Crescendo

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Stanotte qualcosa o meglio qualcuno mi ha svegliato, mi rigiro fra le coperte e mi trovo il piccolo Thomas ai piedi del letto che si strofina gli occhi mentre con l'altra tiene il suo piccolo gattino di peluche per mano, mi allarmo immediatamente "ehi piccolo che succede?"chiedo preoccupato "papi io pancino" oh no! L'ultima volta che gli faceva male la pancia gli è venuta la febbre.
Lo prendo in braccio e lo metto fra a me e Louis, che come al solito dorme; oddio quel ragazzo quando si tratta di dormire non lo svegliano nemmeno le cannonate.
Bacio la tempia a Tommy e gli sussurro di addormentarsi, neanche cinque minuti dopo il piccolo si addormenta, e neanche a farlo a posta Lou lo stringe a se. Tommy si stringe ancora di più al padre e si porta un dita alla bocca e si addormenta fra le sue braccia; Thomas era entrato nelle nostre vite neanche qualche mese dopo il nostro matrimonio, prima ancora di sposarci io e Lou avevamo fatto domanda di adozione, e quando è entrato a far parte della nostra vita Tommy aveva due mesi, e noi grazie all'aiuto dei nostri genitori siamo riusciti a crescerlo a meraviglia; dopo qualche secondo li raggiungo nel mondo dei sogni.

Quando la mattina ci siamo svegliati tutti e tre insieme, per prima cosa ho misurato la febbre al mio piccino e grazie al cielo il pericolo febbre lo abbiamo scampato.

Ci alziamo tutti e tre dal letto e per mia fortuna oggi Lou non lavora, così può rimanere a casa con noi. Nel frattempo che preparo la colazione ai miei bambini, e Tommy e Lou sono nella sua stanza che giocano; oddio fra i due non so chi possa essere più bambino.

Una volta cucinato tutto, apparecchio la tavola e metto tutto in tavola, corro a chiamare i miei ragazzi e ritorno in cucina, a scaldare il latte per Tommy.
Mi raggiungono dopo due minuti, Lou mette a sedere il piccolo nel seggiolone e poi si siede accanto a me.
"Allora scricciolo glielo dico io a papi cosa facciamo oppure vuoi farlo tu?"il piccolo smania per avere la mia attenzione, faccio finta di ignorarlo, Lou fa un sorriso ampio verso di me,mi giro verso mio figlio e gli chiedo " allora Tommy cosa facciamo oggi io tu e papà boo?"il piccolo mi guarda poi guarda Lou e ride " noi mare papi, con i nonni" guardo scioccato Lou e neanche due secondi dopo suonano alla porta.

Lou si fiondò alla porta e apri ai nostri genitori; che ovviamente si corsero ad abbracciare Thomas.

" Mamma, Jay per favore fategli finire quel poco di latte che ha nella tazza, appena ha finito e tutto vostro" annuirono e si misero a sedere accanto a Tommy; che ovviamente non smise un secondo di parlare.
Il mio patrigno era sparito in sala insieme a Louis e Dan, li sentivo parlare di calcio . Dopo che Tommy aveva finito il suo latte smaniava per scendere così Jay lo mise a terra e lui corse da suo padre.
Mia mamma e Jay rimasero in cucina a parlare con me mentre finivo di sistemare quello che avevamo utilizzato per fare colazione.

Dopo poco rientrarono tutti e quattro in cucina e Lou mi guardava felice "Haz vieni andiamo a prepararci, i nostri genitori sono già pronti" annuì seguendo Lou in camera nostra.

Thomas rideva felice in braccio a suo padre; li guardo meravigliati sono lo spettacolo più bello del mondo vederli insieme.
Una volta messi i costumi manco solo io, mio figlio mi risveglia dallo stato di 'trance' e quando guardo verso il basso lo vedo che mi sorride "papi tu costume, noi mare papi" mi dice con un tono divertito.

Mi sbrigo a mettermi il costume e dopo un paio di secondi ritorniamo dai nostri genitori.
Ci dirigiamo tutti verso le macchine e ovviamente le nostre madri si catapultano nella nostra, prendo in braccio Tommy e lo sistemo nel suo seggiolino, e poi io e Lou saliamo in macchina.

Partiamo con le macchine; visto che Rob e Dan sono andati con un'altra macchina e ci dirigiamo al mare.
Dopo neanche un'ora arriviamo al mare e come al solito il piccolo appena vede il mare si sbraccia felice per poter uscire dalla macchina.

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