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Dopo una pila di scale enorme arriviamo d'avanti una porta e inizio ad agitarmi, mi sono fatto tutto un discorso in mente nel treno e ora non so cosa cazzo dire, no ma sul serio? Devo inventarmi un discorso sensato perché quello perfetto che avevo in mente è sparito? Voglio piangere "Ti piace?" mi chiede Elis, e io non mi ero nemmeno reso conto che aveva aperto la porta,quando osservo la stanza noto un enorme letto a due piazze, una scrivania e una finestra "Mh,si carina" dico facendo spallucce, la vedo sorpresa,cosa si aspettava? Un "oddio si è M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A" mi dispiace ma no,è una camera normale non ha niente di speciale. "Non ti piace?" mi chiede con una finta faccia triste "No, è molto carina" le dico facendo un finto sorriso "Non vedo l'ora di dormire in quel lettone" dico mentre lei si fionda nel letto, effettivamente si stava facendo abbastanza tardi "Ma tu non dormirai qui" mi dice ridendo "Si vabbè" le dico ridendo "Edward sono seria":se dici di nuovo Edward ti strozzo "Non puoi dormire qui,:è una confraternita femminile" mi dice e senza dare peso alle sue parole dico "Non fare la santarella ci sono un sacco di ragazze che fanno dormire i ragazzi con loro"

"Edward ti prego,non insistere,non le ho scelte io le regole" mi dice alzo gli occhi al cielo "Si vabbene calma!" le dico e mi avvicino al letto "Quindi, dove dovrei dormire?" chiedo incrociando le braccia al petto "Nella confraternita maschile" dice alzandosi dal letto "Andiamo vieni!" dice allungandomi una mano "Dove?" chiedo prendendola la mano" Alla confraternita" mi dice e usciamo dalla stanza,anche se odio immensamente il fatto che debba dormire diviso da lei non posso fare altro che accettare, quando si arrabbia mi spaventa, insomma a chi non farebbe paura? Diventa così ostinata e convinta che anche se sei nella ragione ti fa andare nel torto a quel punto mi arrendo perchè quando gliela do vinta lei in cambio mi fa sempre "qualcosa" ma questa volta non lo fará e la cosa mi sta torturando, alzo un attimo lo sguardo e noto una grande porta blu notte d'avanti a noi, Elis fa per aprirla ma non ce ne è bisogno perchè un ragazzo la apre da dentro uscendo senza nemmeno guardarci in faccia con una sigaretta tra le labbra,e io dovrei dormire in una casa con questa gente? Inizio a chiedermi perchè sono venuto...

Vedo Elis parlare con un signore che le da subito dopo un paio di chiavi uguali, lei prende e mi sorride tirandomi per il braccio "Vieni andiamo a vedere la tua stanza" dice e la seguo senza dire parola perchè credo che se aprirò bocca mi toccherà dormire in uno squallido hotel. Per arrivare alla mia stanza non abbiamo fatto le scale perchè stranamente si trova al piano terra. Mentre mi trascina per i corridoi vedo una marea di ragazzi che mi fissano tipo 'Quella ragazza lo sta letteralmente trascinando per scoparselo e invece noi abbiamo le ragnatele' ovviamente il mio sorrisino da ebete conferma la loro teoria ma sapere che non posso scoparla ora mi fa pentire di essere venuto, se dovevo essere tentato dal suo corpo per tre mesi tanto valeva restare a casa. Ad un tratto ci fermiamo e io sbatto contro la sua schiena, proprio in quel momento passa una biondina ubriaca "Tesoro non scappa mica il riccio" dice in una fragorosa risata, ma quando Elis si gira per risponderle la biondina aveva già svoltato l'angolo sparendo "Odio le puttane che girano per i corridoi" dice alzando gli occhi al cielo mentre apre la porta "Io no" le dico ridendo solo per aumentare la sua irritazione "Zitto e entra" mi dice, faccio come mi dice e entro, la stanza è simile alla sua con la sola differenza che invece della scrivania avevo una libreria scheggiata e piena di scritte incise che mi ricorda i banchi della mia lurida scuola "Stasera le confraternite danno una festa, potresti venire sarebbe un buon modo per conoscere i ragazzi" mi dice chiudendo la porta dietro di lei a chiave "Quali ragazzi?" le chiedo mentre la osservo chiudere la tenda delle finestre "I miei amici" mi dice restando di spalle "Amici? Non dovresti avere delle amiche?" le chiedo a voce bassa mentre mi siedo sul letto, la stanza è buia ma riesco a vederla lo stesso grazie ad uno spiraglio di luce "Ti ho giá detto che odio le troiette di qui" dice togliendosi il maglione "I ragazzi sono più simpatici" al maglione si aggiunge la camicia e per un momento spero stia arrivando la ricompensa "E poi le loro felpe sono enormi" mi dice prendendole una dall'armadio e indossandola,se deve spogliarsi d'avanti a me ogni giorno io evado.

Sento bussare alla porta e mi alzo dal letto strofinandomi gli occhi,dopo che ho cacciato Elis dalla stanza sono andato sul letto pensando di fare un pisolino di cinque minuti che é diventato di cinque ore "Edward sei pronto?" dice la voce dietro la porta "Harry,cazzo,HARRY" quando sono sveglio ho la scusa e posso delirare "Smettila e apri!" vado verso la porta e cerco di infilare la chiave nella fessura, dopo essere riuscito nella mia impresa apro "Oddio non sei ancora pronto?!?" mi urla contro e le faccio segno di smetterla dato che mi sono appena svegliato e odio quando inizia a fare discorsi senza senso qundo sono appena svegio "Ti prego!" le dico mentre continua ad urlare quando finalmente ha smesso apre l'armadio e inizia a lanciarmi una maglietta e un paio di jeans neri "Mettili" mi dice e inizio a togliere la maglietta con un movimento meccanico, non voglio andare a quella fottuta festa ma sono troppo stanco per ribattere, mi vesto mentre Elis mi fissa, la vedo mordersi il labbro e vorrei tanto dirle "E no cara mia,hai deciso di non darmela e ora ti fotti" ma mi trattengo per non sentirmi dire "Tranquillo,non ti penso proprio". Alzo la zip e sono pronto, non so nemmeno cosa mi ha dato, l'ho messo e basta, mi guardo allo specchio e le faccio cenno con la testa di andare. Spero non sia una di quelle feste esagerate tipiche dei collage...

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Ciauu a tutti. Secondo capitolo spero vi piaccia. Praticamente questa storia è stata invetata e scritta da me e da una mia amica, una collaborazione in poche parole, una squadra. La storia non è solo mia e nemmeno solo su ma è di entrambe.

In collaborazione con: @RosariaScognamiglio

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