I have loved you since we were eighteen

A Lucrezia ed Alice,
perché tutto quello che faccio,
è per voi, solo per voi.
Grazie, sempre vostra,
Chiara

«I have loved you since we were 18
Long before we both thought the same thing
To be loved, to be in love
All I can do is say that these arms were made for holding you
I wanna love like you made me feel
When we were 18»

Perché Louis non può essere un tipo normale? Perché non può piacergli qualcuno stile David del Michelangelo? Perché non può piacergli Harry Styles?

Così sarebbe tutto più facile: i suoi amici non lo prenderebbero in giro e lui non si sentirebbe per la maggior parte del tempo un completo idiota.

Invece no. A lui deve piacere il nerd imbranato, il caso irrecuperabile; con mille strati di gel tra i capelli, una spessa montatura di occhiali a coprirgli la faccia ed i vestiti freschi, freschi dall'armadio del nonno.

A Louis piace Marcel Styles. No, diciamo che piacere non è il verbo giusto. Louis è ossessionato da Marcel Styles.

"Tomlinson, attento"

Ma Louis non fa in tempo a girarsi che sente perfettamente la palla da calcio finirgli in testa, facendolo grugnire per il dolore.

"Ma mi dici dove hai la testa?" gli sbraita contro il coach, mentre sbuffa ed alza le mani al cielo e mugugna qualcosa tipo: ma tutte a me?

"Scusi" borbotta Louis, massaggiandosi la parte colpita e correndo per recuperare la palla.

Mica è colpa sua se l'immagine di Marcel prende il sopravvento nella sua mente e gli fa pensare a tutto meno che a dove si trova.

"Cazzo, Lou, non di nuovo"

"Bonjour finesse" lo prende in giro il castano, rivolgendosi a Zayn Malik, paladino dell'erba perduta, scudiero dell'ultima sigaretta e migliore amico di Louis Tomlinson fin dalla culla.

"Andiamo, sto iniziando a preoccuparmi che il tuo cervello abbia qualcosa che non va" continua il mulatto, avvicinandosi a Louis che ha appena calciato la palla per restituirla ai ragazzi in campo.

Cori di: era ora! o Louis lumaca Tomlinson, si fanno strada, ma il castano zittisce tutti con un: facciamo i conti dopo, in doccia.

Nessuno osa ribattere. Louis Tomlinson è il capitano della squadra di Doncaster ed ha portato quella piccola banda di squilibrati parecchio lontano. Louis ha un talento sconfinato.

"Comunque, Z, almeno io ce l'ho ancora un cervello" dice Louis in risposta all'amico, che oramai è di fronte al capitano.

"Ancora con questa storia che l'erba mi fotterà il cervello, Lou? Non m sembra che ieri ti lamentavi tanto mentre ti passavo una canna in camera mia e-"

"Ma sei matto? Sta' zitto" gli ringhia contro Louis, dandogli un piccolo pugno sul braccio. "Visto che ci sei urlalo direttamente in faccia al coach, no?"

"Ma che cazzo, Des è mezzo sordo, lo sai" gli risponde Zayn, gesticolando appena per indicarlo.

"Voi due femminucce avete finito di dirvi i segreti?" grida all'altra parte del campo Ed, fissandoli scetticamente.

"Fanculo Sheeran, torna a metterti lo smalto" gli risponde a tono Louis, che però, sta ridendo.

Ed è fissato con lo smalto nero sulle unghie ed è un tasto che i ragazzi sfiorano spesso per prenderlo in giro.

"Mi raccomando Zayn, prendi per mano Louis che potrebbe avere paura a girare da solo" gli risponde a tono l'altro, prima che il capitano gli mostri il dito medio e corra nella sua direzione.