Entrò nella stanza avendo trovato la porta aperta.
La notte era già calata e il buio avvolgeva tutto.
Tutto tranne quella stanza.
Era abbastanza piccola e l'abatjour ancora accesa sul comodino la illuminava quasi completamente.
Seppellito sotto le coperte c'era un ragazzo.
O meglio, sembrava un ragazzo, perché proprio quel giorno aveva compiuto 30 anni.
Oramai era un uomo.
-Ancora dormi con la luce accesa ragazzino?- disse con voce scherzosa l'uomo appena entrato facendo svegliare l'altro di soprassalto, il quale non gradì affatto.
-Hai ancora paura del buio Reid?-continuò prendendolo in giro.
Spencer gli rivolse uno sguardo gelido mentre cercava di frenare la rabbia.
-Perché sei qui Derek? È tardi, dovresti essere a dormire-
-Ti ho visto strano oggi e volevo sapere come stavi. Insomma oggi è il tuo compleanno e non puoi addormentarti con questi pensieri in testa. Qualsiasi sia ciò che ti turba se vuoi puoi parlarmene. Voglio aiutarti-
-E ti sembra questo il modo di aiutarmi?!Venire di soppiatto in camera mia, svegliarmi di colpo e prendermi in giro per le mie paure?!!!-
Il suo tono aveva perso il gelo iniziale ed era diventato piano piano sempre più aggressivo.
Il giovane si rese conto che stava urlando e cercò di calmarsi, senza avere molto successo.
-Per favore vai via-disse a quello di colore che lo stava guardando con aria stupita e contrita al tempo stesso.
Reid non si arrabbiava mai, ma questa volta era furioso e la causa era proprio lui, il suo migliore amico che si era sempre promesso di proteggerlo dal dolore.
Invece quella volta aveva toccato un tasto dolente che aveva fatto scattare il dottore sull'attenti.
-Ho detto esci-continuò con tono piatto che tradiva la su ira.
-Spencer.....Io non....-
-Morgan vattene!!-gli gridò allora, ma l'altro non si mosse di un millimetro.
-Continui a chiedermi perché ho paura dell'oscurità. Ti interessa davvero tanto o vuoi solo prendermi in giro?!Io credo di più la seconda!!Hai tanto tatto quando si tratta delle vittime e dei loro familiari. Quando si tratta di chiunque, ma non quando si tratta di me!!L'unica cosa che riesco a pensare è che forse la cosa ti diverte tanto!!Adesso te la faccio io una domanda: Perché tu non hai paura del buio?-
Derek rimase stupito da quella domanda. Non ci aveva mai pensato.
Forse Spencer voleva dirgli che se avesse risposto a quel quesito avrebbe capito, per la legge del contrario, anche perché l'amico non spegneva mai la luce.
Ma adesso l'unica cosa che voleva era rimediare all'errore che aveva fatto.
Aprì la bocca, ma non riuscì a dire nulla con quegli occhi da cucciolo puntato addosso, con un infuriato sguardo accusatore.
-Esci. Torna in camera tua. Qui puoi solo peggiorare la situazione-gli spiegò Reid con la voce rotta dalle lacrime che stavano per fare capolino sul suo viso.
Non ce la faceva a vederlo in quello stato, così gli si avvicinò per consolarlo, ma quello lo spinse via.
-Vattene!!-
-No, io non me ne vado. Non posso lasciarti in queste condizioni-
Grazie a Dio finalmente le parole erano uscite dalla sua bocca.
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Lettera all'uomo nero
ФанфикSpencer Reid è cresciuto, non è più un ragazzino. Ora è un agente dell'unità analisi comportamentale dell'FBI, ma ancora non riesce a spegnere la lampada sul suo comodino. La sua paura del buio per tutti è solo qualcos'altro di buffo per cui prender...