Capitolo 1

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Lunedì 18 settembre 2007

Il mio nome è Allyson anche se i miei amici tendono a chiamarmi Ally. E più corto e carino dicono. In realtà a me piace il mio nome intero ma anche Ally non mi dispiace. Sono nata a Boston il primo febbraio del 1990 e sono l'ultima di tre fratelli. Io e la mia famiglia ci siamo spostati da Boston non appena sono nata e siamo andati a vivere in California perché mio padre aveva trovato lavoro in uno studio legale là. Mio fratello più grande si chiama Brian, è nato il ventinove agosto del 1983, ha 25 anni e studia medicina alla Stanford University. Lui è un ragazzo molto determinato e un giorno vorrebbe diventare medico. Me lo ci vedo con il grembiule bianco in tenuta da lavoro, sarebbe a dir poco fantastico. Io e Brian non ci assomigliamo molto se non per il colore degli occhi che come i miei sono di un verde intenso, i suoi capelli sono di un color nocciola chiaro e gli arrivano all'altezza del collo. Io amo i suoi capelli per il semplice fatto che sono riccioluti e fanno impazzire qualsiasi ragazza. E' alto 1.95 m e io diciamo che gli arrivo si e no alle ascelle e a lui piace molto perché ogni volta che ci abbracciamo mi chiama la sua piccola Ally. Philip, o come lo chiamo io Phil,è il mio secondo fratello o come lo chiama mia madre il figlio numero due. Philip è nato il tredici settembre del 1985, ha 23 anni e studia per diventare architetto. Lui ha sempre amato l'arte, fin da quando era piccolo. Mi ricordo che quando era arrabbiato o un po' giù di morale, lo trovavo sempre fuori in cortile disteso sull'erba che disegnava. Questo lo aiutava molto a rilassarsi e ad aprire la mente. La sua stanza è stata completamente tappezzata da suoi disegni e le pareti sono state decorate da lui a suo piacimento. Phil è un ragazzo molto solare e vivace,ha una gioia dentro che potrebbe far spuntare un sorriso sulle labbra di chiunque. Persino nostra madre non riesce a stare arrabbiata con lui a lungo perché appena apre bocca si scioglie come il caramello. Lui è un ragazzo alto ma non più di Brian e ha i capelli del colore che ce li ho io ovvero castani scuri che incorniciano quelle pagliuzze dorate che si ritrova al posto degli occhi. Molti dicono che Philip è la copia esatta di mio padre, Brian di mia madre e che io sono un miscuglio di tutti  e due il che devo ammettere è vero.

Come citato prima il mio nome è Allyson e ho diciassette anni. Frequento la scuola liceale del mio paese e mi mancano ancora due anni prima di andare all'università. L'estate del terzo anno è volata in un soffio e io e la mia migliore amica Janet ce la siamo spassata alla grande fra mare, spiaggia e amici credo che sia stata una delle più belle estati in assoluto.

 Oggi è il 18 settembre e anche se può sembrare un giorno come tanti altri in realtà non lo è perché fra meno di quaranta minuti inizia il mio primo giorno della quarta liceo e se non mi dò una mossa finirò col arrivare in ritardo. Per l'evenienza ho deciso di vestirmi con un semplice jeans nero strappato alle ginocchia, una maglia che mi arrivava a metà coscia un cardigan lungo e le mie adorate converse basse bianche. Amo quelle scarpe anche se non c'è un motivo preciso. Mi ricordo di averle prese anni prima con mio padre in un viaggio fatto a New York e da allora non le ho più cambiate. Lascio cadere i miei boccoli castani sulle spalle e mi lavo i denti. "Ally sei pronta? Janet è già qua !" Mi urla Brian dal piano terra "Eccomi!" ho detto io scendendo le scale con lo zaino sulle spalle.  alla vista della mai migliore amica le sono saltata addosso come un koala  anche se l'avevo vista il giorno prima. "Neanche non la vedessi da mesi" dice sarcastico Philip entrando nella cucina con fare assonnato. io in tutta risposta gli faccio la linguaccia e lui ride "Dove sono mamma e papà Phil?"

"Oh stamattina sono usciti prima del previsto, mi hanno detto che torneranno stasera verso le sei."

"Oh okay, beh noi andiamo ci vediamo dopo!" ho detto prendendo Janet sotto braccio raggiungendo la porta 

"Ciao Ally, Ciao Jan!" ci salutano i miei fratelli prima che la porta si chiude dietro di noi.

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Dieci minuti dopo  io e Janet ci troviamo nel cortile della scuola a parlare con delle nostre compagne di classe.

"Allora ragazze, come avete passato l'estate? Ally tuo fratello Brian è sempre rimasto uno strafigo?" Vi ho già parlato di Susy? Beh non c'è molto da dire in realtà, è una mia compagna di classe, capo cheerleader e diciamo che si è fatta mezza scuola.

"Ciao Susy" dico io con fare annoiato prendendo Janet per il polso e trascinandola nei corridoi super affollati della scuola

"Giuro le avrei staccato la testa e data in pasto ai procioni affamati!" dice Jan diventando passa dalla rabbia 

"Calma Jan, tranquilla" dico io aprendo il mio armadietto e mettendo i miei libri all'interno. 

"Dai andiamo a fisica sù!" dice lei guidandomi verso la nostra classe per affrontare la prima ora.

La giornata è passata velocemente, abbiamo avuto sei ore di lezione di cui solo la prima e l'ultima le ho passate con Janet. La scuola non mi è mancata per niente, se devo essere sincera preferivo stare a  casa a dormire o passare del tempo fuori con i miei amici come penso qualsiasi adolescente. 

"Ci vediamo domani ciao Ally!" mi urla Jan prima di svoltare l'angolo e dirigersi a casa sua.

"Ciao tesoro a domani!"

Detto questo entro in casa e vado dritta in camera mia crollando in un sonno profondo appena la mia guancia entra a contatto con il soffice tessuto del cuscino.



Take my hand, I'll never let goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora