Vorrei poter dire che mi piace la mia vita.
Vorrei poter dire, e credere davvero che le cose cambieranno.
Vorrei poter dire che la mia è una di quelle famiglie che prima o poi guariscono, ricucendo le proprie ferite insieme.
Vorrei poter dire che mia madre sta bene.
Vorrei poter dire che mio padre la aiuterà ad esserlo.
Vorrei poter dire che mio fratello è felice.
Vorrei poter dire che anche io lo sono, ma non posso.
Vorrei poter dire che sono forte, ma non posso fare neanche questo.
Vorrei poter sorridere perché voglio davvero farlo, e non per nascondere il dolore.
Vorrei poter sollevare gli occhi verso l'alto perché qualcuno mi ha spinto a farlo, e non per ricacciare indietro le lacrime.
Vorrei poter essere una persona diversa, una persona che non sono.
Vorrei poter essere quel tipo di persona che riesce a fare del bene, ad aiutare gli altri.
Vorrei poter essere quella che crede davvero che le cose cambieranno, nonostante tutto intorno a lei stia crollando in mille pezzi.
Vorrei non essere quella che dice di non credere nell'amore, ma che trova rifugio tra le pagine di un libro.
Vorrei non dover costruire delle mura intorno a me, e vorrei non avere il terrore che qualcuno possa distruggerle.
Vorrei non dover avere paura di soffrire, di provare dolore.
Vorrei non essere quella costantemente dal cuore spezzato.
Vorrei non essere quella che sono e che non riesco a cambiare.
Vorrei essere quella che respira per se stessa e non per gli altri.
Vorrei essere quella che sa consolare le persone, quella che sa mostrare i propri sentimenti piuttosto che tenersi ogni cosa dentro.
Vorrei essere quella per cui qualcuno resta.
Vorrei poter essere quella che non ha paura di piangere e di mostrarsi, ma vorrei non essere così vulnerabile quando lo faccio.
Vorrei poter essere quella persona giusta per qualcuno.
Vorrei poter riuscire ad aiutare mia madre, a risponderle nel modo che vorrebbe per poterla far stare meglio. Ma non lo faccio mai.
Vorrei poter assorbire il dolore di mio fratello e farlo mio.
Vorrei poterlo vedere felice, mentre vive l'età che ha realmente.
Vorrei poter non vivere con la costante paura di dire sempre la cosa sbagliata, e per questo finisco per non dire niente.
Vorrei poter essere quella persona che tutti guardano, ma non che tutti giudicano.
Vorrei poter essere quella persona che non ha bisogno di niente, quella che si basta da sola.
Ma continuo a non esserlo.
Non mi basto, e non basto agli altri. Così è sempre stato, così sarà ancora.
Vorrei poter essere quella che non deve chiudersi in un bagno, scivolare contro la parete e riversare il suo dolore nelle lacrime.
Vorrei essere quella che non ha bisogno di coprirsi la bocca per soffocare i singhiozzi per non farsi sentire e vedere.
Vorrei essere quella che non ha bisogno di fare del male a se stessa per placare quello che sente dentro.
Vorrei essere quella che riesce a farla finita.
Vorrei poter essere quella che non sente niente, ma che sente tutto.
Vorrei poter essere la persona che si guarda allo specchio e sorride, non quella che lo fa e poi lo distrugge, utilizzando i frammenti per rovinarsi di più.
Vorrei poter essere la figlia che ogni madre vorrebbe, quella di cui ogni padre andrebbe fiero.
Ma non sono neanche questo.
Vorrei poter essere quella che soddisfa, quella per cui ne vale la pena.
Vorrei poter essere quella che non sente la mancanza di qualcosa che non è mai neanche stata sua.
Vorrei essere quella per cui qualcuno c'è sempre, indipendentemente da tutto.
Vorrei essere quella dallo spazio tra le gambe e quella dal naso perfetto.
Vorrei essere quella che non viene mai lasciata andare, quella per cui si lotta.
Vorrei essere quella che non ha bisogno di qualcuno per tenersi in superficie, ancorata ad una vita che non sente sua.
Vorrei poter essere quella che non riesci a fare a meno di osservare, di leggere.
Vorrei poter essere quella che riesce ad aggrapparsi a qualcosa, a qualcuno pur di continuare a sopravvivere.
Vorrei essere quella che smette di sopravvivere, per vivere davvero.
Vorrei poter essere quella che viene amata.
Vorrei poter essere quella che non necessita di coprire le proprie parti del corpo per nascondere il dolore inciso sulla pelle.
Vorrei poter essere quella che la guardi e non riesci a smettere di farlo.
Vorrei poter essere quella che si rialza, sempre.
Vorrei poter essere quella che non cade, che resta in piedi, quella forte e sicura di sé.
Vorrei essere una combattente, una guerriera.
Vorrei riuscire a combattere le battaglie degli altri, ma sono troppo stanca anche soltanto per riuscire a combattere la mia.
Vorrei riuscire a sognare ancora, a credere che ci sia ancora una speranza.
Vorrei riuscire a svegliarmi perché lo voglio davvero, non perché devo farlo.
Vorrei riuscire ad urlare e a farmi sentire.
Vorrei riuscire a salvare.
Vorrei riuscire ad essere salvata.
Vorrei riuscire a risanare le mie ferite, non a riaprire le cicatrici.
Vorrei riuscire a far entrare qualcuno che sia disposto a salvarmi, a tendermi la mano e ad amarmi.
Vorrei riuscire a meritarlo.
Vorrei riuscire ad essere aggiustata.
Vorrei non essere così miserabile, così rotta e senza speranza.
Vorrei non essere da sola in questa casa distrutta, mentre le mura cadono intorno a me.
E vorrei riuscire a restare in piedi, a non crollare, ma non ci riesco.
Mentre cado anch'io, e mentre aspetto che qualcuno venga a rialzarmi.
Ma non c'è nessuno.
E io sono sola, con i pezzi del mio cuore e della mia anima frantumata da me stessa.
Sono sola, in questa casa distrutta.
