La ragazza di carta

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C'era qualcosa di strano......non mi convincieva
ero sicura di quel che stavo sognando ,in un
secondo aprii gli occhi eravamo in macchina , ci stavamo muovendo?????
Perchè ero in auto? Dove stavamo andando?
Nessuno mi ascoltava,cominciai ad urlare come una matta nella speranza che I miei genitori non
faciessero finta di non ascoltarmi o di rispondermi
sempre di si qualsiasi cosa io gli chiedessi.
Era a dir poco odioso quando io domandavo
le cose e nessuno mi rispondeva la maggior parte
delle volte mi arrabbiavo così tanto che
decidevo di chiudermi in camera senza mangiare cosi pensava mia madre ma avendo la finestra al secondo piano con un inponente quercia "caratterizzata" da una casetta di legno che feci con mio padre all eta di cinque anni non ci mettevo neanche un minuto dall arranpicarmi sulla quercia e scendere giu andare al minimarket lì vicino e comprarmi panini e schifezze simili:caramelle,mashmallow,popcorn che mettevo in forno soltando quando non c'era mia madre cominciavo veramente ad odiarli.
Scusate se mi sono dimenticata di dirvelo ma ci stavamo trasferendo ad Amsterdam per il lavoro di mio padre.
Ci trasferivamo molto spesso eravamo in continuo movimento appena ti abituavi al posto ,ti facievi degli amici subito dovevi canbiare,
Io odiavo il lavoro di mio padre come odiavo il continuo cambiare casa odiavo sempliciemente quella vita.

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