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"Acacia!!"
Un'urlo fortemente stridulo,manda i miei bellissimi sogni a farsi un bel viaggio,meta? A fanculo.
Appena apro gli occhi mi ricordo cosa stava succedendo. Io,mio fratello e i miei genitori ci stiamo trasferendo in una nuova città,Hollywood.
Mi trovo sull'aereo,guardando il finestrino noto l'asfalto e capisco che siamo arrivati.
"Acacia! Ha dormito per ben tre ore." Urla ancora mia madre.
"Che ti urli?" Dicco sussurrando.
"Sei rimasta solo tu su questo cavolo di aereo,ti vuoi muovere?"
Osservo bene e non noto passeggeri. Mi picchio mentalmente e scendo giu.
Non siamo una famiglia piena,siamo soltanto quattro componenti,ma per quanto riguarda le valige di mia madre,lei vale sette.
"Quante valige ti sei portata?" Dice mio fratello George.
Lui ha un'anno in più di me,siamo quasi identici. Ci vogliamo molto bene e ci pariamo il culo entrambi.
"Cinque." Risponde mia madre come se avesse detto che si fosse portata una sola valigia. Mio fratello la guarda a dir poco sconvolto.
"E tu?" Chiede ancora lui,rivolgendosi a me.
"Due."
"E hai messo tutto?"
"Certo. Tu quante valige hai?" Chiedo mentre inizia a prendere la sua prima valigia.
"Tre."
"Nemmeno tu scherzi."
Ridiamo e nel frattempo ci dirigiamo all'uscita dell'aeroporto.

Ci siamo dovuti trasferire a Hollywood perché hanno preso mio padre come regista di un film. Strano vero? Be lui si è laureato per fare questo mestiere ma dove abitavamo noi non poteva fare molto,così io e George iniziammo ad informarci e a fare richieste di lavoro,così alla fine dopo diverse richieste hanno accettato.

***

"Eccoci qua." Dice mio padre aprendo la porta che ci conduce dentro la nostra nuova casa.
Non è né troppo grande né troppo piccola. Io,mia madre e mio fratello corriamo alla ricerca delle nostre stanze. Appena apro la porta noto la stanza molto spaziosa,davvero bella,fin quando vedo due letti.
"No.." Sussurra mio fratello dietro me.
"Papà!" Urliamo.
"Che succede?"
"Le stanze insieme?" Chiedo spalancando le braccia.
"Ragazzi! È stata la più conveniente!"
Non potevo mica rispondere a questa affermazione,così sbuffando entro nella stanza.
"Che palle." Dice George buttandosi sul letto. Lo guardo in attesa di una sua risposta.
"Domani scuola Acacia." Dice guardandomi dritta negli occhi.
"Oh no!" Dico buttandomi anche io nel mio letto.

***
"Ragazzi la cena è pronta!" Urla mia madre dal piano di sotto.
Io e George scendiamo immediatamente giù e ci sediamo insieme ai nostri genitori.

Stay ||Dylan O'Brien.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora