Good Deal

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SIRIUS
-Lasciami!-
-Ma Sirius, dobbiamo andarci insieme!-
-Ti ho detto di no, Katherine, ora devo andare!- Sirius sfilò il braccio dalla presa della ragazza e si precipitò verso il dormitorio del Grifondoro. Stava per entrare quando vide una ragazza mora, tutta curve, con gli occhi azzurri spalancati e l'espressione da cerbiatta.
Non di nuovo...
-Black?- disse con voce dolce- Hai già un'accompagnatrice? Perché io sono libera, sai. E ho comprato un vestito grigio che andrebbe benissimo con i tuoi occhioni.-
Sirius dovette reprimere un conato di vomito per dire frettolosamente:
-Mi spiace, devo scappare. E comunque, sì, ho già un'accompagnatrice si chiama... Devo andare!- e si gettò nel buco del ritratto.
Si gettò i capelli davanti alla faccia e guardò il pavimento, accelerando attraverso la Sala Comune per raggiungere il dormitorio.
-Sirius!- Ma non è possibile!
-Non puoi essere la mia accompagnatrice!- urlò lui, posi scattò su per le scale, lasciando la ragazza spiazzata e a metà della frase.
Quando arrivò davanti alla porta del dormitorio la spalancò urlando:
-Si può sapere chi cavolo ha dato l'idea del "Ballo di Halloween" a Silente?!-
Si sbatté la porta alle spalle e si abbandonò sul letto, mentre Remus e Peter lo guardavano divertiti.
-Non mi sembra difficile- fece Remus- invita qualcuno e la smetteranno di assillarti!-
-Più facile a dirsi che a farsi!- rispose Sirius, con amarezza - Mary non mi parla, Marlene non mi piace e Emmeline esce con te!-
-Sai che ci sono altre ragazze, vero?- disse Remus ironico.
Sirius lo guardò scettico:
-No, figurati, Remus. Tutte le notti che vi ho costretto a dormire in Sala Comune secondo te cosa facevo? Un torneo di briscola clandestino?- Remus lo guardò malissimo, perciò si affrettò a riprendere:
-Quelle sono ragazze da una notte, buone solo a...-
-Sirius!-
-...Fare compagnia- Sorriso- se devo passare un'intera serata con una ragazza deve essere qualcuno che sopporto. -
Peter sospirò:
-Penso sia un modo contorto per dire che vuoi andarci con Mary.- Remus lo guardò allibito per un secondo, poi si girò verso Sirius:
-Anche Peter, c'è arrivato!-
-Hey!-
-Senza offesa, Pete.-
In effetti... no! Non posso! Non ti vuole, stupido di un cane!
Prese un cuscino e se lo sbatté sulla faccia, sprofondando nel letto.
In quel momento si sentirono degli urletti provenire dalla Sala Comune, poi dei passi concitati e un tonfo.
La voce di James fece capolino fra tutte:
-FATEMI ENTRARE! Sir! Rem! Pete! Vi prego!-
Sirius si alzò velocemente, e girò il pomello della porta: la apri tanto quanto bastava per far scivolare James all'interno della stanza, poi la chiuse e girò la chiave.
-Ma che problemi hanno?!- ululò James,ansimando per la corsa.
Da fuori arrivavano ancora le grida delle ragazze, perciò Sirius si arrese.
A mali estremi...
Iniziò a battere sulla porta:
-Silenzio! Ho una dichiarazione da fare!- fuori calò il silenzio. Tutte le ragazze erano curiose di sapere cosa aveva da dire: probabilmente pensavamo che avrebbe annunciato la sua compagna per il ballo. James lo guardò interrogativo e Sirius gli mimò con la bocca la parola "fidati".
-Voglio annunciare ufficialmente...- e si sentì che tutte le ragazze trattenevano il fiato.
-... Che sono gay! Esatto! Avete capito bene! Io amo James Potter, e sarà lui il mio accompagnatore!-
Sirius per un attimo esultò, sentendo il silenzio provenire da fuori.
Poi ci fu l'apocalisse.
Si udirono tonfi, urla, gemiti, sospiri, gridolini... James si alzò e prese una sedia, incastrandola sotto la maniglia in modo da bloccare la porta.
-Ripensandoci...-borbottò Sirius-forse non è stata una buona idea.-
-TU DICI?!- dissero in coro Remus e Peter mentre si coprivano le orecchie.
-James lascia stare quel baule! Cosa stai..-
-Pensi che qualcos'altro le tratterrà dallo sfondare la porta?!- urlò James con gli occhi fuori dalle orbite. Poi si drizzò, lasciando andare il baule. Si schiarì la voce e iniziò a parlare a raffica:
-Dobbiamo prepararci al peggio: potremmo dover restare qui per dei giorni, magari settimane...-
-io non cred...-
-Pertanto, credo sia opportuno definire un piano di sopravvivenza: Remus, hai la tua scorta di cioccolato?-
-Sì, ma non potete mang..-
-Bene! Pete, le tue caramelle?-
-Sono nel baule ma..-
-Perfetto! Pad, inizia con gli incantesimi protettivi, io mando un gufo alla McGranitt, implorandola di salvarci..-
-James, io non credo..-
-Uno anche a Mary, verrà in nostro soccorso...-
-Ma non hai sentito la storia di ieri? Mi ha tirato uno sch...-
-Ed infine uno alla mia Lily per spiegarle la mia temporanea assenza.-
Sirius alzò gli occhi al cielo e pensò che la scena stava diventando sempre più ridicola, ogni minuto che passava. Ma James aveva uno scintillio strano negli occhi, che lui aveva imparato ad assecondare.
Saltò in piedi e iniziò a piazzare sempre più oggetti davanti alla porta, creando una muraglia difensiva.
Con la coda dell'occhio vide Remus che a malincuore tirava fuori da sotto il letto la sua scorta di Cioccorane, mentre James iniziava a scrivere alla McGranitt.
-POTTER! REMUS! BLACK! Fatemi entrare!-
James gemette e si precipitò alla porta, accostandovi l'orecchio:
-Identificati!-
-Sono Mary, razza di idiota!-
James annuì a Sirius, che non ci poteva credere. 'Ma qui nessuno mi ascolta quando parlo?'
Il moro aprì la porta e Mary corse dentro, sistemandosi i capelli arruffati.
-Ci sarà una quindicina di ragazze qui fuori!! Dove l'avete lasciato il coraggio?-
James si strinse nelle spalle:
-Io l'ho lasciato a casa, e te Sir? Stiamo cercando di barricarci dentro!-
Mary lo guardò storto e per un attimo posò lo sguardo su Sirius, che era rimasto immobile vicino alla porta, poi però arrossì e distolse lo sguardo.
-Dovete fare qualcosa! Non riesco a raggiungere il dormitorio! E in più la Sala Comune è infestata da quindicenni in piena crisi ormonale che non vedono l'ora di saltarvi addosso!-
James gemette sonoramente e Sirius si passò una mano tra i capelli. Dannato Ballo di Halloween...
Da fuori arrivò un urlo:
-Dannate oche, fatemi passare! POTTER ME LA PAGHERAI! Hey! Lasciami i capelli, scema! Mollami tu! Devo passare, spostati!-
James si illuminò:
-Lily! Ti salvo io, aspettami!-
-James non farl...-
Troppo tardi. James era già fuori dalla porta.
Mary sospirò, poi esclamò:
-Chi mi da una mano a preparargli la tomba?-
Sirius ribatté:
-penso gli piacciano da morire i gigli.-

The Blacks |Harry Potter|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora