Capitolo 1

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Finalmente l'estate è iniziata e la scuola finita; posso andare al campeggio estivo con la mia migliore amica Alice.

La campanella dell'ultima ora suonò, e un urlo venne scacciato da tutti gli alunni di ogni classe. Presi lo zaino e raggiunsi Alice al piano di sotto, dove c'era l'uscita. Quel pomeriggio avevamo l'intenzione di andare al centro commerciale per fare un po' di shopping a rifornirci di magliette e pantaloncini corti, dato che da lì a una settimana dopo ci saremmo trovate in campeggio in mezzo alla natura insieme a persone sconosciute.

Quel pomeriggio passò così, comprai varie t-shirt (ovviamente solo di colore scuro; non ero solita a vestire colorato) e quale pantaloncino.

Il sabato mattina, il giorno della partenza, passai con mio padre a prendere Alice da casa sua, caricai la valigia nel baule e la salutai come si deve.

"Hey Ali, come va?"

"Tutto bene, solo un po' agitata."

In effetti che notai il suo viso era parecchio teso.
Nel tragitto non spiaccicammo una parola, e quando arrivammo sorrisi. Papà scese dalla macchina per aiutarci a portare le valigie nell'alloggio: lo ringraziai e lo salutai con un forte abbraccio e un bacio sulla guancia. Portammo le valigie ai nostri dormitori, e scoprii che avevo la camera condivisa con Alice e altre due ragazze.
Sistemai la valigia sotto il letto, e poi andai dalle ragazze per presentarmi.

"Ciao, sono Giulia!" dissi a una delle due.

"Francesca!" Disse sorridendo lei.
Successivamente si girò anche la sua compagna, che mi disse che si chiamava Asia.

Dopo esserci scambiate due parole, gli animatori del campeggio ci chiamarono di sotto, nel balcone dell'edificio, per stare in compagnia e presentarci.

Per fare questo, ci passavamo la palla a vicenda, da una parte all'altra del cerchio formatosi successivamente.

Arrivò il turno di una ragazza, proprio di fronte a me. Gli occhi erano scuri, ma non avevo mai visto degli occhi così belli di quel colore. I capelli erano leggermente mossi e castano chiaro, tirati su in una cipolla. Si alzò in piedi per presentarsi, così la seguii con lo sguardo. Quando cominciò a parlare, notai due fossette ai fianchi delle labbra, e quest'ultime quando si dividevano una dall'altra, facevano intravedere un magnifico sorriso.

"Sono Noemi, ho 16 anni ed è il primo anno che vengo qui." Sorrisi nel vedere quanto fosse alta. Rimasi a guardarla nonostante si fosse già seduta da un bel po', poi qualcosa mi distrasse.
La palla era arrivata a me, così mi alzai in piedi e mi presentai.

"Mi chiamo Giulia, ho 16 ed è il terzo anno che vengo qui al campeggio parrocchiale."

Mi sedetti subito dopo, notando che qualcuno mi stava fissando, ma mi continuavo a ripetere che era una mia impressione. Mi girai spontaneamente verso la ragazza, e in effetti era lei che mi guardava. Le lasciai un leggero sorriso imbarazzato, abbassando successivamente lo sguardo.

La sera gli animatori apparecchiarono la tavola e alcuni aiutanti prepararono la cena; così scendemmo per prendere posto a tavola. Mi misi seduta di fianco ad Alice, che aveva cambiato totalmente umore da quel mattino. Si raggruppò i suoi bellissimi capelli castani con le punte tinte di azzurro: una delle sue solite pazzie.
Alzai lo sguardo per vedere chi si fosse seduto davanti a me, e mi prese un colpo a vedere proprio Noemi. Questa volta aveva i capelli sciolti, si girò verso di me e mi sorrise, così ricambiai. Arrivò il momento di servirci la cena, e mi si mostrò sul piatto un petto di pollo raggrinzito con qualche patatina ancora più rinsecchite. Alzai le spalle, mentre Noemi con una faccia disgustata guardava la cena. Risi leggermente alla sua espressione, e poco dopo si fece avanti e mi chiese:

"Come fai a mangiare questa roba da tre anni?"

Risi ancora.

"Bhe, non è poi così male. Dopo qualche giorno ti ci abitui e vedrai che sarà una tra le ultime cose di cui ti importerà."

Lei rise.

Finimmo la cena e tornammo nei nostri dormitori, dovevamo vestirci in modo più pesante perchè di sera si gioca nel bosco e nell'ampio prato lì davanti, ed essendo in montagna alle nove di sera si gela.

Misi una felpa pesante nera, con il logo dei My Chemical Romance stampato dietro. Mi infilai un pantalone di tuta, anch'esso nero. Mi tirai il cappuccio in testa e scesi, aspettando che arrivassero tutti.

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Ciao a tutti!
É la prima volta che scrivo una storia, scusate gli errori, spero vi piaccia!
Grazie infinite!

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