capitolo 1

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Se sono costretta a vivere in questo mondo così banale allora significa che nella mia vita precedente ho fatto qualcosa di orribile e se invece non è così qualcuno lassù ha deciso di punirmi, ma il punto è : per quale motivo?

Non metto in dubbio di aver fatto i miei errori ma da essi ho imparato molto, ho passato momenti di pura disgrazia e ne sono sempre uscita intera o quasi.

Ci sono stati attimi in cui la mia coscienza non mi ha difesa, anzi, mi ha spinta a fare cose di cui ora porto le cicatrici sia mentali che sul corpo.

Sono cresciuta in pochi mesi e così, di punto in bianco, sono passata da bambina ad adolescente senza una madre, ho avuto una sorella accanto ma è stato pesante vedere tutti quei bambini correre verso le madri quando li venivano a prendere a scuola. E io? A piedi, da sola, attraversando ponti e strade senza nessuno che mi tenesse la mano.

Ovviamente non è obbligatorio crescere con una madre come punto di riferimento, ma ad alcuni ha fatto bene no?

Sinceramente non so come potrebbe essere la mia vita se mia madre non fosse finita in comunità, forse non mi infliggerei questo dolore di cui sento tanto il bisogno, forse non mi punirei per essere nata, si, fa male.

Da un anno a questa parte non ho scritto neanche una riga al computer per paura di scrivere sciocchezze ma pochi giorni fa una mia cara amica mi ha ricordato quanto fosse facile per me esprimere i miei sentimenti dietro uno schermo e allora oggi ho deciso di riprovarci.

Badate bene, non ho mai fatto una cosa del genere e sono certa che farà schifo ma spero di potervi aiutare in qualche modo. 


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