Il segente maggiore Marvin Mobuto era ancora attaccato al sedile della capsula d'atterraggio quando riprese i sensi. Il suo viso era diviso da una traccia di sangue colata lungo la ferita che aveva alla testa, il soldato fece per alzarsi ma non ci riuscì, si accorse di essere ancora legato al sedile, cosi si slacciò e cercò di alzarsi di nuovo. Mabuto era così stordito che si dovette aggrappare ad una maniglia posta sul soffitto della navicella, fece mente locale per cercare di ricordare cosa fosse successo e il perché si trovava li, ma l'unica cosa che riusciva a ricordare era la Pillar of Autumm attaccata dalle forze covenant, dopo di che si staccò dalla maniglia e cadde al di fuori del velivolo. La superficie del terreno era ricoperta da una neve soffice e fredda, tanto che Mobuto dovette girarsi e dare la schiena al terreno per evitare che la faccia gli si congelasse. Cercò di far riaffiorare i ricordi per capire cosa fosse successo, e ricordò l'evaquazione della Autumm lo schianto della capsula, Marvin si alzò a fatica e controllò nella capsula alla ricerca di altri superstiti, non ne vide, così fece un giro della navetta, ma non trovò nessuno, perciò cominciò ad urlare "Heii! C'è qualcuno?" Nessuna risposta tranne il fruscio delle foglie degli alberi vicini, che vibrarono e fecero cadere grumi di neve.
Mentre osservava l'orizzonte in cerca di qualche suo compagno, si accorse della strana struttura ricurva che copriva gran parte del celo, senguendola con gli occhi, notò che andava a ricongiungersi nell'orizzonte alle sue spalle, in quel momento ricordò la strana struttura a forma di anello che aveva visto da un oblò della Autumm.
Mentre si godeva lo straordinario panorama notò con la coda dell'occhio una piccola sporgenza scura che spuntava dalla neve. Si avvicinò e tiró a se quell'oggetto scolrendo per sua sfortuna che si trattava del corpo senza vita di un marine, molto probabilmente atterrato con lui nell'anello e morto subito dopo, Marvin imprecó mentre cercava le piastrine del suo collega. Quell'evento lo riportò con i piedi per terra e cominciò a seguire il suo addestramento, cercò delle armi nella cellula di salvataggio, trovò una pistola d'ordinanza M6D ed un fucile d'assalto MA5B e qualche granata a frammentazione e delle provviste per qualche giorno, in realtà sperava di trovare un fucile di precisione dato che era la sua arma preferita, si rassegnó all'idea di dover usare un fucile rozzo come l'MA5B e cominciò a vagare per quella terra isolata e sconosciuta.
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UNSC storia di un Marine
Science FictionQuesta è la storia di un soldato UNSC precilitato nel mondo ad anello chiamato "Halo" Tratto dal libro Halo: Flood