L'INCONTRO

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Un paio di occhi color ghiaccio furono la prima cosa che vidi dopo il braccio avvolto da bracciali di cuoio teso verso di me, ancora immobile sull'asfalto dopo l'imbarazzante caduta da quel maledetto scooter. Accettai l'aiuto e distolsi lo sguardo da quella trappola azzurra che avevo davanti agli occhi mentre mormorai timido-Grazie...mi scusi ,non ho idea di cosa sia successo, ho perso il controllo in un attimo, se le ho recato qualche danno all'auto gliela ripago, giuro! - con mia grande sorpresa, lei scoppiò in una fragorosa risata, aiutò a tirarmi su e poi disse, ancora divertita da qualcosa che evidentemente mi sfuggiva - Ma figurati! Tutto ok? Niente di rotto?-
-No, tutto ok- risposi leggermente confuso un po' per la caduta ma soprattutto per quella strana situazione che si era creata e che già mi stava sfuggendo di mano. Fossi stato un altro ne avrei approfittato, mi sarei presentato e avrei "rimorchiato" o come cavolo si dice. Purtroppo i miei problemi sociali erano duri da dimenticare, così le rivolsi semplicemente un debole sorriso e cercai di rialzare dall'asfalto quel rottame che mi ritrovavo come mezzo di trasporto, gentilmente regalatomi da mio padre a Natale. O meglio, gentilmente rubato da mio padre chissà dove e a chi. Non lo usavo spesso, non ero così tosto da sfidare le autorità tedesche ma neanche così restio ad affidarmi un po' alla sorte piuttosto che fare 3 km a piedi ogni giorno per raggiungere quella specie di prigione che chiamano scuola.
Misi in moto in fretta e furia, ripetendo a me stesso -Stupido,sei solo uno stupido asociale che morirà con una bottiglia di Whisky nella tomba, proprio come tuo padre!- ma,ovviamente, la mia giornaliera dose di sfiga no ne aveva ancora abbastanza e quindi decise di metter fine alla breve vita della mia sottospecie di scooter proprio in quel momento. Dunque, non solo ero bloccato nel bel mezzo di una delle strade principali della città, avevo appena fatto una delle più grandi figure di merda con una delle ragazze più belle che avessi mai visto (al primo posto c'era sempre Claudia,la mia migliore amica,se non che l'unica persona che mi rivolgesse la parola) ma stavo anche accumulando un ritardo crescente alla prima lezione della giornata e soprattutto non avevo idea di come percorrere i restanti 2 km che mi mancavano. Sospirai, spostai il rottame sul bordo della strada e cercai di non cedere all'istinto di farlo a pezzi. Dimenticavo, ho anche gravi problemi di attenzione: mi capita spesso di estranearmi dalla realtà che mi circonda e quindi non mi accorsi che durante la mia pausa autocommiserativa , la mia salvatrice/condanna si era goduta lo spettacolo appoggiata allo sportello della macchina fumando un'abituale Marlboro e lasciando che le macchine in coda ci superassero non risparmiandosi insulti e frasi incomprensibili. Quando sentii di nuovo la sua risata spontanea tornai bruscamente alla realtà, arrossendo immediatamente,forse dovevo pensare di intraprendere una carriera nel circo. Aspirò una boccata di fumo,la fece uscire dal naso, poi mi si avvicinò lentamente e sorridendo disse -Io sono Lisa- mi tese una mano e stringendola risposi- Giulio, scusi ancora io...- mi interruppe trattenendo a stento un'altra risata -Non tu preoccupare e smettila di darmi del lei,mi fai sentire vecchia. Piuttosto,ti accompagno io a scuola- disse indicando con un cenno della testa il mio zaino abbandonato accanto allo scooter -Non credo che quel coso ripartirà- e senza aggiungere altri convenevoli tornò alla macchina buttando ciò che restava della sigaretta. La raggiunsi in fretta,salii in macchina e senza dire una parola partì come un razzo. Arrivammo dopo pochi minuti,nonostante non avessi minimamente accennato il nome della scuola che frequentavo,quindi le rivolsi uno sguardo interrogativo e insieme spaventato. In tutta risposta sorrise,alzò le spalle e disse -Non illuderti,non sono una stalker,era l'unica scuola nelle vicinanze!- .
Ecco, avevo concluso la mia classifica con la figura di merda più grande di sempre. Sorrisi,ancora rosso di vergogna, e scendendo dissi velocemente -Grazie mille del passaggio,ciao!- ma lei mi bloccò un braccio e disse - Che fai? Scappi via? Tieni,questo è il mio numero, chiamami un giorno di questi!- e con un sorriso malizioso mi porse un biglietto da visita : "avvocato Föomer". La ringraziai ancora e scesi un po' intontito. Era un avvocato?? E voleva che la chiamassi? Era un sogno e stavo per svegliarmi??
Mentre restavo bloccato lì sul marciapiede, mi corse incontro Claudia urlando - Ti ho chiamato almeno 10 volte! Ma che fine hai fatto??! E perché sei a piedi??- la guardai come se fosse un alieno e biascicando le parole risposi -È..una lunga storia..lo scooter si è rotto e una ragazza mi ha dato un passaggio..-
- Una ragazza? Chi?- alzai lo sguardo, Claudia era stata l'unica ragazza ad avvicinarsi al "ragazzo nuovo" il mio primo giorno di scuola,le raccontavo ogni cosa da quel giorno ma questo avrebbe avuto difficoltà a crederlo persino lei.. - Credimi,Claudia,non ci capisco nulla! Sono caduto con il mostro (chiamavamo così lo scooter) e questa ragazza che stava proprio dietro di me con la macchina mi ha soccorso,offerto un passaggio e prima di salutarmi mi ha dato questo,chiedendomi di chiamarla..- le porsi il biglietto che avevo in mano,lo lesse e un po' incupita rispose - Wow! Attrai le vecchie,molto interessante..- scoppiai a ridere,rompendo la tensione che si era creata, -Eddai,non essere ridicola,non era poi così vecchia! Avrà avuto al massimo 23 anni!-
-Comunque sia,dovresti chiamarla! Che ne sai,potrebbe darti qualche lezione di kamasutra!-
-Claudia!!! Sta zitta ed entriamo!-. Arrivammo in classe che la lezione era già iniziata,quindi ci sedemmo in silenzio sotto lo sguardo dei nostri compagni e pensai che forse l'avrei chiamata..non per il kamasutra! (Anche se non era proprio una cattiva idea!) Ma soprattutto per quegli occhi che mi erano già entrati dentro per devastarmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2015 ⏰

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