dark night | 00

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Una figura ignota si aggirava fra il bosco al confine della cittadina cercando di mimetizzarsi con il buio della notte. Con il suo passo felpato stava attenta a non far rumore e sembrava scivolasse fra i pini e gli abeti.

Arrivò in una radura dove al centro si trovava una catapecchia mezza diroccata. Era una vecchia locanda abbandonata a cui nessuno faceva caso. Da qualche mese in quel posto logoro si riuniva il consiglio ristretto della cittadina di Church Wood.

La figura ignota entrò dentro la struttura e si ritrovò davanti a circa dieci membri del Consiglio Cittadino che sedevano su vecchie sedie e su un divano pieno di buchi.

Si tolse il cappuccio e si mostrò come una donna sulla quarantina con un volto scarnito e una cicatrice sul mento.

Le persone riunite in quel posto rappresentavano le famiglie più importanti della cittá, se non della contea, ma in quell'ambiente con la poca luce emanata dalle candele parevano dei semplici individui senza alcun potere.

La donna si sedette su una delle vecchie sedie e rivolse la sua attenzione ad un uomo anziano con una pipa seduto davanti al caminetto spento.

-Ben arrivata, Adrianne- disse un uomo con la faccia nascosta nel buio vicino all'unica finestra messo lì come cane da guardia.

-La seduta può cominciare- annunciò invece un uomo sul divano con voce scocciata

-Ho convocato qui tutti stanotte per parlare di una notizia che ci é giunta ieri- incominciò il vecchio con voce profonda

-É una diceria- borbottò un uomo con due baffi curati e una bombetta.

-É vero. La Lega si é sciolta da tempo ormai, quanto saranno 8 anni?- disse una donna con i capelli rosso fuoco

-E come facciamo a sapere che il branco di lupi mannari che ha visto Adrianne sia nella Lega o meglio sia reale?- domandò un altro uomo squadrando Adrianne che sedeva di fianco al vecchio senza scomporsi

-Sono consapevole di aver visto questo branco e il simbolo della Lega su una delle loro roulotte. Conosco bene quel simbolo-disse Adrianne calma

-Ma solo tu lo hai visto e poi voglio ricordarti che tu eri nella Lega potremmo anche non fidarci- disse la donna dai capelli rossi ed era vero. All'interno del Consiglio pochi facevano affidamento su Adrianne.

-Calmati, Tessa. Sappiamo bene che Adrianne non ci mentirebbe mai, ha giurato fedeltá al consiglio- disse sicuro l'anziano

-Ho una prova concreta- sussurrò Adrianne con un filo di voce incerta

-Che cosa sarebbe? Un altro simbolo intagliato nel legno di qualche albero?- domandò Tessa scuotendo leggermente la testa

Nel frattempo l'uomo alla finestra si era appostato vicino al divanetto rivelandosi un uomo muscoloso con dei capelli lunghi e grigi, vestito completamente di nero.

-Scometto che tutti voi ricordate Jonah Petterson- disse Adrianne. Tutti nella stanza si misero a discutere fra loro, alcuni sorpresi e altri arrabbiati. Anche l'anziano rivolse ad Adrianne uno veloce sguardo impaurito.

-Silenzio!- questa volta parlò l'uomo dai capelli grigi con voce autorevole

-Come facciamo a sapere che é ancora nella Lega?- chiese l'uomo sul divanetto seguito da altri bisbigli

-É quasi morto per quella stupida lega e poi sai quanto é legato alla loro stupida causa- disse Tessa scostando i suoi capelli rosso fuoco dal viso

-Cosa dovremmo fare?- chiese l'uomo di fianco a Tessa

-Dobbiamo eliminarlo e assicurarci che la Lega non ritorni- affermò il vecchio guadagnandosi degli sguardi stupiti

-Eliminarlo?- chiese Tessa sorpresa quanto gli altri

Nonostante la paura di un possibile ritorno di Jonah Petterson, un violento lupo manmaro, solitamente l'anziano ragionava molto prima di enunciare ordini.

-Di questo si occuperanno i cacciatori. La Lega non tornerà in questa città- disse l'anziano

-Ci penserò io- si offrì l'uomo alla finestra

-Perfetto, Calvin- disse il vecchio che fu interrotto dall'uomo di fianco a Tessa

-Non penso sia la cosa giusta. Dovremmo catturarlo e sapere se realmente la Lega sia o no in circolo. Bisogna essere sicuri. Sono passsto troppi anni. Quel branco potrebbe essere innocente- cercò sostegno negli altri con lo sguardo

-Prima di tutto. Adrianne e Calvin dovranno trovare e portare qui Jonah. Se dobbiamo eliminarlo lo faremo secondo i Codici- disse il vecchio -Il branco resterà lì per adesso

-Dai miei contatti so che Jonah é in Idaho- disse Adrianne

-Quindi lo elimineremo? E il branco ai confini della città? Se poi scopriamo che sono tanti quelli della Lega?- disse Tessa

-Non possono attaccarci per via degli Accordi- le rispose Adrianne -Jonah verrà eliminato anche per i crimini commessi in passato-

-Non gliene frega niente degli Accordi a quelli lì- sbottò l'uomo con la bombetta -Facciamo un processo a Jonah Petterson e da lì decideremo cosa fare con il branco. Ma di certo non uccideremo nessuno

-E se Jonah é colpevole?- chiese Adrianne accigliata

-Lo rinchiuderemo ma questa città ha finito i suoi giorni sanguinosi- concluse l'uomo con la bombetta alzandosi

-Nessuno può contestare il sindaco. La decisione del processo é stata presa-disse il vecchio

-E noi cosa dovremo fare con i lupi sul confine della città?- domandò Adrianne

-Tenetelo d'occhio- fu la risposta del sindaco che uscì dalla catapecchia con un passo goffo.

Con dei cenni di rispetto rivolti all'anziano la maggior parte delle persone seguì il sindaco uscendo e dopo qualche minuto rimasero solo l'anziano, Calvin e Adrianne.

-La congrega sta prendendo decisione diverse. Vogliono attaccare il branco per iniziare una guerra- confidò Calvin ai due

-Sperano di ottenere qualcosa da una guerra?- domandò Adrianne sbuffando

-Probabilmente sì. Ma non dobbiamo sottovalutare le streghe, sopratutto questa congrega- disse l'anziano si alzò mettendo fine alla discussione

Senza dire una parola i tre uscirono dalla catapecchia e presero direzioni diverse inoltrandosi nelle grinfie notturne del bosco.

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