Capitolo 1

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Sono le 6.30 di mattina e come ogni dannato lunedì quell'aggeggio vibrante inizia a suonare. La sveglia. Cerco di trovare una qualche ragione positiva per cui andare a scuola, ma rassegnata non la trovo. L'unico motivo per la quale mi alzo è perché, se restassi a dormire, molto probabilmente, entrerebbe mia mamma in camera urlando come una pazza. Sblocco il telefono e mi ritrovo il solito messaggio che Thomas, il mio migliore amico, mi manda tutte le mattine. Gli voglio un sacco di bene, è come un fratello per me. Ci vogliamo bene e passiamo la maggior parte del tempo insieme. I nostri genitori si conoscono da tanto tempo e di conseguenza hanno fatto conoscere anche noi due. Lo sanno che siamo uniti e a loro sta bene.

<< Buongiorno Mi >>

Dio quanto lo odio quando mi chiama in quel modo!

<< MI CHIAMO MAYA! M-A-Y-A! Quando lo vorrai capire? >>

<< Ahahahaaha buongiorno anche te :) >>

<< Tra quanto arrivi ? >>

Decisi di lasciar perdere quell'argomento, tanto è un caso perso. Io e Tom, si è così che lo chiamo, andiamo sempre insieme a scuola. Lui passa da me ed andiamo a piedi insieme, facciamo così da ormai anni. Metto i piedi per terra e sento il freddo impossessarsi dei miei piedi, mi infilo velocemente le ciabatte e vado in bagno a farmi una bella doccia calda. E' Ottobre e ormai la scuola è iniziata da un mese, come vi potrete immaginare la odio già. Quest'anno sono passata in quarta superiore, insieme a Tom, che è nella mia stessa classe. Esco dalla doccia e mi asciugo i capelli. Rientro in camera, apro l'armadio e lì inizia il dilemma. Ogni mattina non so mai cosa mettermi. Sia chiaro, non sono una fanatica della moda, semplicemente vorrei essere decente. Quindi, come tutte le volte, chiedo un consiglio a Tom. Sblocco il telefono e solo allora mi accorgo che mi ha risposto al messaggio precedente.

<< Tra una mezz'oretta, fatti trovare pronta >>

Beh, sono passati venti minuti, quindi teoricamente sono in ritardo sulla tabella di marcia.

<< Tom come mi vesto? :) >>

<< Come vuoi basta che non fai tardi >>

<< Ah ah ah simpatico. Seriamente, che mi metto? >>

<< Vestiti normale. Che ne so, mica sono uno stilista. Mettiti un maglione con i jeans >>

Lo sapevo che chiedere aiuto a lui non avrebbe dato risultati, ma tentar non nuoce. Decido di mettermi dei jeans neri e un maglione bianco, accompagnato dalle mie adorate Stan Smith bianche. Mi metto alla svelta il mascara e tra le chiamate di Tom per il ritardo scendo.

:"Buongiorno tesoro"

Mi saluta mia mamma quando entro in cucina.

:"Buongiorno mamma, scusa ma sono in ritardo con Tom a sta sera"

Dico alla svelta uscendo dalla porta di casa, mi ritrovo Tom, come tutte le mattine, a sedere sul muricciolo davanti a casa mia.

:"Finalmente!"

Esulta quando mi vede.

:"Tom, zitto."

Lo ammutolisco io. Nel giro di poco arriviamo davanti al cancello di scuola, poco dopo suona la campanella e con tutto l'odio che ho entro in classe dove ad aspettarmi c'era il professore di storia. Che bello! Due ore di storia.. non aspettavo altro di lunedì mattina. Mi siedo al mio posto, ovvero in penultima fila, dove mi segue Tom, non molto più felice di me. Quelle due ore di inferno finalmente finiscono e per farci riprendere un po' suona la campanella della pausa. Non vedevo l'ora. Mi lancio letteralmente fuori dalla classe facendo un sospiro di sollievo. Cerco con lo sguardo il nostro gruppo, che in realtà non sono nostri amici ma semplicemente dei compagni per passare il tempo. Riconosco la chioma nera di Bea una ragazza che a parer mio è bellissima. Mi avvicino a lei, riconoscendo poi Den, Rick e Rachel. Salutiamo e passiamo a ridere quei dieci minuti di pace che ci concedono. Inizio ad imprecare mentalmente quando risento quella maledettissima campanella che mi stava privando della libertà come poco prima me la stava concedendo. Un'ora di chimica, un'altra di matematica e l'ultima, per chiudere in grande, filosofia. Poi si chiedono perchè i ragazzi non hanno voglia di andare a scuola, altro che scuola, la chiamerei tortura più tosto. Quando usciamo di classe, finalmente sentendoci liberi, io e Tom ci guardiamo con due facce esauste ed usciamo da quel manicomio. A Tom suona il telefono, quindi estrae il telefono dalla tasca e risponde. Non riesco a capire chi sia ma mi sembra tranquillo quindi inizio a camminare.

:"Si, va bene, ciao"

Sono le uniche cosa che Tom dice, appena riattacca alzo un sopracciglio per saperne di più.

:"Era mia madre, ha detto che oggi devo andare da papà"

I genitori di Tom sono separati e nonostante questo ha un buon rapporto con suo padre, lo vede ogni tanto e da quello che mi racconta fanno le solite cose che fanno padre e figlio. L'unica cosa è che suo padre vive dall'altra parte della città e questo vuol dire che non solo non torneremo a casa insieme ora, vuol dire che non andremo ne torneremo insieme per una settimana. Già quando va da suo padre ci resta per una settimana quindi probabilmente lo vedrò solo in classe. Mi dispiace ma va bene, ogni tanto deve passare del tempo con lui, ci rifaremo quando tornerà da sua mamma.

:"Tranquillo non ti preoccupare"

:"Mi dispiace ti volevo accompagnare oggi"

Dice con un velo di tristezza e delusione.

:"Non importa, davvero. Ora vai che sennò arrivi tra un'ora. Ci sentiamo sta sera ok?"

:"Certo"

Mi risponde prima di imprigionarmi in un suo abbraccio. Ci vogliamo tanto bene e mi tratta come fossi la sua sorellina a volte, nonostante abbiamo la stessa età. E' protettivo, tanto e questo tante volte mi fa piacere ma a volte esagera un po'. Amo i suoi abbracci, mi fanno sentire a sicuro. E con molto dispiacere mi allontano da lui e mi avvio a casa. Nel tragitto mi metto le cuffie e faccio partire la playlist. Caso vuole che parta "Little Things" canzone che amo, non solo perchè viene cantata dai miei idoli, ma anche perchè mi fa sentire amata quando l'ascolto. Già i miei idoli sono quei ragazzi, attualmente rimasti in quattro. E' brutto da dire ma Zayn non c'è più e per quanto faccia male non lo reputo più un componente. Si è vero, di fatto non lo è ma per il modo in cui ha abbandonato, per le sue bugie, per il modo da stronzo che ha avuto nei confronti di noi e dei suoi "fratelli" lo odio. Davvero lo odio per averci fatto del male, per averlo fatto a loro che non se lo meritavano. Lo odio ma lo amo perchè l'ho amato così tanto che non passa facilmente. Comunque in caso non lo aveste capito sto parlando degli One Direction. Si, quella band di cui tanto si parla. Quella band tanto famosa, che altrettante volte viene giudicata all'apparenza. Sono ragazzi meravigliosi, puri, che non ostante la fama sono rimasti li stessi semplici ragazzi che andavano a scuola. Sono la mia salvezza, mi hanno salvato la vita, davvero. Non so dove sarei senza di loro. Purtroppo la consapevolezza che non li vedrò mai è diventata parte di me. E' una distanza fin troppo grande anche per un amore così grande come il nostro. Sono dannatamente belli, gentili e divertenti quanto stupidi. Gli occhi smeraldo di Harry, dio come sono belli. Mi ci perdo dentro ogni volta che li vedo. E i suoi riccioli, quelli chi se li dimentica. Il sorriso di Louis, quando sorride mi fa credere per quei pochi attimi che il paradiso esista anche sulla terra. Ha quegli occhi blu mare che lo rendono ancora più bello di quanto sia già. E' il più grande eppure è il nostro eterno Peter Pan. Liam è bello, dolce, gentile, non è in grado di odiare nessuno. E' follemente coraggioso, ha la forza di un'uragano. Ed è bello, l'ho già detto? Ha quella bellezza speciale, non ha gli occhi azzurri, o i capelli biondi, o un fisico mozzafiato ma è bello comunque. Non ha la bellezza scontata, e per me è molto meglio la sua. Niall rimarrà il mio principe azzurro. Il mio irlandesino a cui basta che Louis respiri per piegarsi in due dalle risate. Ha gli occhi azzurro cielo, ma non è quella la sua dote. Ci ama, ci ama da impazzire e non ha paura di dimostralo perchè nonostante non ci conosca si fida di noi che siamo tutte le sue principesse. Ha una risata meravigliosa ed è stra dolce. Li amo tutti, amo qualsiasi cosa di loro. Dalla voglia sul collo di Liam, alle vene sulle grandi mane di Harry, ad ogni stupido tatuaggio di Louis fino ai capelli tinti di Niall. E' inutile dire che hanno una voce che fa perdere il fiato. Sono tutta la mia fottuta vita, e lo so che non è tanto ma sono l'amore più bello che io abbia mai avuto. Finalmente arrivo a casa, poso lo zaino all'entrata e mi avvicino allo studio di mio padre per salutarlo come tutti giorni, però lo trovo al telefono a dire cose che in quel momento non avevano senso.


Buongiorno genteee !! Questo è il primo capitolo, che ve ne pare? :D Quel pezzo in cui Maya parla dei ragazzi sono le parole che uso io per descriverli. Sono ciò che penso di loro, anche le parte di Zayn. Per qualsiasi consiglio, domanda, curiosità o anche semplicemente commentare scrivete nei commenti mi raccomando! Alla prossima bellissimi :)

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