Ciao! Ecco la nostra fine...spero che vi piaccia. Premetto che ci sono stati un paio di cambiamenti...non molti, ma erano necessari per la storia. Spero che non mi odierete...buona lettura ❤️
Dopo 12 anni Jace si ritrova a mettere in discussione se stesso e la sua vita.
Scopre che la moglie lo ha tradito e per puro caso si trova davanti la persona che gli ha rubato il cuore sin da bambino, Clary. I ricordi travolgono tutte le persone legate alla rossa e a Jace, i nephilim si ritrovano ad affrontare una valanga di ricordi che avevano perso per via di un incantesimo...o forse no?
Dolore? Distanza? Magari non è mai accaduto nulla oppure è accaduto tutto?
Era tutto reale? O era un sogno?CLARY
Per la prima volta dopo dodici anni mi ritrovo nella città in cui ho trascorso il periodo più felice della mia vita...l'istituto di New York è ancora abitato, chissà se...no.
Non devo più pensarci.
Si è fatto la sua vita ed io non devo più rivangare il passato.
Non lo vedrò mai più.
Ho avuto quello che volevo e adesso non posso assolutamente pensare che forse avrei fatto bene a restare con lui.Raziel se mi manchi da morire amore mio...
La pioggia cade sull'asfalto causando il solito scroscio. Sto camminando verso una metà non precisa, non so nemmeno perché sono qui...non dovrei essere qui. Soprattutto non davanti a questo posto...l'istituto mi fa sempre lo stesso effetto, mi fa sentire a casa.
Davanti agli occhi scorrono tutti i momenti felici che ho avuto con lui...
Possibile che non smetta di amarlo? Sono passati dodici anni dall'ultima volta che l'ho visto e, diavolo, non ho mai smesso di amarlo...nemmeno per un secondo.
Scrollo la testa e riprendo a camminare, devo allontanarmi da qui.
Cammino a passo rapido mentre i miei ricordi compaiono nuovamente...sospiro e mi fermo, la testa mi sta per scoppiare. Ogni giorno è sempre peggio, ogni giorno mi manca sempre di più. Ogni giorno mi sento morire un po di più senza lui al mio fianco. Avevo seppellito tutti questi ricordi ed ora, con il solo tornare qui, ho scatenato l'inferno. Chiudo gli occhi e mi appoggio contro un palo, mi manca il respiro e la cicatrice che ho sul petto mi provoca dolore...perché tutto questo? Passano pochi minuti e riprendo a camminare nonostante il dolore non sia completamente passato. Il mio mantello raggiunge il suolo e striscia su di esso ma non provoca alcun rumore.Adesso so cosa avrei voluto.
Adesso so che non lo avrei mai lasciato perché lo amo troppo.Poco più avanti di me c'è un uomo, è incappucciato.per quel poco che si scorge del viso posso capire quanto è stanco, sembra che stia combattendo una battaglia contro se stesso, vorrei migliorare la sua giornata. Scuoto la testa e accelero ancora il passo e calo bene il cappuccio sul viso. Quell'uomo mi sta guardando, sento il suo sguardo suo di me. Una raffica di vento sposta il cappuccio all'indietro e poi mi sento la sua presa sul polso, mi volto e vedo l'uomo incappucciato di prima. La sua espressione...mi ha riconosciuta proprio come io ho riconosciuto lui.
È proprio lui, il mio Jace.
Raziel mi manca l'aria...è ancora più bello di quanto ricordassi. Riprendo fiato e mi libero dalla sua presa, devo andarmene.Magda mi ha aggiornato sui miei vecchi amici, ma soprattutto su di lui.
Lui è sposato, si é rifatto una vita con una donna molto simile a me. Esattamente come volevo per lui. Il cuore batte troppo forte...devo calmarmi.
Non c'è la faccio, mi appoggio contro il muro di un vicolo ed attendo che il mio corpo si riprenda dallo shock.E come la pioggia che cade oggi, io mi lascio cadere in quella voragine che è la mia solitudine. Non posso più farcela. Non posso più resistere.
Non dopo che l'ho rivisto oggi, mi ha mozzato il fiato. Mi ha rubato ancora una volta il cuore ed i pensieri. Il cuore batte troppo rapidamente ed io mi sento male, non riesco a pensare a nessuno che non sia lui. Ho ancora davanti agli occhi l'immagine della luce che ha illuminato i suoi occhi appena i nostri sguardi si sono incrociati, inutile dire che mi è entrato sotto la pelle, fin dentro le ossa.
Ogni minuscola parte del mio corpo mi grida di andare da lui, baciarlo e dirgli che lo amo. Ogni minuscola parte del mio corpo mi grida di tornare indietro e di non fare ciò che ho fatto, scappare.
Sono scappata da me, da lui, da noi è da ciò che ero...non avrei dovuto farlo.
Ma ora è tardi, e non posso tornare indietro.
Cammino per il parco, qui molti ricordi affiorano nella mia testa. I nostri giochi fatti di battute, scherzi e combattimenti improvvisati. Le nostre chiacchierate, le nostre coccole, i nostri sorrisi...mi manca tutto questo, mi manca lui e venderei al diavolo la mia anima per poter tornare indietro.
Mi fermo davanti allo stagno e qualcuno si siede di fianco a me...è lui.