Quella strana mattina

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... La sveglia suona e mi stiracchio avvolta nelle coperte ancora calde, fuori e' l'alba è la luce entra fioca dalla finestra, c'è silenzio, e la cosa mi apparve strana, solitamente come tutte le mattine, i negozianti tirano su le serrande del loro negozio, i brusii delle persone che corrono al lavoro, il camioncino della spazzatura, che sveglia mezzo vicinato, ma stamattina ancora niente, si sono addormentati tutti??
Mi alzo e come sempre mi infilo in doccia, mi vesto e mi preparo la colazione, guardando le notizie del giorno.
Quando scendo inciampo in una bottiglia vuota e mi torna in mente la serata passata con le amiche, una sorta di festa per la mia promozione sul lavoro che tanto ambivo da tempo, e che mi avrebbe permesso di salire ai piani alti, come giornalista, e nn più a smistare le scartoffie nei sotterranei!
Finalmente una giornata tutta per me, per fare un po' di shopping e vedere qualche amica, mi infilo le scarpe, prendo la borsa e ... Il mio telefono squilla, strano vista l'ora, probabilmente era mia mamma che mi voleva dare il buongiorno, ma prendendo il telefono, rimasi basita dal nome che comparve ... "Sig Birningam" ... Il superiore del mio capo, perché mi chiama? Oggi è il mio giorno libero, dev'essere successo qualcosa, mi affrettai a rispondere: Sig Birningam salve ..
Giuly salve, lo so che è molto presto e che è il suo giorno di riposo, ma abbiamo bisogno di giornalisti perché sta succedendo qualcosa, la guardia Nazionale gira per le strade armata, ma non dicono niente, qui c'è qualcosa che puzza... Rimango perplessa e l'unica cosa che riesco a dire prima di sentire la conversazione chiudersi piena di dubbi e domande è ...arrivo subito ....
Sto percorrendo la statale che mi porta tutte le mattine in ufficio, immersa nei pensieri di quella strana telefonata, mi torna in mente che guardando il notiziario, non c'era parola di quello che stava succedendo, allora accesi la radio in cerca di notizie, e a parte il meteo e situazione traffico non c'era niente, ma come è possibile che la guardia nazionale era stata allertata e nessuno diceva niente?
Arrivai nel garage dell'ufficio, parcheggiai la macchina e mi diressi all'ascensore, quando per puro caso notai che nel parcheggio solitamente pieno, aleggiava il deserto, le macchine si contavano sulle dita, mi infilai nell'ascensore e spinsi il bottone per il 21 mo piano, intenta a capire cosa sarebbe successo in quella strana mattinata ....
Le porte si aprirono e non c'era nessuno, conoscevo quel posto ero già stata più di una volta a consegnare dei documenti, ma a vederlo così vuoto sembrava irriconoscibile.
Attraversai il lungo corridoio che portava all'ufficio del sig. Birningam e appena arrivai davanti alla porta a vetri mi accorsi che dentro con lui c'erano una decina di persone, tutte in silenzio intente ad ascoltare quello che mi sembrava la radio della polizia, ... Massima allerta, non vi avvicinate, sembra che sparare non serva a niente, si rialzano, Sparate a chi vi trovate davanti.
"Oh mio dio " fu quello che mi uscì dalla bocca e tt si girarono verso di me.
- signorina Steven, meno male che è riuscita ad entrare, avevo il dubbio che nn arrivasse più.
- ma cosa sta succedendo Capo, non riesco a capire, qui sotto c'è l'esercito è adesso questa notizia, nn capisco!
- È una cosa grossa Giulia, dicono che la gente ha degli atteggiamenti strani, hanno visto un uomo a terra con la faccia deturpata da morsi, lo credevano morto, invece si è rialzato ed ha assalito un passante, parlano di altri casi oltre a questo....
Rimasi sconvolta da quello che avevo appena appreso e sinceramente nn sapevo neanche se crederci, ma di lì a poco ne avrei avuto la conferma....
Il capo ci disse di andare per la città, di raccogliere testimonianze, di capire quello che stava accadendo, e così feci, mi aggregai ad un altro giornalista, si chiamava bred, nn sapevo molto di lui, ma quel poco da capire che era uno in gamba....
Eravamo in macchina, le strade erano quasi deserte, non riconoscevo più questa città, erano più o meno le 11 della mattina, sembrava una Boston addormentata, girammo sulla 56ma e ci trovammo davanti a dei soldati con i mitra puntati e pronti a sparare, io scesi dalla macchina mostrando il tesserino, e la stessa cosa fece bred.
- Salve siamo giornalisti del daily journal, stiamo Cercando notizie su quello che sta accadendo... eh ... - Signorina le consiglio di andare a casa e chiudersi dentro e non aprire a nessuno.
-Mah vogliamo sapere cosa sta succedendo..
Non feci in tempo a finire la frase che sentimmo degli spari, la guardia davanti a noi e i suoi colleghi iniziarono a correre in direzione degli spari, ed io guardai bred e in un'attimo ci trovammo a correre dietro le guardie, ci trovammo davanti una scena da film dell'orrore ... Un uomo, avanzava tutto sanguinante in faccia, con le braccia in avanti e una gamba che se la trascinava , i suoi occhi erano bianchi e dalla sua bocca uscivano suoni non umani, le guardie spararono,ma quella cosa continuava a venire avanti senza fermarsi, come se gli avessero lanciato delle noccioline, ma sapevo che non era così; una volta ero un'appassionata di libri gialli e horror, e mi ricordo che lessi di uomini morti, che tornavano in vita, per via di un virus, ma quella era solo fantasia, come era possibile che questa cosa stesse succedendo proprio lì, ora!
Una guardia disse di mirare alla testa, e così partirono i colpi che fermarono l'avanzata di quell'essere, bred era dietro di me, e mi mise una mano sulla bocca, come se sapesse che di lì a poco avrei urlato.
- presto andiamocene prima che ci scambino per quei cosi.
Tornammo alla macchina, di corsa, bred aveva filmato tutto e dalla sua faccia sembrava che fosse appena uscito da un servizio della guerra del Vietnam, io non riuscivo a parlare dallo shock di quello che i miei occhi avevano appena visto, ero incredula.
- sei spaventata?
- spaventata? Sono più che spaventata, hai visto quell'uomo? O quello che ne è rimasto ... !
E la città e' piena di quegli.... zombi... Non esistevano solo nei film??
.. Ho come l impressione che ci viviamo nel film Giuly, cerchiamo di non farci ammazzare, direi che quel che abbiamo filmato può bastare, torniamo dal capo..
Ero spaventata, non sapevo veramente cosa sarebbe successo, ma quello non fu niente in confronto a quello che vedevano i miei occhi intanto che percorremmo la strada per arrivare in ufficio.. Senti' un'urlo agghiacciante mi guardai intorno per capire cosa stesse ancora succedendo, e fu proprio in quel momento che ebbi la consapevolezza, che tutto quello che pensavo fosse cinema e finzione era diventata non so come realtà ....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2015 ⏰

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