Faceva freddo, un freddo che mai avevo sentito sulla mia pelle. Eppure, non tremavo. Aprii gli occhi, ma era come se non li avessi mai aperti. Attorno a me non c'era nient'altro che una fitta nebbia di pensieri, di ricordi, di malinconia. E poi c'ero io...io?! Chi ero io esattamente? Ero come invisibile, impercettibile a me stesso, perso nel nulla, e non riuscivo a ricordare più nulla. La mia famiglia? La mia vita? Chi diavolo sono? O cosa sono?.. All'improvviso udii un suono nascere dal nulla più assoluto. Un suono che mi sembrava totalmente sconosciuto, ma allo stesso tempo, la cosa più familiare che avessi mai udito.
"Io ti mostrerò tutto ciò che non sai ancora".
"Chi sei?! Dove sono?! ...."
La mia voce echeggia nel nulla.
L'immagine di ciò che mi sta attorno inizia a farsi più chiara e riesco a vedere una parete celeste e una finestra chiusa. Noto che fuori c'è una tempesta. Il vento ulula come un lupo alla luna. Gli alberi fuori danzano all'impazzata, e i vetri della finestra si muovono facendo rumore.
Inizio a guardarmi bene attorno, e mi accorgo di essere steso su un lettino bianco. Affianco al letto c'è una specie di...flebo?!
Di fianco a me c'è un altro lettino, è grigio, e steso su di esso intravedo una giovane ragazza dai capelli lunghi e castani. Non riesco a vedere il suo viso, ma solo le sue braccia e gambe piene di lividi e cicatrici.
"Eh.. Ehy?"
Pronuncia la mia bocca flebilmente.
"Ciao"
Mi risponde lei, con tono un po' arrogante.
"Potresti aiutarmi?"
" Aiutarti? E perché dovrei?" mi risponde lei, con fare aggressivo.
"Beh, sei la prima persona che ho visto fin ora da quando ho aperto gli occhi, e per di più non ricordo più nulla della mia vita".
"Io non sono una persona. Prima o poi ricorderai tutto. Ricorderai".
Cosa?! Cosa vuole dire con questo? Sto forse impazzendo? Non l'ho mai vista in vita mia... almeno credo..
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Mystery / Thriller"Perdere una persona cara è doloroso. Ma avete mai pensato a quante volte, invece, abbiamo perso noi stessi?"