" A COSA STAI PENSANDO? " (By: Seto) - Capitolo 4° -

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I raggi, gialli e rossi del tramonto si espandevano nella città di Domino. La gente ha sempre pensato che i tramonti fossero belli e romantici o in ogni caso una vista incantevole, ma non per una persona...

Odiava quando la notte clava, ha causa di qualcosa o qualcuno che lo teneva sveglio. Di giorni si presentava normale, nella notte si dedicava ai suoi interessi; anche se questo lo trovava divertente, non ha avuto una vita semplice o, in questo caso, una notte tranquilla.

Ha voluto dedicarsi a fondo a quello che più teneva in maniera particolare. Ora si trovava alla finestra del suo ufficio leggermente aperta. In un batter d'occhio si mise a scrutare fuori, con l'intenzione di cercare delle persone alle quali potersi rispecchiare. Alcune erano in coppia e passeggiavano lungo la via principale, altre si affrettavano nel tornare a casa prima che la notte fosse scesa del tutto

Notò una ragazza depressa e sola camminare in direzione opposta rispetto a tutti gl'altri
Nella disperazione, lei continuò mormorare a se queste parole:

Ragazza: "voglio morire." si sentì che si lamentava

???: "è così sia." pensò lui

Sfrecciò giù da dove si trovava.
La temperatura climatica cambiò improvvisamente, tutt'intorno calò la notte cupa e fredda.
La ragazza si guardò attorno come se fosse quasi convinta che qualcuno la stava pedinando, ma quando confusa si guardò alle spalle, si spaventò.

Ghignava con malvagità, mostrando il corpo bianco-perlato e le sue zanne aguzze. Sarebbe dovuto accadere qualcosa del tipo: un inseguimento, però accadde il contrario. Restarono immobili, uno di fronte all'altro: la guardò negativamente con i suoi occhi blu, avvicinandosi notevolmente a lei, mentre continuava ad immobilizzarla con quel suo sguardo
In una frazione di secondo affondò le sue zanne addosso a lei, in un morso quasi mortale. I suoi artigli lunghi ed affilati la colpirono ripetutamente in tutto il corpo.

La ragazza, perse conoscenza di dov'era e di cosa stava accadendo, chiuse gl'occhi e svenne.

Dopo l'accaduto, Lui guardò la ragazza pallida priva vita

???: "ora hai ottenuto ciò che volevi." pensava

La sollevò, prendendola in spalla e nello stesso tempo si diresse verso il suo Jet privato.
Volò ad alta quota nella notte buia e profonda, fermandosi poi sopra un lago deserto, aprì il portello e la gettò fuori. Dall'alto assistette finché il corpo della ragazza non fu sprofondato nella zona più profonda del lago

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La mattina dopo

La luce mattutina illuminò la stanza di Seto Kaiba, che lo fece svegliare da uno strano sogno
Sbadigliò pensando a quello, subito dopo lanciò via le coperte ricordandosi che aveva una riunione in programma da fare.
Velocemente andò in bagno, si fece una doccia, si pettinò, ecc.. quando si specchiò vide del dentifricio rimasto attaccato sul labbro inferiore

Seto: "Ugh! "

Si lavò il viso una seconda volta frettolosamente, prima che qualcuno entrasse di colpo nella sua stanza: per esempio Mokuba o le domestiche. Decise di vestirsi completamente in nero, dopo di che andò in cucina.
Non trovò nessuno, come al solito, il suo maggiordomo appena lo vide preparò subito la colazione, per lui e per Mokuba. Seto prese posto al capotavola ed aprì il quotidiano per leggere le statistiche sulla sua azienda.

Mokuba: "buongiorno fratellone!" Disse Mokuba entrando di corsa in cucina e sedendosi vicino al fratello

Seto: "giorno.." rispose continuando a leggere il giornale.

Mokuba: "a che ora incominci e quando finisci? " chiese Mokuba

Seto: "inizierò intorno alle 14.00 e finirò verso le 16.00/17.00 tutto dipende da quanto tempo durerà la riunione." rispose guardandosi l'orologio da polso, poi aggiunse:
" perché? "

Mokuba: "chiedevo soltanto.." Mokuba fece un'espressione dispiaciuta

Seto scosse appena leggermente la testa e rise tra se. Si alzò dalla sedia scompigliando i capelli di Mokuba

Mokuba: "Seto! "

Seto: "a cosa stai pensando?" disse Seto facendogli un piccolo sorriso

Mokuba: "non so a cosa ti riferisci.." rispose il ragazzino dopo aver finito di mangiare il proprio Sandwich, mentre Seto tornò nel suo ufficio.

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To be Continued

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