Appena uscita dalla porta iniziai a correre,a chiedere alla gente,ma nulla.Nessuno l'aveva visto.D'altronde,apparte un ragazzo incappucciato di nero,non avevo molti tratti da descrivere.Mi sedetti su una panchina,ormai sudata e stanca.Mi misi a pensare.L'avevo incontrato ben sedici volte,di notte,senza mai farci peso,senza rivolgergli la parola.A quel punto pensai che forse,lui viveva solo la notte,forse aveva paura della luce o qualcosa di simile..Mi sgridai per non averci pensato prima.
Mi alzai dalla panchina andai a casa per aspettare notte.Mi misi nuovamente in pigiama,preparai un the,e iniziai a leggere un libro.Narrava di elfi,fate e creature magiche.Certo un po'infantile ma era il preferito di mia madre,prima che sparisse nel nulla il giorno del mio sedicesimo compleanno.Mio padre invece è morto quando avevo dieci anni ormai compiuti da poco.Davanti ai miei occhi,l'anno avvelenato al bar,e io ero presente,non ho potuto fare niente.
Si fecero l' 1.15,mi chiesi come mai Alix non fosse ancora tornata,si certo,era andata da Trevor,il suo ragazzo,ma a passare il pomeriggio,non la notte.La vita è sua,pensai.
Vivevamo insieme dai quasi più di un anno ormai.Lei ha sempre voluto andarsene si casa,io invece mi sono ritrovata sola da un momento all'altro e siccome lei è già maggiorenne,sono riuscita a convincere gli agenti sociali a farmi vivere a casa mia sola con lei.
Essendosi fatta notte da diverse ore ormai,misi un jeans,una canotta e una giacca di pelle,infilai i miei amati Dtr.Martens,presi la mia borsa e uscii di casa.
Corsi per due ore circa,cercai in ogni angolo più buio,sperando che Lux stesse li,ma nulla.I miei lunghi capelli castani raccolti in una coda di cavallo grondavano sulla fronte,formando piccole goccioline simili alla pioggia.
Ormai l'unica cosa che ero riuscita a trovare era la fame.
Mi fermai al primo bar che incrociai,non lessi il nome,vidi solo con la coda dell'occhio che l'insegna,al contrario del locale,doveva essere nuova.
Entrai.Il cameriere si avvicinó,e mi guardó con un non so che di inquietante.Io gli feci un sorrisino sforzato,ordinai un caffè macchiato.
Mentre aspettavo ciò che avevo ordinato,diedi una sbirciatina in giro.I muri erano gratinati di un panna sporco,quasi lurido.Il tetto aveva macchie di muffa,dovevano esserci continue perdite.I mobili,di un legno marcio,o quasi.Il tutto sembrava quasi un arredamento molto vecchio,western.Aveva un'aspetto troppo familiare e per qualche motivo mi spaventata parecchio.Io ero già stata in quel posto,solo non ricordavo quando.Pensai.
Persi un battito.Le mani iniziarono a sudare freddo,il cuore batteva all'impazzata,facevano male le gambe,non potevo andarmene,ero come paralizzata.All'improvviso ricordai tutto.Erano anni che cercavo di ricordarlo ma non ci ero mai riuscita.Quello era il Burban Bar,il locale in cui mio padre,è stato ucciso.
Avevo dieci anni,io e mio padre andammo in un bar che frequentava spesso.Io non ci ero mai andata.Era molto bello,affascinante,anche se poco curato.Ci sedemmo al bancone,lui ordinò un caffè,io nulla,avevo già fatto colazione.Intravidi il cameriere armeggiare con una fialetta.La aprì.Al suo interno non c'era un liquido,ma era qualcosa di molto strano,come una nuvola scura,con punti luce simili a stelle,era come se avesse rubato un pezzo di cielo notturno e l'avesse inserito in quella fiala.Ne versó un poco nella tazza di mio padre.Io non ci feci troppo caso,pensavo fosse qualcosa con cui si facesse il caffè.Il cameriere servì la tazza a mio padre.
Le sue delicate dita poco maschili si unirono intorno al manico della tazza.Bevve.Passó qualche secondo prima che diede un colpo di tosse,poi due.Cadde a terra,nemmeno si reggeva in piedi.Una volta steso sul pavimento color grigio topo,inizió ad avere strani scatti improvvisi,la gola gli diventó blu,gli occhi neri,totalmente.Gli scatti si trasformarono in spaventose ed esagerate convulsioni.Io ero lì,seduta e guardarlo terrorizzata,non ho fatto niente per aiutarlo,non riuscivo a muovermi.Quando mio padre divenne immobile,la sua bocca si socchiuse e ne fuoriuscì una schiuma nera.Era stato avvelenato,era morto.Urlai.Poi svenni.Mi svegliai a casa mia.
Quando mi ripresi dal flashback i muscoli stavano dalla mia parte,riuscivo a muovermi.Non ci pensai due volte,mi alzai,presi la borsa e scappai,corsi veloce,molto.Poi rallentai,avevo ancora molta paura.Anzi direi terrore.Non mi accorsi di essere immezzo alla strada,un camion stava per investirmi,ma qualcuno mi spinse via,qualcuno mi aveva salvata.Cademmo sul marciapiede,battei la testa contro il gradino violentemente.Persi i sensi.Ripresi coscienza,mi sentivo forte,imbattibile,come ricaricata.
Aprii gli occhi,la luce lunare batteva sul mio corpo steso a terra.I tatuaggi avevano ripreso a brillare,questa volta erano azzurri.Non facevano più male,anzi era come se tutto il benessere che stavo provando derivasse da essi.
Mi chiesi come fossi arrivata lì,chi mi avesse portato.Mille domande mi attraversarono i pensieri.
Mi guardai intorno,per cerare qualcuno o qualcosa.Ma nulla.Poi guardai meglio,la mia vista mi sorprese,era davvero acuta.Appoggiato ad un albero giaceva un ragazzo,sulla ventina di anni,con i capelli color rame,corti,incurati.I suoi occhi erano chiusi,doveva essersi addormentato.Portava all'orecchio sinistro un orecchino con uno strano simbolo e nell'altro un dilatatore nero.
Indossava una felpa con un enorme cappuccio,spostato un po' indietro,così da permettere che gli si vedesse il viso.Non credo volesse dato che lo teneva ai bordi tra l'indice ed il pollice,ma essendosi addormentato,si è allentata la presa e il viso si è scoperto del tutto,lasciando coperta solo metà nuca.
Riflettei su chi potesse essere.Poi lo guardai meglio,avrei riconosciuto quel cappuccio tra mille.Doveva essere sicuramente Lux.E mi aveva appan salvato la vita.[spazio autrice]
Ehiii popolo!
Ecco come promesso il secondo capitolo.
A me piace.
Secondo voi perché Lux ha salvato Chris?
Hehe,lo scoprirete presto.
Coooomunque,se vi va di lasciare un voto e un commento mi fate molto felice!Grazie a tutti!Un bacio,Isabelle.✨
Ps:Scusate per gli errori.
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Un'oscura luce.
FantasyChris Handgreen è una giovane diciassettenne curiosa dai bellissimi lineamenti,i capelli castani e gli occhi verdi,da sempre una strana presenza la segue e una sera,prova a parlarci,questo le sconvolgerà la vita,facendole passare un'incredibile avve...