Capitolo 1 "Un nuovo vicino"

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15:51. Suona il campanello.
"Mamma vai te!" urlo io dal piano superiore.
"Non posso. Scendi tu!" urla di rimando lei. Chiunque sia, mi ha appena fatto smettere di giocare alla play. E di sicuro ci prenderà per pazzi, viste le nostre urla.
Scendo di corsa le scale e apro la porta, sperando di fare presto e di poter tornare di nuovo in camera mia.
"Ciao" mi ritrovo davanti un ragazzo moro.
"Ciao... tu sei...?" chiedo confuso.
"Logan Henderson. Mi sono appena trasferito qui con la mia famiglia e ho deciso di fare un giretto per presentarmi."
Non so perché, ma il buon umore di quel ragazzo mi dava proprio fastidio.
"Ah okay. Ciao" dico io per tagliare corto.
"Nono aspetta. Non mi hai detto come ti chiami."
"Schmidt, Kendall Schmidt" dico io annoiato. "Ho lasciato la mia camera sola e non vorrei farla aspettare troppo. Ciao" dico chiudendo la porta.
Mia madre mi si piazza davanti "Chi era?"
"Un tipo nuovo nel quartiere."
"Perché non lo porti un po' in giro, così fate amicizia?"
"Senti mamma: non è il mio tipo."
"E da quando in qua ti fai tutti sti problemi?!" mi dice spingendomi fuori di casa.
"Mia mamma ottiene sempre ciò che vuole" ricordo a me stesso.
Lo rivedo poco distante, che cammina verso la casa di Johnson.
"Ehy" gli urlo.
Si ferma e si gira "Ah sei tu!"
Lo raggiungo "Ti conviene non conoscere il tipo che abita in questa casa."
"Ah e come mai?"
"Ti dico solo che è meglio se non lo conosci" mi fermo "Anzi, meglio se non ti avvicini proprio a casa sua..."
"Okay. Penso sia un bel quartiere questo."
Sorrido, ma non è un vero e proprio sorriso, più che altro un ghigno.
"Se conoscesse davvero il quartiere non lo penserebbe più" rifletto.
"Perché sorridi? Ho detto qualcosa di divertente?"
"Nono, come hai detto che ti chiami?"
"Logan"
"Ah ecco, Logan. Quanti hanni hai?"
"Diciannove"
"Diciannove anni?!"
"Sì, lo so sembro più piccolo, forse per l'altezza. Te?"
"Diciotto" mentre lo dico gli guardo gli occhi. Sono grandi e color nocciola. La prima volta che trovo belli degli occhi marroni. Guardandolo meglio, concentrandomi sui lineamenti del viso, la bocca, il naso, mi sembra di averlo già visto da qualche altra parte.
"Beh ora vado." la sua voce mi riporta sulla terra "Penso abbiano finito a casa mia. Ciao."
"Ciao" ricambio.
Mi avvio verso casa e penso a dove posso averlo visto l'ultima volta.

Ore 15:51Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora