Just me.

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Sono Erika Bianchi,ho quasi 18 anni e sono milanese.
Su di me c'é poco da dire..
Sono una ragazza al quanto strana...
Non parlo con nessuno sulla mia vita privata, dato che ogni volta che lo faccio mi ritorna in mente quella volta... È così che col tempo mi sono costruita una corazza.
Ma tornando a me...
Mi piace quando il cielo é grigio, la neve, tutto ciò che é freddo ..forse perché io sono...Così..Fredda.

Quel giorno fuori dalle finestre della classe,il tempo era così;Freddo e cupo.
Scrivevo su un pezzo di carta, fregandomene altamente di quello che diceva la proff di matematica,quando sentii un ''Pss'' alle mie spalle.
Mi voltai di scatto e vidi lui.
Un ragazzo non come gli altri.
Un ragazzo che mi stava particolarmente sul cazzo ma...come tutti del resto.

''Erika ma é vero'' si fermò e incominciò a ridere.''É vero che tu'' si fermò di nuovo a ridere.
Mi alzai di scatto dalla sedia facendola cadere.Afferrai per il colletto della maglia il tizio e lo tirai a me.
''Senti pezzo di merda,o la finisci o ti castro.A te la scelta'' dissi guardandolo negli occhi.
''Bianchi!'' Urlò la vecchia.
''Si..'' dissi rilanciando sulla sedia il ragazzo.
''È la tua prima settimana di scuola e sei pregata di non usare quel linguaggio!''
''Faccio quello che cazzo mi pare" ''Ah..Erika..'' sospirò e alzai gli occhi al cielo.
''Sai dovresti ..'' non riuscii a terminare che suonò la campanella .

Quel giorno tutti mi guardavano peggio del solito...Ma a me non fotteva di certo.
Ero sulla strada di casa che sentii urlare il mio nome.
''Erika! Aspetta! ''
Una ragazza che aveva un volto familiare...
''Fermati..'' disse pigandosi in due per via del fiatone.
''Ehm tu sei? ''
''Sono Danielle, vengo in classe con te e... mi dispiace per... '' ''Si ok.Grazie mille!''Dissi per poi tornare a camminare.
''No!Aspetta!'' ''Che cazzo vuoi?!'' Urlai .''Parlare!'' ''Beh io no .''
Mi voltai di nuovo e presi la strada verso casa.

Ero fuori casa che qualcuno mi tirò per un braccio.
''Si può sapere che cazzo vuoi?'' Mi girai convinta che fosse ancora quella ragazza.
''Scusami per prima forse non avrei dovuto.'' Era quel ragazzo.
Dio che nervoso! ''Si, ok lasciami stare.'' Dissi entrando in casa.

Appena entrata trovai un biglietto sulla tavola.Lo aprii e lessi quello che c' era scritto:Sono fuori.Non so quando torno..-Papà.
''È a puttane,come al solito'' dissi accartocciando il pezzo di carta.
I miei "genitori" é come se non esistessero.Mio padre é un alcolizzato,drogato.Mia madre é una puttana nel vero senso della parola.
Ed é anche così che sono nata io.
Per sbaglio;Una sera, mio padre era a troie,ubriaco come al solito, e li ha dimenticato di usare il preservativo.
A me sinceramente non importa...Sono nata,punto...
Quella sera mi sentivo più stanca e nervosa del solito,così mi spogliai e andai a letto, convinta di riuscire a prendere sonno.

Broken Doll. ||Fedez&Killa FF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora