prologue.

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2th December 2015

É il mio 18° compleanno.

Finalmente sono maggiorenne.

Finalmente sono indipendente.

Oggi stranamente si é messo a nevicare, precisamente ha iniziato allo scoccare della mezzanotte; ricordo ancora quando, mentre aspettavo l'arrivo dei primi messaggi d'auguri, guardando fuori dalla finestra, vidi scendere il primo di molti fiocchi di neve nello stesso istante in cui il mio telefono si è messo a vibrare.

In un primo momento pensai che fosse una cosa normale essendo in dicembre, ma adesso non ne sono più tanto sicura.

La cosa che mi ha fatta dubitare del Caso è stata quando, assieme al gelo, un leggero pizzichio ha iniziato a solleticare la parte posteriore del mio collo e una sensazione di pienezza mi ha attraversata dalla testa ai piedi.

In poche parole tutti quelli avvenimenti mi hanno stranita un po', ma non sono mai stata una ragazza superstiziosa perciò mi sono convinta che fosse stata l'emozione per la nuova vita da adulta che mi attendeva d'ora in poi a giocarmi brutti scherzi e decisi quindi di non dargli molto peso.

A riscuotermi dai miei pensieri è il campenello di casa, così scendo le scale e vado ad aprire.

«Dov'è la diciottenne più bella della città? Mi correggo, del mondo?» mi saluta mio padre dopo che io ebbi aperto la porta a lui e a mia madre.

Gli saltai addosso con un sorriso che andava da un'orecchio all'altro mentre gli riempivo la faccia di baci.

Salutai anche mia madre e poi ci dirigemmo tutti in sala da pranzo.

«Indovinate cos'ho preparato oggi di speciale?» dissi sbucando dalla porta della cucina mentre loro si accomodavano a tavola.
«Chissà, forse la pasta panna, prosciutto e piselli che ti piace tanto?» domandò con un sorrisetto mia mamma.
«Daii, sono così prevedibile?» chiesi servendo la cena.
«Diciamo che la prossima volta sei vuoi stupirci non devi pregarci da due settimane a questa parte di cucinartela» continuò mio padre mandando giù il primo boccone, «Già» continuò lei «comunque è squisita amore.»

Continuammo a scherzare e parlammo dei loro progressi a lavoro e della mia giornata di vacanza passata a guardarmi film e leggere per tutta la duranta della cena.

A un certo punto mia madre, dopo essersi scambiata uno sguardo d'intesa con mio padre, si alza e scompare dietro la porta, per poi tornare con un foglio in mano.

«Pensiamo sia arrivato il momento che tu lo legga» mi fa un sorriso poco convinto lei consegnandomelo.

Era un foglio di pergamena antica e lavorata a mano, aveva un odore pungente di pino e conteneva con una scrittura elaborato ed elegante le seguenti parole:

«Se stai leggendo questa lettera, mia dolce bambina, significa che tutto è andato com'era previsto..»
Alzai lo sguardo su mia madre confusa, ma lei mi fece segno di continuare.
«..tu sei cresciuta al sicuro con dei genitori che ti volevano bene lontano dal male senza essere a conoscenza delle tue vere origini e delle tue particolari doti, ma di questo ne parleremo poi.
Devi sapere piccola mia che c'è una realtà nascosta diversa da quella in cui sei cresciuta finora, noi la chiamiamo Alítheia (dal greco "verità"), coloro che ne fanno parte sono gli Écho ("avere" qualcosa in più).
Gli umani vengono chiamati Tyflós (coloro che sono "cechi"), per il semplice fatto che non sono a conoscenza del nostro mondo, nonostante ciò alcuni di loro hanno scoperto della nostra esistenza e hanno deciso di fare da tramite tra le due realtà, loro sono i Théa (i pochi che hanno la "vista"), i tuoi genitori sono tra questi.
Ci sono ancora molte cose che devi sapere, ma le scoprirai più avanti, il mio tempo è limitato.
Al compimento dei tuoi 18 anni, il tuo vero io si risveglierá, ma senza mostrarsi, solo col tempo accadrà, ma per far sì che succeda dovrai continuare la tua vita nella nostra vera casa a Mysterville, via Intural 9.
Spero tu abbia vissuto una vita felice con Martha e Jhon, miei fidati amici, devi sapere che se fosse stato per me non ti avrei mai lasciata, ma devi capire che se non l'avessi fatto tu avresti vissuto una vita piena di pericoli e ostacoli che non ti avrebbe fatto comprendere la bellezza di una vita semplice ma gioiosa.
Ti ho amata più della mia stessa vita, per questo ho fatto ciò che ho fatto, non scordarlo mai.
E ricorda Cresci, Fortificati e Scopri figlia mia, solo così potrai fare grandi cose e essere veramente te stessa.
Quando arriverai a Mysterville, capirai tutto, e anche se io non potrò essere lì ad aspettarti sappi che in ogni modo troverai ancora un mio aiuto.
P.s. Appena sarai sola, guarda nel palmo della tua mano.

Con tutto il mio appoggio e il mio amore di madre,
Sharon.»

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