Sei mesi. Sei mesi sono passati da quella maledettissima battaglia. Quando chiudo gli occhi posso ancora immaginarmi Hiccup che mi dice che mi ama e chiude gli occhi...
"Ti amo Hiccup"
Poi ho chiamato Tempestosa e mi sono diretta verso Berk con Hiccup. La mia meta era precisa...
Ho voltato nuovamente lo sguardo verso Hiccup e in contemporanea una lacrima e un sorriso sono nati nel mio volto. Non ti abbandonerò nè ora nè mai...
Non credo di essere mai andata così veloce come sto andando ora. Corro verso l'arena dove Gothi ha allestito un'infermeria per i feriti. Da quando abbiamo i draghi combattere è diventato più facile e anche più sicuro, ci sono sempre meno morti e feriti. Infatti, in quel momento, tutti i "curatori" di Berk sono seduti goffamente per terra a parlare.
Appena entrata si sono subito tutti messi sull'attenti. Due ragazzi un po' robusti si sono avvicinati a Hiccup, l'hanno preso e l'hanno posto su un lettino.
Gothi intanto si stava avvicinando.
"Ti... ti prego, non farlo morire..." sono riuscita a balbettare. Gothi mi ha squadrato con un misto di emozioni sul viso, principalmente dolore e... felicità?
Non ci ho fatto troppo caso ma mi ha infastidito un poco. Poi si è voltata e si è diretta verso Hic con alcuni ragazzi al seguito.
"Dovresti andare. Gothi sa il fatto suo e farà il possibile. Non gli permetterà di morire, men che meno ora." Mi sono voltata di scatto e mi sono trovata davanti una ragazzina di dodici anni, con grandi occhi azzurri e lunghi capelli marroni. Era Holpe, la più giovane e la più talentuosa degli apprendisti di Gothi. Secondo molti sarà lei la sciamana quando Gothi... beh, quando Gothi raggiungerà Stoick nel Valallah.
Non posso fare a meno di sorridere a quel faccino sorridente. Poi mi spinge fuori promettendomi di prendersi cura di Hiccup durante la mia assenza.
Appena uscita dall'arena mi viene subito un groppo alla gola. Valka!
Sono corsa da lei.
Era nella Sala Madre che festeggiava insieme a tutto il popolo di Berk.
Probabilmente avevamo vinto, ma a me, per la prima volta, non importava nulla.
"Valka dobbiamo parlare!" probabilmente ha colto la nota di preoccupazione nella mia voce perché si è alzata subito e mi ha raggiunto fuori dalla Sala Madre.
"Valka...io...lui, ho provato a salvarlo. Ora...Gothi" Non riuscivo nemmeno a pronunciare una frase di senso compiuto senza scoppiare a piangere. Valka però ha capito cosa era successo perché gli si sono riempiti gli occhi di lacrime.
Senza dire nulla siamo corse ai draghi e ci siamo dirette all'arena.
I fuochi che erano stati monatati erano accesi e una figura minuta era accanto ad una branda.
Gothi si è girata verso di noi. Accanto a lei, steso, con l'aria sconsolata, stava Sdentato.
"Come sta?" la voce di Valka era poco più di un sussurro.
Gothi ha iniziato a scrivere nel terreno con il suo bastone.
-E' vivo. Ma non si è ancora svegliato e non so quando si sveglierà.-
Sul mio viso è scesa una lacrima solitaria e la mia mente ha iniziato a pensare a tutti i bei momenti che abbiamo passato inisieme. Da quando ho visto Sdentato per la prima volta, fino al nostro ultimo bacio un paio di giorni fa.
Poi Valka ha lanciato una specie di gridolino e si è messa a piangere, un pianto di gioia.
Alla mia espressione sorpresa mi ha indicato il basso verso le scritte di Gothi.
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DRAGONS OF BERK
FanfictionOrmai a Berk la vita scorre tranquilla. Hiccup e Sdentato sono i capi dei rispettivi mondi ormai da qualche anno. Tutto sembra andate per il meglio, fino a quando una strana ragazza non arriva a Berk a cavallo di una Furia Buia. Che segreto nascond...