Capitolo 1-

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Capitano a tutti quelle giornati dove sei felice, dove vedi la luce del sole spuntare nella tua testa per poi essere accecata, quando ti alzi col sorriso, quando sei soddisfatta, quando ti ritrovi a fantasticare con la testa a pensare a ciò che avresti potuto fare durante la giornata, quando noti che tutto va come vuoi tu, quando si è veramente felici.
"La prendi tu la bambina?" dissi a Luck, il mio Luck.
Ci conosciamo da quando eravamo piccoli, trascorrevamo tutti i pomeriggi insieme, passavamo le giornate alle giostre o a cantare. Facevamo una sfida di canto e siamo arrivati al punto di fare una scommessa, il primo che da grande diventava cantante avrebbe vinto. E ora eccoci qui, condividiamo una figlia, il capolavoro più stupefacente che la natura abbia potuto donarci.
"Si, però dammi primo un bacio".
Mi precipatai sulle sue labbra e andaii in cucina, preparai il latte e feci delle fette biscottate ripieni di marmellata.
"Piccolina, guarda un pò cosa ha preparato la mamma."
La mia piccola si chiama Charlotte, ha 10 mesi è mora ed ha gli occhi verdi proprio come me. Molti dicono che ci assomigliamo e forse è così.
"Scarlett, sono le 9.00 non pensi dovresti prepararti?" Luck mi fece saltare in aria, poggiai la fetta biscottate e mi precipitai nell'armadio. Presi una gonna nera e una camicia bianca di pizzo, abbinai delle scarpe con un piccolo tacchetto misi del fard e truccai lievemente gli occhi eliminando le occhiaie che ricoprivano il mio viso, misi del lucido e mi precipitai in cucina.
"Hey tu okay è il tuo primo giorno,ma non pensi sia troppo scollato?".
"No, sono un avvocatessa, quindi mi vestirò così sempre, ti piaccia o meno dovrai abituarci". Scivolai il mio dito sul suo naso e lui fece una smorfia.
"Bene, allora inizierò a mettere il gel ai capelli e userò le scarpe nere che piacciono tanto ai miei genitori".
"Odii il gel e anche quelle scarpe, non ti credo per niente". Soddisfatta della mia risposta mi girai e preparai la mia valigietta.
"Allora vedremo signorina Scarlett, sto lasciando la bimba nel seggiolone". Sbuffai e andai da Charlotte, ci scherzaii per qualche minuto finchè non vidi il mio ragazzo messo in ridicolità davanti a me.
"Non ti stanno i capelli col gel e poi che dovresti fare vestito così?Hai già una ragazza quindi inutile.." non mi fece finire di parlare che poggiò il suo dito sulle mie labbre.
"Lo so che sei gelosa, infatti è per questo che ti stuzzico, adoro quanto mi dai attenzioni. Ah un altra cosa, abituati a vedermi così". Alzai un sopraciglio e osservai tutti i movimenti che fece, da quando si spostò nel divano per prendere la sua carpetta a quando tornò in cucina per salutare la bambina.
Entrambe eravamo avvocati, solo di due strutture diverse.
"Allora vai?". dissi delusa
"Si, ci vedremo all'ora di pranzo" Stava quasi uscendo senza salutarmi così mi piazzai davanti la porta prima che lui l'avrebbe raggiunta per prima.
"Cosa stai facendo?" mi chiese
"Non mi saluti?" risposi con una domanda.
Non appena finii la frase si precipitò a baciarmi. Un bacio profondo, i nostri tipici baci da coppietta innamorata. Quando facciamo così normalmente finiamo in un letto ma oggi non sarebbe andate in questo modo, così mi allontanai.
"A dopo amore" chiuse la porta alle sue spalle e andai da Charlotte e mi ricordaii che avevo dimenticato con chi lasciarla durante la giornata visto che io sarei stata a lavoro.
"Non preoccuparti ora sistemiamo tutto." lo poggiai nel seggiolone "Lo sai che la mamma è brava."
Mi collegai su internet cercando numeri di tate, ne chiamai due entrambe occupate così chiamai una mia cara amica, Karla.
Aspettai 20 minuti e appena arrivo l'accolsi con un caldo abbraccio. Entrambe ci conosciamo da tempo, io Luck e lei siamo stati sempre un trio, eravamo inseparabili e lo siamo tutt'ora. Lei è una carinissima ragazza, occhi verdi, carnaggione chiara e capelli lunghi scolpiti in nero.
"Amicaaa." mi disse lei ridendo "Dov'è Charlotte?."
"Eccola qui." risposi.
"Staremo bene, buon lavoro bambola."
Le salutai e andai al mio primo giorno di lavoro. Ho 25 anni e non so cosa significa lavorare, ma so che dovrò abituarci.
Non avendo una macchina camminai sola per strada. Appena arrivai dissi ad una segreteria di farmi accomodare al mio studio fu così gentile che quasi quasi gli stavo dicendo di rimanere con me a farmi compagnia.
Qualcuno bussò alla porta, entrai nel panico.
Il mio primo cliente.
La mia prima esperienza.
Cosa devo fare?
Andrà tutto bene.
"Ma sei scemo?."
mi alzai e diedi uno schiaffo a Luck -"Credevo eri un mio cliente."
Mi guardò stranito, in mano aveva del caffè così glielo rubai e lo bevvi io.
"Calmati cazzo." La sua voce era strana.
"Dimmi." dissi col suo stesso tono.
-"Hai assunto Karla come baby-sitter?"
-"Si per il momento si, sei venuto per questo?"
-"No ero passata a salutarti anche se mi hai solamente dimostrato acidità."
odio quando usa i suoi stupidi termini, sembra un filosofo del cavolo.
"Beh, scusami allora" Mi diretti verso la porta e gliela aprii
-"Mi stai mandando via?"
-"Devo lavorare e anche tu anche se le agenzie sono vicine dovresti sbrigarti" In realtà volevo abbracciarlo e dargli tanti baci. Sono lunatica, lo disprezzo, lo odio, lo amo ma alla fine è un miscuglio e ciò che viene fuori non è altro che amore.
Seguii il mio istinto e lo baciai "Comunque." iniziò a sussurrarmi all'orecchio "Sei bellissima." Sorrisi alle sue parole e lo guardai mentre se ne andava.
Finito il lavoro mi diretti verso casa mia e una voce molto famigliare mi chiamava da dietro così mi voltai.
//Questa è il primo capitolo, lasciate qualche commento. Spero vi sia piaciuto, baci xx.

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