Yo, bro.

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«Ahhh! M-ma tu chi sei?!» urla una voce femminile alle mie spalle. Sistemo la presa sul coltello e mi giro nella sua direzione, mostrandole il mio bellissimo sorriso.
Ah, vero, qui abita una famigliola! Deve essere appena tornata dalla discoteca, lei.
«Non ti serve saperlo» mi alzo da terra, notando che lei inizia ad allontanarsi, mentre tira fuori dalla tasca il cellulare.
Ha un'espressione terrorizzata sul volto, ormai quel tipo di espressioni mi è davvero familiare: sorpresa e terrore, ecco cosa ritraggono ogni volta. Compio uno scatto nella sua direzione, mostrandole il mio meraviglioso sorriso: «Semplicemente... Go to sleep» le sussurro nell'orecchio, interrompendo la sua corsa pugnalandola al petto.
Lei emette un urlo disperato prima di accasciarsi a terra. Il sangue cremisi macchia il parquet, così mi accovaccio accanto al corpo semimovente e rido osservando i suoi tentativi di trascinarsi coi gomiti.
«Aiuto...» prova a urlare di nuovo, ritrovandosi però solo ad affannarsi per niente.
Impugno meglio il coltello e colpisco la sua schiena, facendola paralizzare, mentre tenta ancora di respirare.
Mi concedo altre pugnalate, fino a che non noto l'assenza di movimenti. Ahaha, che rilassante mandare le persone a dormire, mi diverto un mondo!
Mentre mi alzo per osservare meglio il mio lavoro sento delle sirene. Ah, ecco di nuovo la polizia.

Ora meglio andare. Rivolgo un'occhiata alle persone che ho mandato a dormire: i due genitori nella camera da letto e la ragazza ai miei piedi.
Intorno ai loro corpi si trovano varie pozze di sangue.
Prendo tra le mani il coltello e lo osservo interessato: è macchiato di cremisi, ma intravedo ancora il mio riflesso sulla superficie. Sono semplicemente stupendo! La mia pelle bianca, i capelli scuri... E quel perenne sorriso, non devo mai affaticarmi per sorridere e mostrare la mia gioia.

Mentre mi contemplo, una porta viene abbattuta. A quanto pare saranno qui a secondi. Cerco una via di fuga, trovando la finestra della camera da letto aperta. Avvicinatomi al vetro mi sistemo il cappuccio della felpa bianca in testa, per poi aprire la finestra e decidere di lanciarmi su un albero vicino.
Tengo il coltello fra i denti, assaporando il sangue ancora fresco, e salto.

Riesco ad aggrapparmi ad un ramo abbastanza robusto, dondolo qualche secondo, per poi atterrare a terra.
Da dietro un cespuglio osservo la scena, divertito. Gli agenti hanno appena raggiunto la finestra e sono affacciati, alla mia ricerca.
Uh? A quanto pare hanno deciso di perlustrare la zona, va be', intanto vado a farmi una passeggiata nel bosco, magari qualcuno ha deciso di fare una passeggiata notturna. Eheheh, così potrei mandare a dormire qualcun altro!

Mi addentro nel bosco, non ci sono rumori all'infuori dei miei passi sulle foglie e dei grilli.
Mi guardo intorno alla ricerca di qualche vittima, nel frattempo tengo il coltello pronto in una mano, mentre l'altra riposa nella tasca della felpa.
Accidenti, quando cerchi qualcuno, non trovi mai nessuno!
Sospiro mentre raggiungo un laghetto e, dato che non ho niente di meglio da fare, decido di ammirarmi.

Oltre alla mia perfetta figura, viene riflessa anche la luna nell'acqua.
«Ahaha, che sorriso perfetto! Posso ammirarmi tutto il tempo senza rischiare di perdermi neanche un attimo. Non capisco ancora la reazione di mia madre quella volta. Dopotutto, non sono bellissimo?» i miei complimenti vengono interrotti da un improvviso fruscio.
Stringo meglio il coltello e mi giro di scatto in direzione degli alberi.

Non era un animale. Di quello ne sono certo.

Sposto lo sguardo da un punto all'altro, nel tentativo di trovare qualcosa che indichi la presenza di una persona.
Uh? Ma quella cosa che si è appena mossa... Sembra una sciarpa.

Allargherei ancora di più il mio fantastico sorriso, se fosse possibile. Impugno il coltello e inclino leggermente il capo di lato.
Si può udire un altro fruscio mentre compio un passo nella direzione del movimento.

Povero illuso che pensa di nascondersi, con una sciarpa del genere sarebbe quasi impossible passare inosservati.
«Ehehehy...» mormoro, fermandomi a circa un paio di metri dal cespuglio.
«Trovato» aggiungo, in attesa di una risposta.

Per tutta risposta ottengo dei fruscii, e davanti ai miei occhi appare un ragazzo dai capelli castani, con indosso una lunga sciarpa scura.
Rimane in silenzio, con il volto nascosto nella sciarpa.

Inizio a ridere, non ne ho un motivo preciso, ma è una reazione naturale quando mi si pare davanti una vittima, apparentemente senza terrore.
«Jeff» dice ad un certo punto, interrompendo la mia risata.
Aspetta, ma quella voce...

Delle immagini mi appaiono davanti agli occhi. Cosa sono? Ricordi, per caso?

«Eheh...» ricomincio a ridere.
Ricordi, che cose inutili. Questo tipo non mi piace per niente, credo sarà felice di andare a dormire.
«Non vuoi ricordarti di me?» chiede con indifferenza, mostrando il volto.
Mi appaiono davanti agli occhi altre immagini mentre mi preparo a scattare nella sua direzione.

Oh, avanti stupiti "ricordi", sparite! Non mi lasciate fare il mio lavoro!
Appena mi riprendo, mostro il mio bellissimo sorriso, che a quanto pare non provoca nessun effetto nel ragazzo. Niente apprezzamenti, niente urla.
«Tu dovresti essere a dormire da un po', caro Liu...» mormoro scattando nella sua direzione, pronto a sferrare il colpo.
Riesce a schivare il colpo, ed estrae da una tasca della giacca un pugnale. A differenza del mio, il suo è pulito, sembra stesse riservando quella lama per il suo caro fratellino.

Ricomincio a ridere, che pensiero dolce da parte sua!
«AHAHAHAHAH!» dondolo leggermente, notando nessun attacco.
«Stasera sembri più sobrio del solito, Jeff» osserva iniziando a correre nella mia direzione, preparando il pugnale.

Mi sposto in tempo, sussurrandogli una frase familiare: «Go to sleep», provo a colpirlo alla schiena, col solo risultato di rovinargli la sciarpa.
Lui volge uno sguardo alla sciarpa, a quanto pare sembra scocciato, fufufu...
«Da quando sei così bravo, Liu?» gli chiedo dondolandomi.
«Si cambia col tempo, Jeff» risponde a voce bassa buttandosi di nuovo su di me.
«Ahah, l'avevo sentito dire una volta» commento mostrandogli il mio miglior sorriso, mentre riesco a schivarlo e a graffiargli la giacca.
«Anche i gusti cambiano da quel che so, quindi... Non mi trovi bellissimo?» gli domando girandomi nella sua direzione, inclinando leggermente la testa.

Non risponde e ritorna all'attacco, mi ricorda quello che era successo non molto tempo fa con Jane, anche lei non mi aveva risposto alla domanda.
A quanto pare sono senza parole per la mia bellezza. Impossibile eguagliarmi!
«Teheh!» ridacchio schivando il colpo di Liu e riuscendo a provocargli una ferita al braccio.

Lui si ferma, sembra dolorante.
La mia risata viene interrotta da delle voci in lontananza, sembrano esserci anche delle torce.
Ah, vero, avevano detto che setacciavano la zona.
Noto Liu riprendere fiato, mentre si regge il braccio dolorante e tenta di venire nella mia direzione.
«Tehehehehe!» mi diverto nel vedere il suo stato, decido di lasciarlo lì, altrimenti sarebbe divertimento sprecato.

Le voci si fanno sempre più vicine, così come la luce delle torce.
«Sembrano esserci due persone lì!» dice una.
Eheh, quasi scoperto, meglio tagliare la corda, finisco sempre per affaticarmi troppo, quando arriva anche la polizia.

«Alla prossima, Liu! Eheh» lo saluto lanciandogli addosso il coltello.
Mi allontano fra gli alberi, ma prima di sparire mi giro per l'ultima volta nella sua direzione. Io gli mostro il mio miglior sorriso, e noto che il mio coltello è inficcato nel suo braccio dolorante. Eheh, a quanto pare si era spostato in tempo.

«Niente sogni per te stanotte, fratellino...» sussurro scappando nel bosco.

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Autrice:
No, non ho niente di meglio da fare oltre a scrivere one shot -w-

Poi forse ho esagerato con le crisi isteriche di Jeffrey, ma poco importa, ridere fa bene. U.U

Creepypasta - One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora