24-02-2013

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Il derby della Madonnina, uno dei derby più attesi, forse.
Quel derby pareggiato che ha segnato l'inizio e la fine. L'inizio dei miei tre anni più belli e la fine, per quel campionato, dei gol del faraone.
Si il faraone. Quel ragazzo che all'epoca aveva la cresta, quel ragazzo che era conosciuto anche per la sua capigliatura oltre alle sue doti calcistiche. Quel ragazzo che era diventato un esempio per tutti i ragazzini anche con la fede calcistica diversa da quella milanista. Un ragazzo che ha unito molti ragazzi e tifosi e soprattutto molte ragazze.
Quella sera, apparentemente, sembrava una come un'altra. Una domenica sera tranquilla, di riposo e di "preparazione" al lunedì per iniziare la settimana successiva di scuola.
Quella sera di febbraio qualcosa o qualcuno ha fatto nascere, piano piano, una luce, una speranza, una mano a cui aggrapparsi.
Quel ragazzo quasi ventunenne ha fatto si che da quel giorno tutti i miei pensieri fossero indirizzati su lui. Dal primo momento in cui mi svegliavo all'ultimo momento in cui andavo a dormire. Era ed è ancora adesso il centro di tutto.
Un derby ed un gol capaci di fare tutto: un punto in classifica e un gol per migliorare la vita.
È così che tutto ebbe inizio, è così che la mia vita iniziò piano piano a migliorare.

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{Spero vi sia piaciuto, scusate se è corto cercherò di rifarmi nel prossimo❤
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92 sfumature di El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora