6 Dicembre 2009.
Paola era seduta come tutte le domeniche pomeriggio d'inverno sul suo comodo divano blu cobalto, nella sala da pranzo.
Le gambe gracili, erano distese, facendo da appoggio per il suo pc portatile mentre la schiena era sostenuta dallo scomodo bracciolo.
Erano circa le 5 del pomeriggio ed il buio fuori le finestre era già fitto. Paola adorava l'inverno, adorava la neve, il Natale, lo stare in famiglia, ma l'unica cosa che la rendeva triste era l'impossibilità di poter uscire con i suoi amici.
A Roma aveva molti amici, nonostante si fosse trasferita lì da soli 2 anni. Caltanissetta non le mancava affatto, e secondo lei, trasferirsi a Roma fu la migliore decisione presa dai genitori.
-Che stai facendo?- chiese curioso suo fratello Cesare, proprio dietro le sue spalle.
-Nulla. Ero in cerca di un nuovo libro da leggere.- rispose lei, aprendo varie pagine web.
-Tra un po' verrà un mio amico. Ha bisogno di ripetizioni per un'interrogazione di biologia. Staremo qui in sala da pranzo.-
-Perchè proprio qui?- si lamentò lei. -Sai che amo stare sul divano la domenica pomeriggio.-
-Non posso farci niente!- disse lui scrollando le spalle. -La mia camera è in subbuio e a meno che tu non voglia aggiustarla, dovrai cederci la sala da pranzo!-
-Non pulirei la tua stanza neanche se ci fosse Nick Jonas che sta affogando sotto i tuoi abiti.- sorrise alzando le mani. -E Nick Jonas, è Nick Jonas!-
-Sorella che lascia morire Nick "il più figo" Jonas.- scherzò lui.
-Fratello che sembra gay.- rise lei.
Lui le fece il verso e lei rise ancora di più. Le piaceva la complicità che aveva con suo fratello. Poteva sembrare che non andassero d'accordo, ma solo loro sapevano che si amava immensamente.
-E' carino?- chiese Paola curiosa.
-Chi? Nick Jonas?- chiese confuso lui-
-No, idiota! Questo tuo amico è carino?-
-Non sono realmente gay, Paola. Non so se è carino!-
-Se è come tutti gli altri amici che porti qui a casa, sarà proprio un bocconcino.- ironizzò lei.
-Non devo scoparmeli, non m'importa se sono belli o meno.-
-E alla tua sorellina non ci pensi?- chiese lei con fare da cucciolo.
-Mia sorella deve stare buona per ora! Non può mica uscire con i miei amici di classe!- disse con un fare geloso.
-Cesare, ho quasi 17 anni e tu ne hai 18. Non c'è questa grande differenza.-
-Non m'importa.- disse facendo spallucce prima di ritornare in camera sua.
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-Paola, vai tu?- urlò suo fratello dall'altra parte della casa.
-Posso mai lasciare il tuo amico fuori la porta, aspettando che tu finisca di vestirti?- ironizzò lei.
-Ti adoro!- urlò suo fratello.
Paola sorrise e scosse la testa pensando alla stupidità che aveva suo fratello maggiore.
-Arrivo.- annunciò attraversando il corridoio che divideva la sala da pranzo dalla porta. Si diede un'occhiata allo specchio che aveva poco prima della porta. Indossava un semplice jeans chiaro con sotto le sue scarpe invernali preferite, le UGG, abbinate ad un maglioncino beige della stessa tonalità.
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Best thing I never had.
Lãng mạnErano fatti per stare insieme, ma destinati a non esserlo.