Oh mio dio.
Ancora non ci credo che oggi è il primo giorno di scuola.
Stanotte non ho dormito, continuavo a tormentarmi di domande su qualsiasi cosa.
Infondo non vedevo l'ora che arrivasse questo momento, fin dalle medie..ma ora che ci siamo..ho il cuore che batte a mille..
Sono le 6:45 e sto aspettando mio padre.
Mi accompagna lui perché mamma deve portare i miei fratellini a scuola, mia sorella maggiore prende il treno con Sabrina e Luca, il compagno di mia madre, deve andare a lavoro.
Si, i miei sono divorziati, da quando avevo un anno..ma ormai ci ho fatto l'abitudine.
Sto camminando avanti e indietro per il salotto quando finalmente il mio telefono squilla.
È mio padre.
"Ehi, esci, sono qui fuori"
"Arrivo papà".
Appena salita in macchina do un bacio a mio padre e poi rimango in silenzio durante tutto il viaggio.
Ascolto "Loves Who Loves You Back" mentre guardo fuori dal finestrino e cerco di non pensare a niente.
Cerco di non pensare a lui.
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Arrivata davanti scuola mi rendo conto di quanti ragazzi e ragazze ci siano fuori ad aspettare di entrare.
Questo è un liceo linguistico, tra i più difficili tra l'altro, e sinceramente non credevo di trovare tutte queste persone.
Durante l'ultimo mese d'estate mi sono messa in contatto con una mia compagnia di classe, Eveline.
È una ragazza fantastica, almeno quello che conoscevo di lei tramite messaggio.
Mi sarei dovuta incontrare con lei, ma ha detto che faceva un po tardi, quindi sarei dovuta entrare da sola.
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8:00
La campanella suona e io mi faccio coraggio ed entrò nella grande palestra assieme ad un'altro centinaia di ragazzi.
Ci fanno sedere sul pavimento, davanti a uno schermo e ad alcuni professori assieme a dei ragazzi più grandi, forse 4º o 5º anno.
Mi guardi intorno.
Tutti stanno parlando o ridendo con qualcuno, mentre io sono sola, con le mie cuffiette.
Il preside inizia a fare un lungo discorso, non presto molta attenzione perché sono impegnata ad ascoltare la mia canzone preferita "Hero" dal film Sturstruck, colpita da una stella.
Questa è stata la prima canzone che mi ha avvicinata alla musica, è molto importante per me.
Dopo quella che sembra un eternità sento l'uomo dire "ora chiameremo le classi" e in quel momento staccai le cuffiette dal telefono ed ascoltai.
Dopo una lunga lista di molti nomi e molte classi sentii il mio nome, così mi alzai, pregando di non inciampare o fare brutte figure, ed andai dagli altri.
Una ragazza al mio fianco mi saluta con un grande sorriso.
"Ehi ciao, io sono Gaia, piacere."
"Eleanor" le dico, ricambiando il suo sorriso.
All'improvviso sento "Eveline Jankins" ma nessuno si alza.
Nell'arco di 2 secondi senti la porta della palestra sbattere è una ragazza che si fionda dentro urlando "Eccomi!! Eccomi, sono qui!!"
Io quasi scoppio a ridere davanti a tutti.
È proprio come mi aspettavo.
Alta, capelli bruni tendenti al nero, molto magra.
Aveva una maglietta nera, dei o chiari e della All Star alte bianche.
Ed era anche molto ma molto ritardataria a quanto vedo.
Mi si mette di fianco e mi dice sottovoce, con gli occhi di tutti ancora addosso, "che figura di merda".
Poi alza lo sguardo e guardandomi :"OH MIO DIO!!" e mi salta addosso come se ci conoscessimo da una vita.
"Che piacere vederti El!!"
"Ciao Ev ahah come mai in ritardo?"
"Eehh..sempre colpa della sveglia"
"Un classico"
E così, finite le lunghe liste, ci dirigemmo in classe insieme agli altri.
Io e Ev ci sedemmo in fondo, e per tutta la lunga spiegazione sul regolamento scolastico rimanemmo a parlare di qualsiasi cosa ci passasse per la testa.
Eravamo davvero identiche, tranne che per l'aspetto fisico..li eravamo gli opposti.
Lei scura di occhi e capelli, io invece capelli biondi scuro e occhi verdi, ma che cambiano colore in base al mio umore, al tempo, al clima e un'altra cose che non ricordo mai.
Inoltre lei era molto più magra di me, almeno io la vedevo così, ma non mi sono mai piaciuta corporealmente.
Passano le ore e dopo l'ennesima ripetizione del regolamento scolastico finalmente ci fanno presentare tra di noi.
Osservo bene tutti e non vedo nessuno di particolarmente snob o da evitare.
C'erano due ragazze che secondo me erano bellissima, Lorain e Stella.
La prima aveva i capelli tendenti al biondo ma con una punta di ambrato, occhi marrone cioccolato, corpo perfetto.
La seconda capelli castani con le punte dorate, occhi marrone chiaro tendenti al verde e anche lei corpo assolutamente perfetto.
Erano splendide, davvero.
E io come al solito mi sentivo il brutto anatroccolo della situazione.
Ma ci ho fatto l'abitudine, ormai ci convivo con le mie insicurezze.
Ci sono solo 5 ragazzi nella mia classe, un numero piuttosto alto da quello che mi hanno detto.
Ma nessuno di loro è particolarmente carino, però al contrario sembrano parecchio simpatici.
La mattina passa molto in fretta e quando giunge l'ora di tornare a casa quasi mi dispiace..
Saluto Ev con un bacio e prendo il mio autobus che mi porterà in stazione.
Appena mi siero nella vettura affollatissima mi metto le mie adorate cuffiette e inizio a studiare il panorama fuori.
Non sono mai venuta in città, all'arte qualche rara volta con mia madre ma non l'ho mai osservata attentamente.
Anche per questo ero contenta di iniziare il liceo, per vedere posti nuovi.
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"Fiiiiiii"
Il capostazione suona il fischietto per avvertire che il treno è in partenza.
Io sono già comodamente seduta con mia sorella al mio fianco.
Eh già, per andare a casa vado in treno.
Non che debba fare chissà quanti chilometri vero, potrei prendere anche l'autobus ma preferisco il treno perché meno affollato e poi ci impiego la metà del tempo ad andare a casa.
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Arrivò a casa, racconto la giornata a mia madre e dopo aver passato un pomeriggio intero a guardare i cartoni con i miei fratelli decido di uscire a fare una passeggiata.
Adoro camminare.
Soprattutto la sera.
Essere avvolta dal buio mi piace, é come se potessi sparire, scappare da tutti i problemi e da tutte le persone.
È strano, lo so..ma non sono una ragazza come le altre..e lo ammetto..
Passo ben due lunghe ora seduta su una panchina, in un parco, non chiedetemi perché.
Ho guardato i bambini giocare tutto il tempo, erano così belli.
Mi ricordo quando anche io uscivo a giocare coi miei amichetti e mi fiondavo sempre sull'altalena perché era il mio gioco preferito.
Lo è ancora a dire il vero.
Tutte le volte che ci salgo e mi spingo e salgo in alto è come se toccassi il cielo e mi sento libera per quel millesimo di secondo che passo sospesa in aria.
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È stata una serata estenuante, le urla di Luca per i guai di mio fratello dovrebbero essere routine ormai, è invece mi fanno sempre venire mal di testa e un incredibile giramento dei coglioni se devo essere franca.
Ma per fortuna adesso posso stendermi a letto, ascoltare la mia musica e farmi cullare tra le braccia di Morfeo.
Questo è il momento che preferisco.Salve a tutti ragazzi!
Il mio nome è Sara e ho deciso di provare a scrivere questa nuova storia..spero vi piaccia e ditemi cosa ne pensate.
Un bacio :*
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Believe me.
RomanceEleanor, una ragazza quindicenne con una vita da normale teenager. Sta per iniziare il primo anno di liceo e come tutti è emozionantissima.. Quello che non sa è che le cose non saranno come si aspetta..e che il dopo di una lunga serie di colpi di fo...