1. Ma tu chi sei?

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Ma tu chi sei? Mi chiedevo spesso.
Ti vedevo alle 7.OO di mattina alla fermata del treno. Eri lì ad aspettare, con quello sguardo perso, con gli occhi verdi pieni di colore ma tristi d'amore.
Eri sempre puntale. Tanto che il tuo treno partiva alle 7.45 e se io arrivavo alle 7.47 non ti trovavo più.
"Ma tu chi sei?" Mi chiedevo più volte, con quei capelli castano chiaro che di tanto in tanto ti toccavi.
Più di 100 persone nella stazione eppure i miei occhi si posarono proprio su di te.
Tanta era la voglia di conoscerti. Ma io avevo solo 17 anni, non avresti mai notato una come me, spavalda, che non ha paura di fissare la gente negli occhi e che per prima cosa mostra il suo carattere difensivo e protettivo di se stessa.
Mai dire mai.
Era il 18 novembre del 2007, data per me indimenticabile, quando per la prima volta i nostri sguardi si incrociarono. Faceva freddo, eravamo in due binari diversi, io da una parte, tu dall'altra. Eppure, con quegli sguardi ti sentivo così vicino.
Erano le 7.43 e tu eri già sopra il treno.
"Ma dove vai? Dove vai via da me?" Iniziai a chiedermi. Ma forse era proprio qui che sbagliavo. Sarebbe stato diverso se avrei pensato "Ma dove vai? Via da me?".
Eppure non capivo, il dubbio mi tormentava.
Di certo non stava scappando, non da me.
Ma io non capivo, non lo conoscevo e già sentivo che il mio cuore era suo.
Ma chi si credeva di essere? Rubarmi il cuore, così, senza neanche dirmi una parola.
Io guardavo il treno partire con la tristezza negli occhi, perché tu, ragazzo dai capelli scuri, tu mi hai rubato qualcosa.
Ma dove andavi? Via da me?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2015 ⏰

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