Capitolo 23

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Il suo volto si incupì.

Io:"ehi Clara va tutto bene?"
Clara: "sì solo che a me dispiacerebbe che tu partissi per l'America, non ti rivedrei più, comunque ti consiglio di andare in America, grazie a lui puoi diventare famosa..."
Io:"sei sicura?"
Clara:"si"
Io:"grazie amica senza di te non saprei come vivere..." Dissi con le lacrime agli occhi.
Clara:"di nulla, le amiche si aiutano no?"
Io:"Si si" Dissi ridendo
Io:"ma ora devo i miei genitori"

Chiamai i miei genitori.

Clara pov
A metà chiamata aveva le lacrime agli occhi. Appena finita la chiamata, corse in camera sua piangendo. Io corsi da lei ma non apriva la porta, la chiamavo ma non usciva!. Scesi giù arresa e i ragazzi iniziarono a farmi l'interrogatorio.

James:"allora cosa ti ha detto? Perché piange?"
Clara:"Non lo so perchè non mi vuole aprire"

Ci mettemmo a sedere sul divano a riflettere. Era già ora di cena e Luna non scendeva, andai a chiamarla ma non rispose. Rimasi per un pò di giorni a casa di Luna.
James pov
Volevo andare a vedere come stava Luna, se apriva naturalmente la porta. Non bussai e tirai giù la maniglia della porta e stranamente si aprì, vidi luna con un asciugamano intorno al corpo. Appena la vidi mi imbarazzai un pò, penso di essere diventato rosso come un peperone. Luna fortunatamente era girata di spalle. Tutto ad un tratto, la porta si chiuse a causa del vento. Infatti lei si girò, vidi che le sue guance erano rosse.

Luna:"ehi ciao James, per quanto tempo vuoi rimanere lì?" Disse imbarazzata
Io:"ehm no, allora io vado" dissi indicando la porta
Luna:"no James aspetta vieni qui a sederti" mi indicò il letto su cui sedermi
Io:"ok"

Mi avviai verso il letto e mi sedetti e lei si sedette a accanto a me. Rimanemmo in silenzio per molto tempo. E poi notai dei lividi nelle sue gambe.

Io:"ehi Luna perchè hai i lividi nelle gambe?"

Lei rimane zitta per un pò di tempo.

Luna:"N-on posso dirtelo" Disse triste
Io:"dimmelo per favore, rimane tra noi e basta"

Lei all'inizio ci pensò, poi iniziò a parlare.

Luna:"ok questo rimanga tra noi"

Io confermai con un cenno.

Luna: "allora come ben sai io sono stata vittima di bullismo e oltre alle parole mi hanno anche picchiato a morte, nessuno lo sa, tranne te, anche se questa cosa, volevo che rimanesse tra me e me. I lividi li ho nelle gambe e nella pancia"
Io:"posso toccare" indicai la gamba, nel preciso punto dove c'era un livido.
Luna:"va bene"

Toccai il livido, per vedere se gli faceva ancora male. E lei lo confermò dalla sua dolorante.
Luna pov
Quando mi toccò, mi percorse un brivido lungo la schiena, ma non per il freddo, per piacevolezza, anche se mi aveva fatto male toccando il livido. Ci guardammo negli occhi e io mi persi nei suoi, erano bellissimi. Finalmente potevo vedere i suoi occhi, il suo volto e il suo corpo dal vivo e non da un telefono. Il mio sogno si stava avverando. Io lo amavo. Quando lo guardavo alla televisione o nelle foto su internet mi incantavo a vedere la sua bellezza. E questa volta lo posso vedere dal vivo in carne ed ossa, davanti ai miei occhi. Questa non può essere la realtà, forse sarà un sogno. Mentre mi venivano in mente queste cose ci stavamo avvicinammo, eravamo solo a tre centimetri di distanza tra di noi e infatti sentivo il suo respiro caldo. Quando tutto ad un tratto ci staccammo, perchè si sentì cigolare la porta. Lui si girò verso la porta e anche io. Volevo scoprire chi era stato ad aprire quella maledetta porta, vidi che era Clara; dentro di me mi arrabbiai; meno male non avevo una mitragliatrice sennò era morta.

Clara:"ho interrotto qualcosa?" Disse in colpa

*dentro di me: no no nulla, solamente stavamo per baciarci, non è mica nulla vero?😁*

Io:"no no nulla...vero James?"
James:"Non hai interrotto nulla...comunque è meglio che io vada. Ciao ragazze"
Io+Clara:"Ciao"

Clara disse un "ciao" tutta raggiante, io invece di tristezza. Ma fortunatamente non se ne accorse.

Clara:"Ora io vado, volevo sapere solo come stavi"
Io:"ok ciao"
Clara:"ciao"

Appena se ne andò chiusi la porta a chiave, perché non avevo voglia di parlare più con nessuno. Meno male non si era accorta dei miei lividi.

*Tre giorni dopo*
Erano già tre giorni che non mangiavo e mi sentivo debole, ma non perché non volevo, ma perché non avevo fame, era come se avessi un blocco dentro lo stomaco. Dopo un pò decisi di uscire di casa, di nascosto. Andai al parco a fare una passeggiata. Era bellissimo vedere gli alberi intorno a me, vedere farfalle svolazzare e vedere dei bellissimi fiori intorno a me, in sintesi LA NATURA!, era una atmosfera bellissima, ma non era completata, la completava solamente qualcuno che amo, ovvero James. A interrompermi tra i miei pensieri fu una voce. Quando ritornai con la mente sulla terra ferma, mi accorsi che mi stavano chiamando, ma non era una voce estranea, ma familiare, che odiavo troppo.

X:"ciao bimba minkia, da tanto non ci si vede..."

Mi girai e vidi le mie nemiche,
3 ragazze più alte di me e robuste.

Io:"prima cosa non mi chiamare bimba minkia, secondo, che vuoi da me Anastasia?"

Lei si mise a ridere e si unirono a lei anche le sue amiche. Lei era il capo di quel gruppetto.

Anastasia:"Questa perdente crede di comandarmi...ahaha" si rivolse a loro.
Io:"cosa volete da me?"
Anastasia:"molte cose però mi fa fatica parlare"
Io:"Pensavo che mi volevate solo parlare, allora fino al quel punto andava, ma a darvi qualcosa no..."
Anastasia:"Ci devi dare quello che vogliamo"
Io:"neanche per idea!"
Anastasia:"Senti Luna non farmi passare alle maniere forti, sai...mica voglio rovinarti quel bel faccino" Disse ridendo

Mi stavano prendendo in giro, si guardassero per se sarebbe meglio.

Io:"tanto fate così solo per sfruttarmi, mi sono stufata di servirvi dei vostri doveri, picchiandomi ugualmente..."
Anastasia:"allora vuoi le maniere forti...ricordati le altre volte non erano forti..."

Dopo detto questo mi circondarono, non avevo più via di fuga. Quella sarebbe stata la mia fine, me lo sentivo.
Cominciarono a picchiarmi. Avevo un dolore atroce in tutto il corpo, non riuscivo a reagire per la debolezza... . Mi cominciò ad uscire il sangue dal naso. Aveva ragione questa volta, era passata veramente alle maniere forti. Cominciai a vedere tutto sfocato e vedevo le loro facce soddisfatte, dal dolore mi accasciai a terra mentre loro continuavano a tirarmi pedate al corpo. Poi smisero.

Anastasia:"per oggi può bastare così..."

L'udito diventò debole, non sentivo bene più come prima.
Loro andarono via soddisfatte, mentre mi lasciarono da sola,
distesa in mezzo ad un marciapiede. I miei occhi cominciarono a chiudersi e poi buio...

•SPAZIO AUTRICE•

Salve a tutti come ben vedete voglio lasciare la suspense, è stato molto difficile scrivere la fine, non perché non trovavo le parole, ma perché stavo male a scriverle. Ma voi naturalmente vi chiederete, allora perchè lo hai scritto? E io vi rispondo subito. Io sono stata vittima di bullismo e vorrei che smettesse, però voglio far capire che lei ce la fatta a superare queste cose, senza vendicarsi, come ha fatto James, lui ce la fatta a superare tutto questo senza vendicarsi. Io dico solo una cosa...vorrei che finisse il bullismo perché non rende felici nessuno e non risolve le cose; vorrei anche riferire a quelli che sono vittime di bullismo che devono combattere senza la forza corporea, ma con il cuore... Scrivete nei commenti se siete d'accordo ed ho scritto la cosa giusta. Un altra cosa, ora potrete vedere i volti delle ragazze. Ricordatevi di scrivere se vi è piaciuto il capitolo. Ciao al prossimo capitolo.
/noe👑/

Un estate fantastica(Big Time Rush)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora