Le cose cambiano sempre nel giro di pochi secondi, non c'è mai un cambiamento graduale che ti fa elaborare l'avvenimento, è come un taglio: prima la pelle è liscia, omogenea e poi brucia, diventa rossa e improvvisamente quel lembo di pelle che non avevi mai guardato diventa il più importante del tuo corpo. A volte non te ne accorgi neanche.
Kaitlyn e Hannah sono sedute nel salone della casa di quest'ultima, per Kay era stato facile evitare qualunque domanda su Niall con davanti l'amica in procinto di diventare madre per una seconda volta e di divenire la moglie di Louis Tomlinson, ma poi era bastato l'irritante suono di notifica di un nuovo messaggio e l'attenzione era caduta nuovamente su di lei.
«Quindi avete fatto pace?» chiede Hannah confusa.
«Sì» risponde pronta Kaitlyn bevendo un sorso dell'infuso di frutti che l'amica le ha offerto. «Abbiamo fatto pace».
«Scusa ma non capisco: fino a ventiquattro ore fa non volevi neanche stare nella stanza con lui, avevi detto che non avresti mai dimenticato come ti ha fatto sentire, che perdonarlo sarebbe stato difficile e ora mi dici che è tutto passato. Siete di nuovo felici e contenti?» domanda incredula, dopo tutti i discorsi che avevano fatto fino a notte fonda, tutte le lacrime versate non può credere che tutto sia tornato alla normalità così in fretta.
«Io lo amo...» spiega Kay deviando lo sguardo dall'amica.
«Ma dicevi che non ti bastava più» sussurra. «Non prenderla nel modo sbagliato, io sono la persona più felice del mondo se siete davvero tornati insieme, ma io voglio che tu stia bene prima di tutto. Dimmi quello che pensi».
Kaitlyn si morde il labbro inferiore macchiandosi i denti con il rossetto rosso, sospira prendendo un altro sorso di quell'infuso. Un sorso troppo corto per meditare su cosa rispondere, vorrebbe che davvero tutto fosse tornato alla normalità, ma non crede che quel giorno verrà mai.
«Non ho dimenticato, non mi fido completamente di lui eppure è giusto così per Shannon. Ha bisogno di noi due vicini e non che non riusciamo neanche a guardarci negli occhi. Se non riusciamo a mettere noi due in secondo piano allora metterò me stessa e ciò che voglio».
«Di nuovo...» aggiunge Hannah. «Dovresti dirgliele queste cose».
«Hannah lo sai benissimo che non posso, guarda quanto ci avete messo tu e Louis a decidervi di sistemarvi. E sei felice? Sì lo sei, ma so che hai paura perché lo conosci e conosci il suo mondo. Tu come me ti sei sentita presa in giro da promesse tanto belle quanto false, e ora sai che si ripeterà».
«Non si ripeterà, Louis ha detto che questa volta sarà molto più presente» dice portandosi le mani sul ventre ancora piatto. «Ci sposeremo, andrà tutto bene».
«Ne riparleremo quando nascerà il bambino e lui sparirà per mesi, con o senza anello» ribatte dura Kay guardando l'amica negli occhi. «Non ci sarà per te».
«Sei davvero meschina a dire una cosa del genere».
«Mi dispiace, ma è la verità e tu lo sai...». Si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si lascia andare contro lo schienale della sedia. « È la dura verità».***
Niall dorme sdraiato vicino a Shannon che sveglia gioca con i capelli del padre in silenzio.
Le piccole mani ogni tanto scivolano lungo la fronte per poi percorrere l'intero profilo passando sul naso e poi sulle labbra fino al mento, ridendo quando il cantante muove la bocca per il solletico senza però svegliarsi, non è la prima volta che Shannon traccia il viso del padre mentre lui dorme, al contrario è un'abitudine che ha preso quando era ancora più piccola e vedeva sua madre, la sera, che lo faceva mentre Niall si era addormentato con la testa sulle sue gambe.
Le piace la sensazione dei capelli fini tra le sue dita, non sono duri come quelli delle sue bambole che quando li avvolge intorno alle dita e si annodano le fanno male, no, quelli del padre scivolano solleticandole l'incavo tra l'indice e il medio, sono scuri più scuri del solito, non li ha più schiariti da quando Shannon si è ammalata, e a lei piacciono molto di più.
I capelli di Niall in questo momento sono lunghi quanto quelli di Shannon, forse un po' di più, la piccola aveva passato gran parte della giornata a paragonarsi al padre, le piace questa somiglianza che ora si può notare come mai prima d'ora.
Con un braccio Niall le avvolge il fianco, l'aveva stretta a sé prima di addormentarsi per paura che potesse cadere dal letto visto che lui ne occupava una gran parte, la mano sudata preme sulla maglia a pois del pigiama di Shannon, fa caldo in quella camera d'ospedale, troppo caldo, ma mai nessuno dei piccoli pazienti si era lamentato della temperatura, questo a causa delle terapie che li indeboliscono così tanto da fargli sentire costantemente freddo.
Il ciclo di chemioterapia è finito, ma è solo il primo, i medici li avevano già avvertiti, e quella sera Kaitlyn aveva pianto ripetendo che quello doveva essere solo "un capriccio" e invece è un incubo senza fine.
Il viso pallido di Shannon non sembra riuscire prendere colore, le nausee continuano a colpirla nei momenti dei pasti, ma almeno adesso riesce a sopportare il profumo della madre.
«Shay» sussurra Niall sorridendo con gli occhi socchiusi, la bambina continua a toccargli i capelli, il cantante sospira a quel piacevole tocco. Non aveva mai nascosto che amava la sensazione di quando qualcuno gli accarezzava i capelli con quella dolcezza, lo ha sempre rilassato, è un'azione che lo fa sentire a casa, al sicuro, ovunque lui sia.
«Papà perché mamma piange sempre?» chiede la bambina senza cercare il contatto visivo Niall, è concentrata sul neo del collo. «Io non voglio che pianga».
«La mamma vuole vederti stare bene» risponde Niall accarezzandole il viso, ringrazia che sia troppo piccola per capire l'intera storia. «Vorrebbe portarti a casa e stare sempre con te».
«Voglio andare a casa papà». Shannon abbassa lo sguardo come se avesse appena confessato chissà quale crimine. «Possiamo andare a casa?».
«No». Si allunga per lasciarle un bacio sulla fronte. «Ma la sai la grande notizia?». Shannon scuote la testa negando. «Nina avrà una sorellina o un fratellino!» dice fingendo un grosso entusiasmo. Gli occhi della bambina si illuminano e la bocca rosea si apre per formare una piccola "o". «E zio Louis e zia Hannah si sposano come gli zii Liam e Sophia!».
«Farò da damigella?» chiede arrossendo.
«Non lo so, devi chiederlo ad Hannah ma io potrei scommettere di sì». Le pizzica una guancia dandole un temporaneo tono rosato al viso. «Sei felice?». Shay annuisce. «E poi magari avrai anche tu un fratellino o una sorellina» chiede titubante, ma Shannon si affretta a negare. «Vuoi mamma e papà tutti per te?». La bambina annuisce stringendosi e mettendo la testa tra il mento e il petto del padre. «Nessuno potrà mai prendere il tuo posto, nessuno».
Pensandoci aveva detto molte quella frase nella sua vita, persino a Kaitlyn, ma per quanto lo ferisca sa che questa volta con sua figlia è l'unica volta che è davvero sincero.
Può immaginarsi una vita senza i suoi genitori, senza i suoi amici, senza Kailtyn e sa che in qualche modo riuscirebbe a trovare il modo di continuare a vivere, ma senza Shannon non riesce, non importa a quale momento del futuro lui stia pensando perché lei è lo stesso presente, in maniera più o meno distorta non sapendo come sarà quando sarà grande.
La sua piccola grande, un ossimoro che non riesce ad accettare.
«A cosa pensi?» chiede Shannon.
«A quanto sei bella» le risponde lasciandole un bacio sui capelli. «Dormi ancora un po' che poi arriva mamma». Shay annuisce sbadigliando subito dopo. «Vuoi la ninna nanna?».
«Sono grande papà» ribatte pronta.
«Giusto, scusa...».***
«Li vuoi svegliare?» domanda Harry a Kaitlyn immobile appoggiata al muro che osserva Niall e Shannon dormire. Scuote la testa negando. «Con i capelli corti si nota la somiglianza con Niall».
«Io l'ho sempre vista» sostiene Kaitlyn chinando appena la testa di lato per guardarli meglio. «Harry posso farti una domanda?».
«Certo» risponde avvicinandosi alla ragazza. «Chiedimi qualunque cosa». Si passa una mano tra i capelli scuri togliendoli da davanti al viso sorridendole incoraggiandola a parlare.
«Devi essere sincero». Lui annuisce. «Secondo te torneremo ad essere felici come questa estate?». Kaitlyn si volta verso Niall e Shannon, sono così beati ora nel mondo dei sogni, ma quando si sveglieranno tutta quella tranquillità svanirà.
«No, Kaitlyn non lo sarete più» risponde appoggiandole una mano sulla spalla, Kaitlyn si volta e lo guarda negli occhi, non erano le parole che si aspettava. «Perché lo sarete ancora di più. È stata solo un'estate, la ricorderai nel tempo con il sorriso, ma sarai, anzi sarete molto più felici».
Kaitlyn abbraccia Harry senza preavviso, lui la stringe forte a sé passandole la mano dolcemente sulla schiena.
«Per fortuna ci sei tu con sempre le parole giuste».
«Sempre» risponde sorridendole. «Dai svegliamoli o stanotte poi non dormono più, e io un Horan sveglio tutta la notte non lo sopporto. Come fai a vivere con due Horan?».
«Semplice, li amo». Si china a baciare la fronte di Niall per svegliarlo mentre mormora un "ancora cinque minuti". Harry ride.-------------
Siamo a 6mila visualizzazioni e io sono in ritardo!
Perdonatemi, ma davvero ho delle scuse buone quali influenza, vita sociale, e lezioni in francese che non comprendo (vedi Motricité et neuroanatomie fonctionelle ).
Spero che questo capitolo vi piaccia, sinceramente lo scambio tra Shay e Niall era qualcosa che mi mancava, e io vado a continuare a morire sullo snapchat.
Grazie a tutti voi che seguite Mercy, ogni commento o anche solo voto è qualcosa che davvero mi rende felice, perchè vuol dire che qualcuno ha apprezzato il mio "lavoro" e magari ho regalato anche qualche sorriso.Per qualunque cosa --> twitter: @lethertalk
Grazie di dedicarmi qualche minuto del vostro tempo leggendo questa storia.
STAI LEGGENDO
Mercy | N.H.
FanfictionLe luci sono spente nella stanza numero 16, la bambina di cinque anni che la occupa trema per la febbre nonostante le due pesanti coperte che ha addosso, dicono che lei il Natale non lo vedrà. Shannon cerca la mano della madre dietro di sé, in poc...