Capitolo 7.

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Dopo una lunga e deliziosa cena i prefetti di ogni casa si alzano dal tavolo e gridano ai primini di seguirli nei dormitori cosi mi alzo anche io ma appena mi giro mi accorgo che la professoressa McGranitt è dietro di me -no, tu e i tuoi amici no signorina Potter, il preside vi vuole parlare nel suo ufficio, dica anche a suo cugino e ad i suoi amici di venire, vi mostreranno la strada- detto questo si gira ed esce dalla Sala Grande. Faccio per avvertire Harry ma lui mi interrompe -ho sentito, chiama gli altri ci vediamo nell'atrio qui fuori-.

Siamo appena arrivati davanti ad una statua (non so di cosa, non riesco a capirlo)  e Harry fa un passo avanti e dice -sorbetto al limone- appena finisce di parlare la statua gir su se stessa e mostra una rampa di scale -andiamo- e comincia a salire seguito da tutti noi. L'ufficio di Silente è qualcosa di straordinario, non si può descrivere, è pieno di roba strana ammucchiata anche per terra mentre le pareti sono ricoperte di quadri raffiguranti i vecchi presidi stando a quello che mi ha detto Hermione. Silente è seduto dietro una scrivania enorme e ha una fenice appollaiata sullo schienale della sedia, ai lati della stanza sono presenti i professori direttori delle 4 case. -oh bene- inizia Silente -benvenuti ad Hogwarts, Chirone mi ha parlato molto bene di voi e mi ha anche descritto le vostre abilità, tuttavia sono molto curioso di vederle con i miei occhi- dici senza perdere il sorriso -beh- interviene Annabeth -io non ho niente da "far vedere", sono figlia di Atena dea della saggezza, di conseguenza ho un alto quoziente intellettivo oltre ad un'alta abilità nel pianificare strategie di guerra- -interessante signorina Chase, ha dovuto mettere molte volte in atto i suoi talenti?- -beh, per noi semidei è difficile arrivare anche solo al 18 compleanno e visto che sono ancora qua direi proprio di si- risponde Annie a Silente -io invece- interviene Percy -sono figlio di Poseidone e posso controllare l'acqua oltre che respirare sotto essa e parlare con ogni specie marina o equina- e con un gesto della mano solleva e modella in un tridente l'acqua contenuta in una brocca sulla scrivania, dopo Percy, a turno si presentano tutti e mostrano le loro abilità: Jason provoca una piccola tempesta, Piper obbliga (con la lingua ammaliatrice) i vecchi presidi dei quadri ad addormentarsi, Leo si da fuoco (non è stato facile convincerlo a smettere di bruciare), Hazel non potendo usare la maledizione per controllare le gemme fa qualche trucco con la foschia, Frank si trasforma in un orso e Nico evoca degli scheletri -affascinante!- esclama Silente applaudendo -e lei signorina Potter? qual è il suo potere magico?- -ehm...- mi sento a disagio, mi guardano tutti con grande aspettativa -io.. mia madre è Ecate, dea delle arti magiche e della stregoneria, da quello che mi è stato detto dovrei riuscire a manipolare la foschia come Hazel se non meglio e, quando mia madre mi è apparsa in sogno, ha detto che sono molto più potente degli altri suoi figli, per questo mi ha mandato qui, per imparare a gestire e sottomettere questi poteri- -non si preoccupi- interviene il professor Vitious -io insegno incantesimi, potresti prendere delle lezioni extra per imparare più velocemente-  -sarebbe fantastico! grazie mille- -bene- interviene la McGranitt -un'ultima cosa, abbiamo pensato di riservarvi dei dormitori a parte, si trovano nei sotterranei e includono una palestra per i vostri addestramenti speciali. Signor Potter lei e i suoi amici potete accompagnarli? L'ingresso si trova vicino a quello di Serpeverde, dietro al quadro del pegaso, la parola d'ordine è: Ecate, le lezioni cominciano alle 8 e seguirete gli stessi corsi dei signori qui presenti.

Appena usciamo dall'ufficio di Silente Ron si esibisce in enorme e rumoroso sbadiglio che gli lascia le lacrime agli occhi,  -cavolo Ron- esclama Leo -con la bocca così tanto aperta e quei capelli rossi mi hai fatto venire in mente quando Frank si è trasformato in leone per  svegliarmi-  -scusa, è che stamattina mia madre ed Hermione mi hanno fatto svegliare presto... avevano paura che voi vi sareste persi alla stazione-  -presto?- si intromette Harry  -ma se quando ci hai degnato della tua presenza, noi eravamo già pronti a partire! Eri palesemente in ritardo-   -che ne dite se li accompagno io ai dormitori?- interviene Draco impedendo a Ron di rispondere ad Harry, -infondo la McGranitt ha detto che si trovano accanto ai miei, per voi non ha senso scendere nei sotterranei per poi tornare al settimo piano-  -mi sembra una buona idea, ci vediamo domani a colazione ragazzi-  dice Hermione e subito dopo si dirige verso le scale seguita da Harry e Ron che continuano a discutere scherzosamente. -andiamo, non siamo molto lontani- dice Draco e ci fa strada superando diversi corridoi e scendendo un paio di rampe di scale fino a quando non arriviamo davanti al quadro del pegaso. -Eccoci qui, se doveste aver bisogno di qualcosa il dormitorio serpeverde è dietro al muro di pietra laggiù in fondo, non posso dirvi la parola d'ordine ma se dovete chiamarmi o aspettate qualcuno all'entrata oppure Percy potrebbe fare qualcosa con l'acqua del lago, all'interno della sala comune ci sono delle vetrate che danno sul fondale del lago nero-  -grazie mille Draco, ci vediamo domani-  dico sorridendo e mentre lui si allontana mi giro verso il quadro e dico la parola d'ordine.  Appena il quadro si apre veniamo accolti da un fantastico calore in contrasto con gli spifferi dei sotterranei, la sala principale è circolare con un camino enorme e acceso davanti a cui ci sono poltrone e divani di pelle e un tavolino, dietro ai divani, illuminati con delle candele fluttuanti come nella Sala Grande, ci sono diversi tavoli con delle panche su cui sono appoggiate i libri e gli strumenti che useremo durante le lezioni. Dalla parte opposta rispetto a dove siamo entrati ci due porte aperte da cui si intravedono le due stanze da letto, di fronte al camino invece c'è una terza porta che conduce alla palestra di cui ci ha parlato la professoressa, riesco ad intravedere delle spade e altre armi greche appese al muro e svariati manichini. In tacito accordo ci sediamo tutti vicino al camino, -beh, che dire... sono senza parole- inizia Annabeth  -questo posto è fantastico, e non parlo solo dell'architettura  del castello! quando ero piccola credevo che la mia vita fosse strana, poi crescendo ho conosciuto altri mondi, quello di mio cugino, quello dei Kane e ora questo... non riesco a capire come gli dei credevano di riuscire a nasconderci tutto questo casino-   -già, come quando non sapevamo neanche dell'esistenza di voi greci- interviene Frank -per di più è incredibile il fatto che ogni mondo pensa di essere l'unico a dover salvare la Terra-   -più che altro io mi sto chiedendo una cosa da quando Harry ci ha raccontato la sua storia... -  dice Hazel mentre guarda il fuoco che le fa risaltare l'oro degli occhi  -quante volte la Terra è stata salvata?-   -in che senso scusa?- chiede Leo confuso mentre gioca con una aggeggio meccanico  -penso che Hazel stia dicendo che noi abbiamo sconfitto Gea l'anno scorso, l'anno prima Crono, i Kane hanno combattuto contro Apophis e anche Magnus ha avuto i suoi problemi, e ora veniamo a scoprire che pure i magni hanno dovuto lottare contro qualcuno che voleva sottomettere i mortali o babbani come volete chiamarli, se anche uno solo di noi o di loro avesse fallito, tutto il lavoro e le sofferenze degli altri sarebbero stati vani visto che la Terra sarebbe stata distrutta da qualcuno che non sarebbero riusciti a combattere... Di sicuro noi non saremmo riusciti a uccidere Apophis o Voldemort-  dopo questo discorso di Nico rimaniamo tutti in silenzio a riflettere. Mi porto le ginocchia al petto e penso, penso al fatto che io non capisco di cosa stanno parlando, mentre loro rischiavano di morire io me ne stavo a casa lamentandomi di mio padre, ascoltando le loro esperienze mi rendo conto che loro sono eroi mentre io sono una semplice ragazzina, riuscirò a contribuire alla salvezza della Terra? Infondo mi è stato detto che potrebbe essere tutto vano se non riesco a controllare i miei poteri... Fortunatamente Percy interrompe i miei tristi pensieri -dai ragazzi, non pensiamoci e andiamo a dormire. Non so voi ma io sono elettrizzato al solo pensiero di fare delle magie domani- detto questo ci alziamo tutti e dopo che le tre coppiette sono scambiate la buona notte mentre Leo li imitava prendendoli in giro, io e le ragazze entriamo nella nostra stanza e ci prepariamo per la notte, la camera è bellissima, su ogni parete si trova un letto a baldacchino a cui piedi si trova il baule con la nostra roba e le divise con lo stemma delle case a cui apparteniamo, dopo essere andata in bagno mi infilo il pigiama e, appena mi infilo sotto le coperte, chiudo gli occhi e cado tra le braccia di Morfeo. 


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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01, 2017 ⏰

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