Slenderman

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Correre: verbo che mi sembra infinito, persona: io, causa: morte.
Mi chiamo Veronica, ho 17 anni. Mi hanno sempre ritenuta troppo curiosa, ma sta volta ho davvero esagerato. Non credevo di finire in una foresta che non ho mai visto prima, scappando da qualcosa troppo grande per noi, ma troppo piccolo per l'inferno.
Era un mostro dalle sembianze umane, alto quasi 3 metri, il suo viso era vuoto, non aveva occhi,bocca,naso o orecchie. Sembrava che il suo unico scopo fosse trascinarmi nell'oscurità di un buio infinito. Non so cosa lo spingeva ad inseguirmi, ma ero terrorizzata. Non sapendo che foresta fosse non sapevo dove nascondermi, continuavo a correre anche se senza nessun motivo: lui era sempre davanti a me.
É tutta colpa di Patrick, se non avesse fatto quella maledetta scommessa ora non sarebbe morto, ed io non sarei qui a correre. Ma forse é colpa mia. Se non fossi entrata in quella casa tu saresti ancora vivo. Ma quella casa era tanto misteriosa che non ho saputo resistere.
Pensa Viki, pensa!
Le pagine che ho trovato in quella casa, erano le pagine di un diario se non sbaglio. Le scriveva una scienziata perseguitata da un mostro. Era... Ma é la stessa creatura che mi sta inseguendo!
Lei lo chiamava... Non mi ricordo. Aspetta! Lei lo chiamava Slenderman!
Non diceva niente su come fermarlo. Forse non posso, forse fermarlo é impossibile.
I suoi tentacoli sono sempre piú vicini a me, ancora poco e sarò un'altra delle sue vittime. Ma perché? Perché si comporta in questo modo? Forse una maledizione o forse uno scopo. Devi scoprirlo prima che riesca a catturarmi.
Solo ora capisco dove sono: giro a destra, vado dritta e poi svolto all'albero con il segno rosso.
Eccola! Ecco la casa!
Provi ad entrare per il giardino. Sono dentro!
Non lo vedo, sembrerebbe scomparso, ma non mi lascerò ingannare.
Cerco prima in cucina e poi proverò a vedere in salotto. Ci sarà pur qualcosa che mi potrà aiutare!

In cucina non ho trovato niente, guardo in salotto. Guardo fuori dalla finestra, lui non c'é. O forse é avvolto nell'abbraccio delle tenebre che sta calando insieme alla protezione della luce del sole.
Ho acceso le luci dall'interruttore che ho trovato vicino alla porta del salotto, l'unica cosa utile fino ad adesso.
Lui non si vede ancora, e non so come capire quando sta arrivando o come potrei difendermi.
Sento un botto, é scoppiata una luce. Un'altra e un'altra ancora, cosa succede? Il mio cuore batte a mille. Me lo sento, é qui vicino. Ma solo ora capisco che é sempre stato lí, ha sempre seguito le mie mosse.
Il rumore delle luci che scoppiano é sempre piú forte, mi fanno male le orecchie. Non lo sopporto piú!
Lo fa apposta, per vedere come reagisco, o forse lo fa perché si diverte a farmi del male. Basta, sto entrando in paranoia: c'é un esplosione dentro di me, non lo sopporto!
Ho paura, voglio solo farla finita. Se devo morire questo é il momento, ferma questo caos, ferma il mio cuore.
Un altro rumore assordante, sembra un cuore che batte a ritmo di un pallone che rimbalza. É inquietante il modo in cui ti fa sentire, piú si avvicina, piú hai caldo ma anche freddo, paura ma anche fretta che arrivi. Ti senti piú vivo che mai solo quando sei ad un passo dalla morte.
Basta, voglio correre via!
Troppo tardi Viki, le sue braccia hanno già strappato il tuo cuore via dal petto, l'oscurità delle tenebre inizia già a ricoprirti.
Dovevo essere piú veloce, ma la paura é stata piú veloce di me.
Il buio é sempre piú intenso. Ma avrò la mia vendetta "Slender". Ci incontriamo all'inferno, dove con le fiamme darò fuoco al tuo viso, tutt'altro che vuoto, anzi pieno di urla di terrore e lacrime nere come le tenebre che ti circondano.

Fine

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