Apro gli occhi. Anno nuovo, scuola nuova sperando in una vita nuova. Mi faccio una doccia prima di preparami per il mio primo giorno in una nuova scuola, la mia "famiglia" è composta per lo più da donne. Mia madre è morta in un incidente stradale, mio padre è scappato un giorno qualsiasi lasciandomi con la sua nuova moglie Stephanie e suo figlio Diego. Amo Diego e sono contenta di averlo come fratellastro ma per fortuna con noi abita anche Angelica, mia zia nonché ereditiera della casa di mio nonno: dove tutt'ora viviamo. Scendo le scale e mi dirigo verso la tavola imbandita di pietanze dalle domestiche della casa«Ciao splendore» mi dice Diego e io lo saluto baciandogli la guancia e dicendo un semplice «Ciao». «Tua mamma e Angelica?» domando, lui mi dice che sua madre è uscita per fare shopping mentre mia zia è in cerca di lavoro nei vari negozi di Buenos Aires. Diego ha due anni in più di me e frequenta l'ultimo anno nella mia nuova scuola, mentre addento una fetta biscottata lui mi dice«Ti devo far conoscere il mio migliore amico: Jorge»«Ne sarei felice» rispondo io. Dopo la colazione ci finiamo di preparare prima di partire per scuola con la macchina di Diego. Arrivati mi dice«Vuoi che ti accompagni in classe?» e io rispondono con un secco «No». Oltre ad esplorare questo gigantesco e moderno edificio voglio informarmi sul corso di danza, questa scuola offre molti laboratori mi ha detto mio fratello, un motivo per amare queste mura. Mentre vago come una stella dispersa nel cielo per i corridoi,pieni di studenti, della scuola urto contro un ragazzo«Ops...scusami non volevo» chino la testa e poso lo sguardo sul pavimento«Madonna stai più attenta tipa, bello il pavimento?»decido di non farmi comandare da uno sconosciuto qualsiasi. Trovo il coraggio di rispondergli. «Potrò pure non essere stata molto leggera nel mio movimento ma resta il fatto che tu sei un grande cafone. Ah poi questa tipa si chiama Martina». Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo alto e muscoloso, i suoi occhi mi scrutano nell'invano tentativo di capire qualcosa di più su di me, ha gli occhi verdi. «Ok"Martina"sempre una ragazza sbadata con la testa tra le nuvole, forse pensando al principe azzurro, rimani. Non ci si vede in giro» prima ancora che io possa rispondergli il ragazzo se ne va. Che nervoso. Spero non siano tutti come lui in questa scuola.
Vado verso l'ufficio informazioni«Buongiorno sono Martina Stoessel vorrei sapere qualche informazione sul corso extra scolastico di ballo»la donna sulla cinquantina bionda, con i capelli raccolti in uno chignon, mi sorride come farebbe qualsiasi altra donna bionda sulla cinquantina che lavora in una specie di reception. «Signorina questo è il nostro catalogo con date e orari per le attività extra scolastiche, lo consulti poi quando ha preso una decisione si venga a iscrivere qui. Possibilmente già con la quota da pagare» sorrido mentre prendo tra le mani il catalogo. Saluto formalmente ed esco. Il corso di danza moderna è al giovedì, quello di hip-hop è al martedì. Ci sono tantissimi corsi tipo calcio,basket,nuoto,pallavolo ma anche laboratori come giornalismo,approfondimenti culturali, rafforzo di matematica e molti altri mai sentiti prima d'ora. Mi rendo conto dell'immensità di questa scuola.
È quasi tardi quindi decido di dirigermi nell'aula della mia prima ora: fisica. Ci sono poche persone per ora ma tutto cambia quando sento la campanella che richiama la massa di studenti nelle loro classi, così mi affretto a sedermi. L'ultima ad arrivare è una ragazza mora che non trovando nessun altro posto disponibile si siede accanto a me. «Ciao» dice con un tono di voce abbastanza alto ma non stridulo, contraccambio il saluto. «Io mi chiamo Lodovica, piacere di conoscerti» mi porge la mano, aspetto qualche secondo prima di contraccambiare a mia volta. «Martina» dico con un filo di voce. «Mi fai vedere i tuoi corsi? Magari ne abbiamo più di uno in comune» la ragazza nota la mia incertezza nel viso, ha già capito che non mi fido facilmente delle persone quindi aggiunge «...o forse no». Voglio stupire la gente e cambiare me stessa cioè la ragazza chiusa e scontrosa quindi dico«Certo sono felice di trovare qualcuno che si interessi a me» sorrido e sento che quella ragazza è diversa dalle altre, non è la solita troietta che si veste con una minigonna a inizio coscia e un top non molto diverso da un reggiseno. Ho preso una decisione, cambierò me stessa e mi aprirò al mondo, farò questo anche con l'aiuto della danza; a proposito a fine lezioni mi vado ad iscrivere.
Solita routine per il secondo giorno di scuola fino alla prova di hip-hop, la lezione per far capire ai ragazzi se questo genere di ballo piace veramente. Ci sono una marea di ragazze che indossano costumi da spiaggia più che tute per ballare, arriva l'istruttore e non riesco a non lasciarmi scappare un "O mio dio" ma non sembro essere l'unica. Io lo dico negativamente mentre le altre galline positivamente.
Angolo autore:
Ciao a tutti, questo è il primo capitolo di una nuova fan fiction. Tengo molto a sapere una vostra opinione sulla storia quindi mi farebbe molto piacere se lasciaste una recensione su questo primo capitolo. Ho intenzione di continuare la storia però come vi ho già detto vorrei sapere cosa ne pensate.
Se volete contattarmi su Twitter questo è il mio nick: @hugmejorgito
A presto!