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Al suo arrivo la porta di casa è socchiusa.
La porta di casa è socchiusa e la chiave di riserva non si trova né poggiata sullo stipite della porta né nascosta sotto lo zerbino in tessuto rosso.
Prima di riempire i due passi e tre quarti mancanti, il ragazzo la scruta per un po', in religioso silenzio, poi sorride e la spinge all'interno.
L'appartamento è stranamente silenzioso, sottomesso e innocente, forse un poco astratto, anche.
La prima cosa che Fedez nota al suo arrivo è sicuramente l'odore pressante del brodo di pollo che sta bollendo in pentola, quel classico odore che gli si attacca ai vestiti e che proprio non sopporta.
Pollo in brodo e sprazzi inattesi, momenti ritagliati da una quotidianità scabra e magra, una condivisione di una promessa, esserci sempre a qualsiasi momento della giornata.
"Sono a casa" Federico lo annuncia a basso voce, quasi a dirlo a se stesso, consapevole che l'appartamento è vuoto e che non troverà Mel a scondinzolare per dargli il benvenuto, e che nessun disco gira a vuoto nel suo nuovo lettore per i CD.
Se si ferma un attimo la sente nel petto, un' assenza sofferta, e fondamentalmente sbagliata. Nessuna camicia è lasciata in giro per casa a mo' di arredo fertile ai mobili di un bilocale che pare sterile e asettico.
Fedez si cambia frettolosamente e si trascina sul divano del salotto dove lascia che la musica gli faccia compagnia una volta ancora.

Mika continua a non essere lì e le sue risate non rimbombano tra le loro pareti.

Le palpebre scattano a ritmo con la serratura.
"Ciao Mika" la voce suona terribilmente impastata ed è quasi sicuro che il braccio sinistro gli si sia addormentato sotto il peso dei pensieri.
"Tu non sa cosa ha fatto questo Naughty Girl" il ragazzo indica Melachi e con la lingua fuori dalle labbra ruota gli occhi verso di lui.
"Ma non hai visto il pollo!!??"
Spalanca gli occhi velocemente, e mentre Federico si stiracchia appena, si muove a scatti verso il fornelli.
"C'era pollo sul fuoco! Dovevi spegnere Fede!"
"Dove sei stato? Abbiamo finito con le riprese della puntata almeno tre ore fa, Mika. "
"Tu non hai voluto venire. Ero con Skin e Elio a prendere un aperitivo"
"Alle due del mattino?"
Mika fa spallucce e si toglie la giacca blu che ha indossato per tutta la serata.
"Mi sei piaciuto questa sera, lo sai?"
Il riccio gli sorride, apre il frigorifero e beve dalla sua bottiglietta.
Fedez sospira pesantemente e dopo essersi stropicciato gli occhi gli chiede: "non mi vieni a salutare?"
Mika si blocca, fa cadere l'acqua per terra e dopo aver esitato un momento gli si avvicina.
"Tu pensa che questa cosa è diversa. Ma io non sono diverso. Ti rende strano la nostra situazione."
Federico sa che non è così. La relazione con lui è una cosa del tutto nuova che solo a venticinque anni sta affrontando.
Quando Mika gli è davanti, tutto diventa confusione.
Dopodiché,
velocità.
Labbra morbide, lo sbattere dei denti, le dita agili, il cane che abbaia, la pentola a pressione che sfiata, le giacche stravaganti, i capelli ricci e la pelle pulita.
Nel tempo di un bacio o qualcosa di più, Fedez si chiede se questa volta abbia davvero trovato qualcuno che possa chiamare casa.

Risate rumorose che vengono a mancare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora