I TRE MOSCHETTIERI
"Sono dentro da più di tre ore, maledizione!" urlò furioso Orso al cugino.
"Vuoi smetterla di urlare, dannazione? Sono ferito, non sordo!" sbottò Gabriel.
Orso sbuffò nervoso.
In effetti nessuno dei tre era ridotto molto bene. Erano seduti sul morbido, quello sì, dato che il pavimento sotto di loro era ormai composto da vari cadaveri. Vampiri, trasformati, randagi vari e anche qualche Guardia Scelta...la cui scelta, evidentemente, non era stata delle migliori.
Gabriel aveva un braccio ricoperto di sangue. Stava guarendo, ma l'avambraccio era stato aperto quasi fino all'osso dal colpo di un Alto Vampiro. Era stato trafitto da numerose lame, molte delle quali ricoperte di liquido viola, ma Joris li aveva talmente imbottiti di antidoto, che il letale veleno non stava sortendo su di loro effetto alcuno. La Guardia ringraziò mentalmente Joris, Gabriel era sicuro che senza non sarebbe stato più in grado di respirare da un pezzo.
Imprecò. Ilija stava pazientemente rimuovendo tutte le lame dal corpo dell'amico.
"Ilija dannazione!".
"Se stessi fermò" sbottò acido il vampiro "farebbe meno male, non credi? Dio, sembri una femminuccia".
Ridacchiò contento, vedendo Gabriel sgranare gli occhi.
"Tu, sotto specie di pastore tedesco di razza!".
"Taci, supposto veggente".
"Io non-".
"BASTA!" ruggì Orso. I due si girarono a guardarlo attoniti. Orso non era solito alzare la voce, se non quando era realmente furioso. E che fosse furioso non era una buona cosa. Per nessuno, loro compresi.
Gabriel sospirò.
"Orso, ti prego, devi avere pazienza. Il Vecchio ci ha spiegato che il tempo scorre in maniera diversa nel giardino".
"Ma noi abbiamo fatto una strage, Gabriel! Guardati intorno, il novanta per cento di quello che è in questa stanza è rosso. Non ci sono corpi! Solo un'indistinta macchia rossa!".
Ilija, lo fissò. Si alzò un attimo, lasciando Gabriel seduto su un qualcosa di rosso, appunto, e si avvicinò ad Orso.
"Orso" il ragazzo non rispose.
"Orso, devi ascoltarmi". Lui continuò a guardare qualche secondo davanti a sé, poi girò gli occhi, ma solo quelli, in direzione del vampiro.
"Cosa" mugugnò, con un'espressione ben lungi dall'essere quella di una persona predisposta all'ascolto.
"Senti, Mica è forte. Consta è forte ed il Vecchio...beh, lui è e basta. E non può non essere, quindi al limite correrà lui in loro aiuto. E poi sono nel Giardino ed il Giardino ha scelto Mica. La proteggerà con tutte le forze".
Orso lo fissò ancora qualche secondo, poi tornò a guardare davanti a sé, senza dire assolutamente nulla.
Ilija alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, arrendendosi.
Tornò da Gabriel, sussurrando.
"Testone".
"Ti ho sentito" ringhiò basso Orso.
"Lo so" rispose acido il vampiro. Incredibilmente un lato della bocca di Orso si increspò in un accenno di sorriso, che sparì subito come era apparso. Ilija e Gabriel, però, se ne erano accorti.
"Senti Gabriel, qui ci sarebbe da sistemare questo squarcio sul fianco. È davvero bruttino, anche tu non sei un bel vedere, se proprio vogliamo dirlo".
STAI LEGGENDO
Intervallo ( passaggio da Ali di Sangue)
VampireMentre Mica e Constantin si godono il meritato riposo all'interno del Tempio della Pagoda, i nostri amici nel mondo esterno riprendono la loro strada, ormai famiglia unica, il cui legame non può più essere spezzato. Ilija, Orso e Gabriel avranno div...