Prologo.

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12 sett 2015

Erano ormai le dieci di mattina quando la quiete abitudinale del quartiere fu spazzata via per sempre a causa dell'arrivo di un lussuoso SUV nero. Nessuno in seguito saprà dire con certezza cos'è accaduto in realtà.
Nessuno tranne me.
Il mio nome non ha importanza.
Dovete sapere un'unica cosa: sono qui per raccontarvi una storia.
Non è una storia di fantasmi, zombi o vampiri. Nossignore.
Questa è l'ordinaria storia di un ragazzo. Il classico ragazzino viziato che regna nuotando nei soldi di papà o, come nel nostro caso, della madre.
Però tutto è destinato a finire prima o poi e non possiamo farci niente.
Cosa c'entra con la nostra storia?
OH, come siete ingenui.
Il nostro protagonista nacque diversi anni addietro, dopo che la madre si fu innamorata di un uomo d'affari molto importante.
Cos'era successo tra i due?
A mio parere era tutta chimica o un colpo di fulmine.. beh, non ci interessa più di tanto.
Come dicevo, i due innamorati non si sposarono mai e dopo che la donna rimase incinta lui non si fece più vedere.
Che storia triste.
Devo dirvi già da adesso che qualche mese fa la donna morì lasciando solo il figlio che, rischiando di essere portato in casa famiglia, decide di cercare il padre.
Adesso torniamo a noi.
È una giornata nuvolosa e ci troviamo nei pressi di un bosco in uno dei quartieri più tranquilli di un piccolo paesino di montagna.
Quando la macchina fece ingresso nella contrada nessuno si aspettava di veder scendere un ragazzino sui diciassette anni che con disinvoltura si incamminò verso il cancello in ferro battuto che divideva un villino in legno dal resto del mondo.
Si tratta della proprietà di un uomo dalla pessima fama: Jason McGarry.
Quest'Ultimo viveva assieme ai due figli: James e Thomas.
Tutti e tre si tenevano in disparte dal resto della società e nessuno si permetteva di proferir loro parola; ecco perché i vicini appartati dietro le tende tenevano d'occhio il diciassettenne biondino che ormai aveva superato il cancello ed era quasi arrivato al portone d'ingresso.
Il seguito fu un mistero per tutti.
Anch'io stento a crederci, ma sono sempre stata lì a seguire le vicende di queste bizzarre famiglie e credetemi se vi dico che è tutto vero.
Quando aveva ormai bussato ripetutamente, gli venne ad aprire una versione più giovane del padre. C'era un non so ché ad attiralo in quel ragazzo.
《Thomas?》chiese sottovoce.
Dopo un attimo di esitazione il ragazzo si appoggiò alla parete con aria disinvolta.《E tu saresti?》sussurrò cercando di nascondere la curiosità nella propria voce.
《Newt, Newt Mc Garry, tuo fratello》rispose l'altro con un cordiale sorriso mentre allungata la mano per stringere quella di Thomas.
Quel che succese dopo è un susseguirsi sfocato di azioni, iniziato con Thomas che chiude di scatto la porta e che finisce con Newt seduto sui gradini, fuori, mentre aspetta qualcuno che lo faccesse entrare dentro. Magari qualcuno di più cordiale.

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