormai meccanicamente e entro in bagno. Senza neanche guardarmi allo specchio mi lavo il viso e lego i capelli scuri in una coda alta.
Non ho voglia di truccarmi né di vestirmi, sinceramente non m'importa più di niente. Infilo i primi jeans e la prima maglietta che trovo nell'armadio e scendo giù per fare colazione. La casa è vuota, i miei sono al lavoro e mio fratello ormai è all'università. In sostanza passo la maggior parte del tempo da sola, ma forse è meglio così.
Finisco di bere il mio cappuccino e prendo lo zaino e le chiavi di casa prima di chiudere la porta dietro di me.
Arrivo a scuola con le mani congelate dal vento e senza esitare mi dirigo verso la mia aula finché non trovo una porta di legno scuro davanti a me:"IV C"
Mi faccio coraggio ed entro. È presto e non mi sorprende trovare dentro l'aula solo tre mie compagne, gli altri sono ancora fuori a parlare e ridere, ma sinceramente non mi interessa. Prendo posto nel banco più in fondo e fisso un punto indefinito senza proferire parola. Nell'ultimo periodo anche i miei compagni non fanno altro che guardarmi come se fossi pazza e farmi notare quanto sia dimagrita. La cosa mi da sui nervi. Ormai è raro che parli con qualcuno, persino con Ashley, la mia migliore amica. Negli ultimi sei mesi è venuta a casa mia ogni sera, chiedendomi di sfogarmi, ma quando cerco di parlare le parole mi muoiono in gola e crollo in un pianto isterico. Mi sono rassegnata. Lui non tornerà e continuerà a mancarmi come l'aria.
I miei pensieri vengono interrotti dalla campanella della prima ora e nel giro di pochi minuti l'aula si riempie e Ash prende posto al mio fianco. Mi rivolge un timido sorriso che cerco di ricambiare con scarsi risultati. L'insegnante entra in aula e da inizio a cinque estenuanti ore di lezione.Esco dall'aula e saluto Ashley per andare a casa quando quest'ultima mi ferma.
"Kylie aspetta!"
Mi giro guardandola stranita.
"Che c'è?"
"Non andare a casa. Chiama tua madre e dille che andiamo a mangiare al cinese e poi al cinema."
Sto per replicare quando mi guarda con aria malinconica
"Come ai vecchi tempi"
"Ash mi dispiace ma io ecco... Non ho molta voglia di uscire... Possiamo guardare un film a casa mia"
Nel suo viso leggo un misto di dispiacere e delusione.
"E quando mai hai voglia di uscire tu? Kylie capisco che per te non sia facile ma devi reagire"
Sto per aprire bocca quando mi interrompe.
"Non puoi continuare a stare male per lui per sempre"
I miei occhi iniziano a diventare lucidi al solo pensiero di lui
"È che.... È più forte di me io... Mi dispiace Ash, non ce la faccio"
Quando una lacrima inizia a rigare la mia guancia destra la mia amica si avvicina sempre ti più a me e senza che me ne renda conto mi ritrovo in un abbraccio confortante
"Scusa se sono stata troppo dura, ti voglio bene Ky"
"Anche io Ashley"Mi siedo nel divano senza staccare gli occhi dall'orologio appeso al muro. Sono le quattro e mezza del pomeriggio, sono da sola a casa e Ashley è, come sempre, in ritardo. Passano alcuni minuti quando sento suonare il campanello,quindi vado ad aprire trovandomi di fronte la mia migliore amica, che entra per poi sedersi sul divano.
"Allora che film guardiamo?" Mi chiede sorridendo. Sinceramente non mi interessa vedere nessun film in particolare e non ho idea di cosa potremmo scegliere.
"Io ho portato un pó di film da casa" dice estraendo dalla sua borsa nera una quindicina di film.
Alla fine dopo un quarto d'ora passato ad analizzare i film abbiamo deciso di guardare un film comico,per tirarci un po' su il morale. Preparo due tazze di the: una per me e una per Ash e iniziamo a guardare io film.Nonostante Ashley non abbia fatto altro che ridere durante il film io non ci riuscivo. Nessuna battuta mi sembrava divertente, non ero dell'umore giusto e pensavo che niente meritasse una risata. Finito il film Ashley torna a casa e io resto nuovamente sola. Sono già le otto, quindi decido di concedermi una doccia calda, così entro in bagno e, dopo essermi spogliata entro in doccia. Mentre l'acqua calda fa in modo che qualsiasi muscolo del mio carpo si rilassi sento lo sbattere della porta di ingresso, ciò vuol dire che i miei sono tornati da lavoro; lavorano all'ospedale e stanno più lì che a casa. Di malavoglia spengo il getto d'acqua ed esco, avvolgendomi il corpo con l'asciugamano, per poi andare in camera a prendere il pigiama.
Dopo essermi cambiata prendo il cellulare e trovo una chiamata persa da un numero sconosciuto ma decido di lasciar perdere per poi leggere un messaggio della mia migliore amica.
"Ky ti devo parlare
Appena puoi chiamami
Ash"___________________________
Hola!
Scusate se è corto e non è un granché ma è giusto per l'inizio.
Spero comunque che vi sia piaciuto, se domani ce la faccio
pubblico un altro capitolo.
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Fanfiction"Non può essere tornato" ------------------------------------------------------- "Sono stata una merda per colpa sua, non può tornare e pretendere che ritorni tutto come prima" -------------------------------------------------------- "Ascoltami io...