"Yesterday all my troubles seemed so far away.
Now it look as though they're here to stay,
Oh, I believe in yesterday."
Beatles, Yesterday
Nico Di Angelo stava seduto su un letto dell'infermeria, guardando fuori dalla finestra.
La sua mente divagava, e lui non riusciva a sopportarlo. Doveva rimanere vigile, attento, dimenticare le cose, lasciarsi tutto alle spalle e non fare nulla.
Doveva solo stendersi su quel maledettissimo letto acquamarina -bleah- e dormire, come gli aveva detto "il suo dottore".
Solo che gli sembrava un'ingiustizia non rimuginare su quell'evento così tragico.
Lui aveva sentito qualcosa.
Leo Valdez non era morto normalmente, no. Anzi, più si imponeva che era ormai trapassato, più qualcosa gli diceva, gli sussurrava, che lui era vivo, con il suo sorriso strafottente e la sua battuta pronta.
Nico si accigliò. Molti gli ripetevano che lui e Leo erano due persone diametralmente opposte, e che era strano che loro due potessero essere amici.
Nico ci riflettè su, incrociando le gambe. Loro in realtà erano molto simili, solo che usavano maschere diverse.
Non seppe decidere quale maschera fosse peggio.
Sospirò, e tornò a guardare all'esterno, dove una leggera pioggia estiva aveva avuto il permesso di passare.
A lui piaceva la pioggia, ma quella pioggerellina lo faceva innervosire.
Era come se anche quelle gocce d'acqua fossero indecise, incerte. Nulla era certo, ormai.
Nico era spaventato dal futuro, ne era terrorizzato. Non era ancora molto sicuro sul restare lì, non era ancora molto sicuro su Leo Valdez, non era ancora molto sicuro su sé stesso.
Poi si stese e pensò che Will l'avrebbe ucciso se non si fosse riposato.
Will. Che incubo.
Lo conosceva da due giorni scarsi* e già era riuscito ad entrare di prepotenza nella sua vita, come se Nico gli avesse aperto la porta della sua triste esistenza con un "WELCOME" scritto sulla faccia e un grosso sorriso amichevole.
Che impertinente.
-Ehy, Mister Morte, hai riposato almeno un po'?- Will posò una tazza di tè sul comodino con un enorme sorriso, come se avesse appena visto un unicorno galoppare su un arcobaleno.
Parli del diavolo!
Nico sospirò, poi annuì, prendendo il tè con svogliatezza.
-Sì, un po'.- Distolse lo sguardo e avvicinò il suo tè al limone alle labbra.
Will lo bloccò, e poi posò la tazza sul comodino.
Eh no, ora basta.
-Ma che ti prende?!-
-Signorino, io non volevo una bugia mal costruita, volevo una risposta.-
-Io faccio quello che mi pare!- Will sbuffò sorridendo, poi assunse un'aria seria e lo guardò dritto negli occhi.
-Senti, tu non fai un bel niente, signor-io-faccio-quello-che-mi-pare, primo perché tu adesso non hai neanche la forza di reggerti in piedi, secondo perché io sono il tuo dottore, e se non vuoi scomparire per l'eternità come quei fantasmi che ti piacciono tanto, farai quello che ti dico io.-
Nico lo guardò storto, poi prese il tè.
Che impertinente.
Quando finalmente finì il suo tè Will era ancora lì, seduto alla fine del letto.
-Stai meglio?- Nico scrollò le spalle.
-In un certo senso.-
Will lo scrutò, poi sospirò e distolse lo sguardo, spostandolo sul colore acceso del copriletto.
-E' per il tuo amico, vero?- Nico lo guardò stranito, poi abbassò gli occhi e si rigirò l'anello col teschio che aveva al dito.
-Già, non so cosa fare.-
-Parlamene. Ti farà stare meglio.- Nico sbuffò.
-Non è vero. Devo dimenticarlo, lasciarmelo alle spalle. Ricordarlo mi farà solo stare male e sentirmi in colpa.-
-Te ti senti già in colpa, e stai già male. Sfogati.-
Nico lo fissò intensamente, e iniziò a raccontare di Leo Valdez, l'esperto di tacos al tofu della cabina nove.*So perfettamente che quando Nico è venuto al Campo per la prima volta Will era già presente, ma Nico non si ricorda di lui, anche perché nel libro non accenna a nessun primo incontro. Potrei sbagliarmi, eh.
-Angolo Autrice-
Ehilà! Che allegria questa one shot! Sì come no.
Okay io non so cosa sia questa...questa cosa, so solo che è uscita dalla mia testa mentre pioveva (io comunque adoro la pioggia) e mi è partito l'impulso di scrivere qualcosa di triste.
Perdonatemi.
Coomunque, le persone più malate (tipo me) potranno trovarci anche un po' di Valdangelo, ma io li shippo troppo come amici, e quindi dovevo mettercela. Già.
Quindi, spero di non aver rotto i boccini e con tutto il mo fluff-barra-angst vi mando tanti biscotti blu.
Saluti semidivini
Bramepiuma
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Futuro
FanfictionNico era spaventato dal futuro, ne era terrorizzato. Non era ancora molto sicuro sul restare lì, non era ancora molto sicuro su Leo Valdez, non era ancora molto sicuro su sé stesso. Poi si stese e pensò che Will l’avrebbe ucciso se non si fosse ripo...