Capitolo 1 Nuovo arrivo

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Sono arrivata da qualche minuto nella nuova città in cui dovrò vivere ..
L'autista dell'autobus non ha proprio intenzione di aprire queste dannate porte !.
Sono stanca ,ho fame ,ho sonno,ho bisogno di caricare il telefono ,in poche parole.Ho bisogno di una pausa .
Mia mamma torna con uno sguardo soddisfatto ,dopo aver parlato con L'autista ,verso di me e mio padre ,e naturalmente anche il mio piccolo fratellino.Con il suo solito parlar calmo ci informa che ci sono stati problemi "tecnici " e che le porte si apriranno a momenti .
Appena finisce la frase, le porte vi si aprono .
Non potete immaginare la mia felicità in questo momento .
Tutti i passeggeri dell'autobus ,si affrettano a scendere velocemente .
I miei genitori invece li fanno passare ,per avere dopo ,il tempo di recuperare le valigie .
Io invece ,come una piccola sfigata ,scendo per ultima dal tram .Faccio le cose con molta calma e lentezza ,chiamatemi anche pigra ma questo metodo funziona sempre .
Lascio i miei genitori e il mio fratellino sul discutersi su che strada intraprendere per andare nella nuova casa ,perché sono impegnata a rotolare le mie cuffie intorno al mio telefono e riporle in fine nella tasca della mia enorme felpa .
In teoria L autobus dovrebbe partire tra qualche minuto,ma io me la prendo comoda .
Mi rifaccio la mia cara coda di cavallo ,sistemo i lacci delle Scarpe ,totalmente rovinate ,e finalmente mi alzo dal mio scomodo sedile .Mi prendo qualche secondo a sgranchire le gambe e braccia ,dopo ore di viaggio ,chi non lo farebbe ?.
Mi accovacciò di nuovo per prendere il manico della mia valigia e alzarla .tiro verso l'alto il piccolo manico per trasportarla .mentre lo faccio mi sistemo una ciocca ribelle dietro l'orecchio quando il mio sguardo cade davanti a me ,su dei ragazzi che stanno entrando nel l'autobus.Subito vado in panico ,non so come comportarmi con i ragazzi ..
A passo lesto mi affretto all'entrata centrale prima di loro ,per uscire da questa scatoletta gigante .
Anche se non ho il coraggio di parlare con i ragazzi ,mi piace guardarli di nascosto quando ne becco un gruppetto .Sono così uniti che fanno invidia .
Alzo ,come mio solito ,lo sguardo verso di loro e dei occhi color ghiaccio mi rapiscono .
I miei occhi color nocciola si dilatano e la mia bocca diventa stranamente secca .Sento le guance andare a fuoco come il cuore che da un momento all altro ,che potrebbe esplodere via dal mio petto e le mani che iniziano a sudare . Stringo forte la maniglia della mia valigia e .
Vorrei distogliere lo sguardo dal suo ma non oso farlo .Sono paralizzata .
Non so bene per quanto tempo resto paralizzata li ,ad ammirare i suoi occhi.Ma so solo che vengo riportata al mondo reale dal mettersi in moto dell'autobus.
Cosa !?Nononono! Non voglio tornare di nuovo a casa !
Strizzò gli occhi e scuoto la testa stringendo forte il manico della valigia .Inizio a correre verso l'uscita ignorando i ragazzi che si stanno per sedere .
Non so distinguere bene tra di loro gli occhi color ghiaccio ,perché non ne ho tempo .Devo scendere da qui .
Come un razzo scendo dalla scatolina di ferro e qualunque altro materiare L autobus sia fatto .
Mi metto sulle punte e cerco con lo sguardo i miei genitori ,Sembrerò un'impedita ,ma devo trovarli .
Dopo qualche secondo di "ricerca" li trovo è subito li raggiungo .
I miei cercano di spiegarmi la strada ,ma io e l'orientamento non andiamo molto d accordo ,quindi mi limito solo a fare versi e a lasciare tutto il lavoro a loro .
Appena li vedo incamminarsi subito riprendo il mio telefono ,dalla tasca della felpa ,e mi srotolò le cuffie per poi metterle e seguire i miei genitori mentre la musica inizia a rimbombarmi nelle orecchie e la testa vaga su quei occhi color ghiaccio di poco fa ,che praticamente mi hanno rapita ...

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